Masterchef Italia 13: i TOP e i FLOP della decima puntata

Con la decima puntata la cinquina di Masterchef Italia 13 è formata, e nonostante qualche inciampo inaspettato Michela è ancora lì (ma Kassandra no).

Masterchef Italia 13: i TOP e i FLOP della decima puntata

“Ma quando finisce Masterchef Italia?” mi è stato chiesto oggi. Nel mio rispondere “bho” confesso di non aver nascosto un sospiro sognante, in un’edizione che ci lascia senza Settimino e con una Michela-caterpillar che può essere fermata solo da un colpo di testa spettacolare che ovviamente tutti noi sogniamo. E che in qualche modo arriva, con un paio di impiattamenti molto poco altoatesini. Ma in fondo, la verità è che sotto quella scorza di montagna Michela nasconde un animo partenopeo, come dimostra nella sua esultanza composta alla vittoria della prova in esterna.

A proposito, nonostante la noia di un Masterchef già scritto da settimane, questa è pure la puntata ambientata nella mia Torino, quindi metto da parte il malumore e mi concentro a visualizzare Cannavacciuolo & co. che si trasformano nei protagonisti de La Grande Abbuffata e decidano di mangiare torte di Iginio Massari fino a scoppiare.

Dite che sto divagando troppo? Meglio passare ai TOP e FLOP della settimana, prima che la situazione mi sfugga di mano come è successo tempo fa all’autocontrollo di Eleonora.

TOP

Il futuro di Niccolò

“Se sei un medico ti caghi addosso per tutto”

Metà medico metà cuoco.

Siamo tutti (con) Ghali

Assaf Granit

Che bella, la storia di pace raccontata stasera dallo chef israeliano Assaf Granit: una storia in cui la nonna, ebrea polacca scampata alla Shoah, costruisce una nuova idea di vita, di cucina e di famiglia dialogando con la sua vicina marocchina.

Questa è sempre stata una rubrica leggera, un po’ stupidina, ma ci prendiamo giusto un attimo per dire che, sebbene questa puntata sia stata girata ben prima del 7 ottobre (giorno in cui l’attacco di Hamas al territorio di Israele ha dato inizio all’escalation di violenza che oggi vede Israele decisa a “distruggere Gaza”, come ha detto Dror Eydar, ex ambasciatore israeliano in Italia), va in onda in un momento in cui succedono cose orribili, cose che non dovremmo aver timore di condannare dicendo che non vorremmo davvero vederle mai più. E non vorremmo vederle anche e soprattutto nel rispetto della memoria di storie bellissime come quella della nonna di Assaf Granit.

Quella vocina maledetta

niccolò masterchef italia 13

La vocina nella testa di Niccolò che gli dice “sei povero” secondo me è la stessa che sento io ogni volta che prenoto un nuovo ristorante. Ed esattamente come faccio ogni volta io, Niccolò decide di non ascoltarla.

Dududududu (leggi: main theme di Profondo Rosso)

Eleonora masterchef

Prossimo anno ad Halloween tutti vestiti da Eleonora. Anzi no: per sempreee.

Blablabla (con la voce di Topolino)

Sara elonora masterchef

Eleonora che non riesce a sopportare la vocina di chef Scabin dietro alle spalle strappa un sorriso pure alla sempre composta Sara. Vabbe’ ditemi voi se è possibile non amarla alla follia.

La compostezza di Michela

Michela masterchef esulta

Altoatesina, diremmo.

FLOP

Togliamo il voto alla Campania

Michela masterchef italia 13

Michela con quella bandierina in mano è felice come la sala stampa di Sanremo: qualcosa ci dice che lei non ha votato Geolier.

“Michela, devi toglierti il grembiule”

Michela masterchef italia 13

Solo chi ha assistito alle Nozze Rosse di Game of Thrones può capire come ci siamo sentiti.

And the winner is

niccolo michela masterchef

Niccolò interpreta magistralmente il sentimento di tutti noi.

Déjà vu

scabin masterchef

Appurato che Masterchef non ha finito i soldi per gli ospiti (lo chef israeliano era oggettivamente una bellissima ospitata). Dato per certo che a Torino qualche chef bravo c’è. Allora cos’è che ci vogliono dire, infilandoci Davide Scabin come il prezzemolo?

L’omaggio al cinema migliore

E in una puntata dedicata al cinema italiano, non poteva mancare l’omaggio al cinepanettone dei Vanzina, con il siparietto cringe di Giorgio Locatelli che si perde nella camera a luci rosse del Museo del Cinema.

Sì chef, dai, cazzo

kassandra masterchef italia 13

L’ultima volta Locatelli aveva provato a spiegarci che vede Kassandra un po’ come sua figlia adolescente. Ecco però. Non so voi, ed è chiaro che non si può fare, ma a me se mia figlia adolescente mi mandasse bellamente a quel Paese volerebbero le ciabattate. Altroché.