“Carlo Cracco è un presuntuoso”. E forse questo potevamo intuirlo anche da soli. Ma se chi lo afferma con tanta sicurezza è Joe Bastianich, che con lo chef veneto, nonché il più pagato dei giudici di Masterchef, ha lavorato per ben sei edizioni del programma, beh, allora c’è da credergli.
Joe Bastianich, “l’americano”, non le manda infatti a dire a nessuno, e oggi, in un’intervista rilasciata a Il Fatto quotidiano per promuovere Celebrity Masterchef – il talent rivolto ai volti noti della tivù quali ad esempio Maionchi, Cucinotta, Britti, Magnini e altri, e che inizierà questa sera stessa – ha chiarito senza giri di parole cosa ne pensa dei colleghi.
Con cui pure ha condiviso gioie, sudori, assaggi, giudizi e prove esterne in compagnia di concorrenti ansiosi e trepidanti.
“Siamo amici, lavoriamo insieme ma abbiamo opinioni diverse, che ci sta”, ha sentenziato Bastianich.
E dopo aver espresso con rara sincerità il suo giudizio su Cracco, passa in rassegna gli altri compagni d’avventura: Barbieri? “A volte è troppo purista e mi fa incazzare”.
Con Cannavacciuolo pare invece contenersi, forse a causa della non indifferente stazza del collega, buttandola semplicemente sulla parlata dalla cadenza dialettale e specificando che “Antonino Cannavacciuolo è napoletano e non si capisce un cazzo”.
Certo, non che i vari “vuoi che muoro” o “mi stai diludendo” del nostro siano molto meglio, ma tant’è, Bastianich è americano, è simpatico e (forse) gli si perdona tutto.
Anche di fronte a eventi come la dipartita dei compagni di lavoro dal talent culinario per altri impegni come vi abbiamo raccontato nel caso di Cracco, che non sarà presente nella prossima edizione di MasterChef- Bastianich sembra non scomporsi. E che c’importa?, pare suggerire il suo perentorio: “morto un Papa se ne fa un altro”.
Inoltre, parlando di Celebrity Masterchef, Bastianich assicura che, non conoscendo nessuna di queste italiche celebrità se non –-guarda tu il caso!-– la procace Mariagrazia Cucinotta, li tratterà esattamente come gli altri concorrenti.
Cioè male.
Infine, Bastianich termina l’intervista politicamente scorretta (per questo ti vogliamo bene, Joe!) con una perla di filosofia applicata: “Le uniche cose che non puoi fare al telefono sono mangiare, andare al ristorante, acquistare prodotti. Ciò che di fisico ci mantiene insieme è la cucina. Magari, al ristorante, mettiamo giù i telefonini e riusciamo finalmente a parlare”.
Amen.
[Crediti | Link: Il Fatto Quotidiano]