Ha rischiato di trasformarsi in un legal drama la tappa padovana di Quattro ristoranti, nota serie tv con Alessandro Borghese trasmessa da Sky Uno. L’ultimo classificato, guarda un pò, stava per sporgere querela, ma poche ore fa, a sorpresa, ci ha ripensato.
Stiamo parlando di Daniele Bovolato, titolare del ristorante Gourmetteria, in via Zabarella, che ha sfidato tre locali del centro di Padova: Radici. Terra e gusto, vincitore dell’episodio con lo chef Andrea Valentinetti, Storie di cibo e di vino e La Gineria Gourmet.
Pur avendo abbandonato l’idea della causa, Bovolato si è fatto il sangue amaro perché ritiene di aver subito un “grave danno di immagine”, non tanto per il giudizio dei colleghi, ma a causa del montaggio che avrebbe snaturato il suo ristorante.
“Mi hanno criticato su tutto fin dal primo giorno” –sostiene Bovolato– “la location fa schifo, il menù non è di qualità, il servizio pessimo. Così già al secondo giorno ho contattato il mio avvocato di fiducia. Insieme siamo andati a Milano e abbiamo messo nero su bianco una serie di contestazioni. Grazie a questo siamo riusciti a far tagliare alcune scene che, altrimenti, mi avrebbero penalizzato ancora di più”.
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A detta del ristoratore la serie si basa su un copione predefinito: “Ero talmente incazzato che volevo ritirarmi, ma siccome sono una persona corretta ho scelto di rimanere: ora però posso dire che è un programma tutto costruito. Ti fanno recitare un copione già scritto”.
Un confronto serrato con la produzione del programma lo avrebbe spinto a soprassedere sulla querela, specie dopo aver letto alcune clausole del contratto firmato prima di partecipare al programma.
Bovolato –riferisce il Corriere del Veneto– ha raccontato di partecipanti disposti a tutto pur di ottenere il punteggio più alto, con prezzi abbassati all’ultimo momento per ottenere voti migliori e menù realizzati appositamente per Quattro Ristoranti.
“Mi inducevano in errore, mi tiravano tranelli. Ogni volta che mi lamentavo per qualcosa mi tranquillizzavano, dicendo che la trasmissione fa un milione e 300 mila spettatori e porta clienti. Ma a me non interessa questo. Io di clienti ne ho già abbastanza. Volevo solo far vedere a tutti com’è realmente il mio locale. Mi dispiace perché il risultato finale non è assolutamente rappresentativo del mercato padovano”.
La replica, per bocca di Fabrizio Ievolella, amministratore delegato di DryMedia srl, la società che produce la serie, non si è fatta attendere:
“Siamo giunti alla quinta edizione di Quattro Ristoranti il cui successo è dovuto anche al fatto che, nella realizzazione di ciascuna puntata, a tutti i ristoratori è lasciata la libertà di esprimersi e di formulare liberamente i propri giudizi. Se i giudizi degli altri partecipanti e l’esito della puntata hanno urtato la sensibilità di Daniele Bovolato ne siamo dispiaciuti, ma fa parte del gioco, e respingiamo categoricamente il fatto che il signor Bovolato ci avrebbe indotto a tagliare alcune scene considerate da lui inopportune a seguito di un incontro con il suo legale”.
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Anche se Bovolato ha annunciato che non parteciperà “mai più” a programmi simili, la rinuncia alla causa suona come un pentimento postumo. O forse il ristoratore padovano aveva sottovalutato i rischi che la partecipazione a 4 Ristoranti comporta, almeno in caso di sconfitta.
[Crediti: Il Mattino di Padova, Corriere Veneto]