“No, scusa, ma perché proprio io?” sembra dire Bruno Barbieri nella foto qui sopra. Un po’ come me all’affronto di questa nuovissima quarta puntata di Masterchef Italia 12, che vi confesso sto guardando direttamente da Marrakech (mai una gioia, manco in vacanza). Una città che, stupenda com’è, avrebbe pure potuto farmi ricredere sulla simpatia di Sara, e invece ‘anvedi quanto ci tiene lei a essere quella più antipatica di sempre.
Quindi, ci approcciamo agli ennesimi top e flop di questa settimana, quella in cui è stato rivelato uno dei segreti meglio nascosti di questo Paese: il covo del latitante Matteo Messina Denaro. Nessuna notizia, invece, ancora, di come sia possibile che in otto anni di Masterchef nessuno abbia mai fatto notare ad Antonino Cannavacciuolo che non si dice pultroppo, ma d’altronde talvolta ci vogliono più di trent’anni per venire a capo di un mistero.
TOP
La Mistery Box delle conserve
I giudici la assegnano, ma alla fine non la capiscono fino in fondo: “faccio un piattino di pasta, metto un po’ di giardiniera nel piatto”, sono le loro critiche alla mancanza di creatività dei concorrenti. Ma il senso della prova non era esattamente farci sentire meno soli nelle nostre cene gourmet improvvisate? In ogni caso, grazie per aver finalmente dato un senso alla mia dispensa. Ora vado solo a controllare le scadenze, ché sappiamo tutti come va a finire con i barattoli
Salsa Neurone
Sarà Marketing quello di Ciccio Sultano, ma la verità è che tutti noi abbiamo un’infinita lista di persone a cui, per il prossimo Natale, regalare un po’ di Salsa Neurone. “Chissà che non serva davvero”, stanno pensando gli amici di Francesco.
Mattia
“Sono contento eh, ma un po’ mi rode il culo”: la felicità di Mattia per la chiamata di Ollivier tra i migliori della Mistery Box is the new “bella eh quella foto che hai scelto di noi due insieme dove tu sei fighissima e io sono un cesso a pedali, puoi mica toglierla immediatamente da Instagram?”. E non a caso Francesco – che non rosica per niente – segue a ruota questo mood.
Ivana/h3>
“Le cose che restano”, ci insegna Ivana, sono quelle importanti. Tipo un pene.
FLOP/h2>
Viva l’Italia
Edoavdo, 26 anni, la cui comfort zone è sua madre che lo sopporta in tutte le sue pazzie, tipo che una notte si è impalato su un albero con l’auto. Una bella notizia per tutte noi mamme italiane che speravamo che dopo averli spediti a Edimburgo a diciott’anni questi si sarebbero fatti una vita lontani da casa.
E.T. Telefono casa
Non so bene che telefoni siano di moda a Londra, ma mi vengono dei dubbi se secondo Giorgio Locatelli il supplì al telefono si chiama così perché il formaggio che fila “dà l’idea di un telefono”. Never heard about METAFORE?
Riso non riso
Jacopo Mercuro – che ha fritto perfino un cheeseburger, Gesuiddio – sui fritti è evidentemente un mostro, roba che neanche la mia meravigliosa suocera pugliese che friggerebbe anche lui, se se lo trovasse davanti. Una sola cosa però: perché chiamarli supplì se sono evidentemente frittatine di pasta (senza uovo)?
Lo slang da super boomer
“Eh no eh, questa è un’idea che non funzia”. Il sono certa che esista una chat in cui Barbieri dà il buongiornissimo a tutti quanti.
Lavizia
Avete presente la nonna che fa l’appello di tutto il parentado prima di dire giusto il tuo nome? Ecco, non è l’esempio giusto, perché la nonna la si ama comunque, mentre Letizia a Silvia se potesse le tirerebbe il collo.
Il tagliere di Leonardo al pressure test
Leonardo, a ‘sto giro il consiglio te lo dò io. Continua a ridere, checché ne dica chef Barbieri, ché la vita non è un pressure test, e la cosa bella è che tu, alla tua età, lo sai meglio degli altri.
(ST)Rambo
Io non sono qui per salvare Francesco da voi. Io sono qui per salvare voi da lui. Fallo, ti prego, France’.
Sara
Sara in realtà ha capito tutto: i giudici la mettono tra gli ultimi non perché ha cucinato male, ma perché vogliono farla stare al suo posto. Ovvero tra gli ultimi