È San Valentino pure a Masterchef Italia 9 e, nonostante sia giornata post eliminazione, l’aria che si respira nella consueta intervista con gli eliminati della nona puntata è diversa dal solito. Ci sono i cuoricini nell’aria, c’è allegria e forse pure un po’ di sollievo per essere usciti dalla cucina di Masterchef e tornati a festeggiare con le proprie metà.
C’è Giulia, che fa l’intervista fianco a fianco con sua moglie: forse non proprio la giornata romantica che lei si sarebbe aspettata, ma il matrimonio è soprattutto questo.
C’è Vincenzo, che pur gentilissimo e loquace ha un po’ fretta perché scusate tantissimo, ma è San Valentino, e io devo partire per un weekend con mia moglie. E se per caso nella vita non vi siete trovate un Vincenzo che – seppure non esattamente un ragazzino in preda ai deliri dell’amore – vi porti in fuga nel weekend degli innamorati, peggio per voi. “Ma io dico. Non avete educato i vostri mariti, fidanzati e compagni a festeggiare San Valentino? Ma almeno ‘na vota l’anno!”, ci dice saggiamente Vincenzo.
E sai cosa, Vincè? C’hai ragione tu, tanto più che me lo dici nella stessa lingua in cui me l’avrebbe detto mia nonna, che nella vita mi ha riempito di consigli uno più saggio dell’altro.
Quindi, ora, chiudiamo questa intervista con gli esclusi di Masterchef Italia 9, che devo andare a organizzare al volo una cena romantica last minute.
Vincenzo e Giulia sono i sopravvissuti di Masterchef, quelli che io, nelle mie sbagliatissime previsioni, avevo dato per uscenti già ennemila puntate fa.
Lui, partenopeo verace, un po’ un pesce fuor d’acqua in mezzo agli squali della Masterclass, è riuscito a uscirne salvo una prova dopo l’altra, soprattutto in esterna. “Quando ho iniziato questo percorso non avrei mai e poi mai sognato di poter entrare nella top ten”, dice. “È stato come ritornare a laurearsi di nuovo, una grande sensazione di affermazione personale”. Una cosa che lo lascia ancora incredulo: “i miei compagni sono dei mostri, io davvero non lo so come ho fatto, sono stato baciato dalla fortuna”.
Lei, che forse tanto baciata dalla fortuna non è stata. Diciamo che è stata baciata da Giorgio Locatelli, che l’ha salvata alle selezioni firmandole il grembiule e prendendola come sua protégé. Ma quel bacio a tanti è sembrato un po’ un bacio della morte, o al massimo un bacio di quelli che ricambi turandoti il naso, perché anche se lui ti piaceva così tanto quando arriva il momento di limonare scopri che ha un alito pestilenziale. Il grembiule firmato Locatelli, per Giulia, è stata una croce da portare fin dalla prima puntata:
“Effettivamente un po’ l’ho pagata e mi è pesata”, ammette Giulia. “C’era questa associazione continua tra quel che facevo e quella scommessa fatta da chef Locatelli su di me, e mi spiaceva passasse il messaggio della raccomandazione, soprattutto quando leggevo sui social i commenti di chi pensava che potesse sembrare tutto costruito. Invece è andata proprio così, perché le cose belle talvolta succedono, e la responsabilità che mi ha dato lo chef, alla fine, è stata vento che ha soffiato nelle mie vene per tutto il percorso, una forza aggiunta”.
Che poi lei, a differenza di Vincenzo, mica si sente tanto una sopravvissuta, e ha pure avuto il tempo di dimostrare quel che vale in una delle prove più difficili del talent, quella in cui ha convinto meglio degli altri i critici gastronomici riuniti all’Emporio Armani Ristorante di Milano. “Eh no”, dice. “Questa volta voglio non peccare di umiltà come al solito. Non mi sento una sopravvissuta. Su 30mila persone che hanno provato a entrare io ce l’ho fatta. Vivo di cucina dal mattino alla sera, so che se voglio ho i numeri. Io alla fine so che me lo sono guadagnato, e rosico che la mia parte emotiva mi abbia un po’ annullata lì dentro”.
Tranquilla Giulia, io ti credo. E mica soltanto perché durante l’intervista mi hai detto entusiasta quanto ti piace la mia rubrica su Masterchef.
Passiamo ai pronostici, ora, che magari siete più bravi di me nelle scommesse. Chi vince Masterchef Italia 9?
Giulia: “mi piacerebbe fosse Francesca, perché è la numero uno tecnicamente e ha tantissime qualità. Ma forse anche lei paga un po’ l’emotività, quindi dico Marisa o Nicolò, che è altrettanto bravo e sa gestire meglio la pressione”.
Vincenzo: “Personalmente i tre finalisti che vedo sono Davide, Nicolò e Marisa, che è pure paesana. Però, tra loro tre, spero davvero che vinca Davide”.