Davide, la sorpresa di Masterchef. Maria Teresa, la cattiva del gruppo. Marisa, la bella e brava: eccoli i finalisti di Masterchef Italia 9. Quest’anno – non ci stanchiamo di dirlo – i personaggi a Masterchef erano perfetti, parte di una narrazione di cui un programma del genere ha assolutamente bisogno. Se gli autori sono stati magistrali nel selezionarli e nel raccontarli, i concorrenti hanno fatto la loro parte.
Parecchi i dissapori tra i concorrenti, Maria Teresa protagonista di (quasi tutti) i battibecchi. Ma non solo. È stata una gara concitata, e uno alla volta i concorrenti emotivamente impreparati sono crollati sotto la scure delle dinamiche televisive. E, sotto i riflettori, se le sono spesso dette di santa ragione. Ma a sentirli oggi, a giochi finiti, tutto sembra più sereno. Davide e Maria Teresa sembrano addirittura aver fatto pace, lui che sostiene di essere uscito anche a causa della strategia di lei, pur ammettendo che “sarebbe da ipocriti dire che io non avrei fatto lo stesso”.
Ma è proprio l’atteggiamento sereno della (finora sempre perfida) Maria Teresa a stupire di più. O in fondo no, perché è quello che abbiamo sempre sostenuto: lei stava giocando una partita. Non era cattiva, era solo competitiva. Partita finita, è il momento delle strette di mano, e di dire addirittura che i tre concorrenti con cui è arrivata in finale erano tutte persone degne di stima, e quindi lei è “comunque contenta” per la vittoria di Antonio. Un po’ come quando stai guidando nel traffico e fai il dito medio al tuo vicino, ma una volta sceso dalla macchina sei quello di sempre, calmo, tranquillo, educato e gentile. Così, d’improvviso, rientrata nel mondo reale, Maria Teresa ha scoperto la diplomazia.
Davide è il più deluso, quello che è uscito prima della finalissima, ma forse questo traguardo, all’inizio, neanche se lo aspettava (nonostante tanti dei concorrenti usciti nelle puntate precedenti lo indicassero come un potenziale vincitore). A lui di questo percorso resta l’affumicatura (che gli ha “aperto un mondo”, a livello di tecnica) e una lezione: “certi atteggiamenti possono essere fraintesi”, in una situazione concitata e competitiva come quella gara, che fa uscire a volte “il peggio di se stessi”.
Il suo menu per la finalissima sarebbe stato incentrato sulla bassa temperatura e sui suoi viaggi, ma purtroppo si è “trovato davanti un dolce che era al di fuori della sua portata”, cosa che lo ha costretto ad andarsene a casa a un passetto da quel traguardo. Perché avrebbe dovuto vincere? “Per la mia passione per la cucina: quello era il mio punto forte”, dice.
Maria Teresa voleva vincere più di tutti, non lo ha mai nascosto. Non può essere davvero felice, se non per il fatto di essere tornata a casa dal suo maritino e dal suo bimbo in arrivo. Perché perfino quando finiscono le ferie hai un po’ di voglia di tornare alla normalità, figurarsi dopo un tritacarne come Masterchef affrontato sempre a testa altissima. “Eravamo tutti lì per vincere, volevo farcela”, dice, senza mostrare però particolare invidia per Antonio. Maria Teresa al traguardo, come si è visto alla finale, ha tirato fuori il suo lato buono. Perché non si riesce a tenere il coltello tra i denti, se serve per cucinare. Anche se – spiega lei – sarebbero stati proprio la sua determinazione e la sua “voglia di farcela nonostante gli ostacoli” la sua carta vincente.
Marisa aveva una voglia di rivalsa: è entrata a Masterchef per dimostrare che non era solo un bel faccino con i capelli biondi. Su questo ci sentiamo di rassicurarla: ce l’ha fatta. A suo sfavore, però, come avevamo previsto nelle nostre scommesse pre-finale, ha giocato l’emotività: “è stato un momento di confusione totale. La voglia di fare tanto non mi ha permesso di essere lucida e di ragionare con istinto, e sicuramente ho sbagliato per questo dei passaggi. Non ho avuto le idee abbastanza chiare, sono arrivata in fondo un po’ troppo stressata e stanca”, ammette. E non è bastato il suo amore per la cucina che, a quel che dice, era il suo asso nella manica per arrivare alla vittoria.