Dissapore è al Vinitaly, che come promesso, sta seguendo con aggiornamenti continui e molto 2.0.
Da Twitter: A occhio, le note di degustazione di Fiorenzo Sartore via Twitter—servizio di micro-blogging i cui messaggi non possono superare le 140 lettere —mica suonano male. Giudicate voi: Amarone riserva 2004 Zenato. Ovvero piacere da frutta ma soprattutto una vena austera di stratificazione olfattiva. 88/100 – pad. 4 G1. O quest’altra: Rosso di Montalcino 2007 San Lorenzo: bel toscanaccio, arcitipico, con la giusta vena giuggiola per non sembrare troppo serioso. 83/100.
Da Flickr: L’oggetto più fotografato del giorno sono le “doc da calzare”, zeppe realizzate con il riciclo dei tappi di sughero. Idea illuminate che poteva venire in mente solo a Coldiretti. Andrea Gori munito di t-shirt e adesivi prosegue le operazioni di recession-marketing (che saddafa per farsi conoscere).
Da YouTube: Il Vinitaly era in fibrillazione per la presenza nello stand della Regione Veneto delle ex veline di Striscia La Notizia, Elisabetta Canalis e Maddalena Corvaglia. Il nostro Antonio Tomacelli è riuscito a girare un breve video, che definire amatoriale è poco. Dove tuttavia, è possibile apprezzare la conoscenza enciclopedica delle ragazze in fatto di vini veneti. Corvaglia rivolta alla Canalis: “Il Soave è buonissimo, lo bevi sempre a colazione”. Canalis rivolta alla Corvaglia: “Quell’altro come si chiama… quello coi galletti… il ra ra…” Qualcun altro: “Rabosooo!” Canalis: “Rabooosooo!!!”.
Noterelle a margine: Esiste una spiegazione scientifica al fatto che Vinitaly catalizzi le precipitazioni atmosferiche? Dico, non puo’ essere un caso. L’affollamento nei parcheggi è il solito. Curiosamente semivuoto il padiglione Toscana. Ma tra poco DOVREBBE esserci Sting. Bene il padiglione del Veneto, dev’essere l’effetto veline. Vinitaly sempre all’avanguardia. Il servizio wi-fi è disponibile SOLO per le aziende, alla modica cifra di 120 euro per 5 giorni. Centoventieuro!