Masterchef Italia 10, prima puntata: 10 certezze di questa edizione nonostante tutto

Guardando la prima puntata di Masterchef Italia 10 abbiamo capito che, nonostante un anno diverso da tutti gli altri, ci sono cose che non cambieranno. E che Salt Bae ha fatto dei danni.

Masterchef Italia 10, prima puntata: 10 certezze di questa edizione nonostante tutto

Come avranno fatto quelli di Masterchef Italia 10 a registrare le loro puntate venendo a patti con DPCM, dispositivi di protezione individuale, distanziamento e compagnia bella? Insomma: come sarà fare Masterchef ai tempi del Coronavirus? Per ora, almeno a giudicare dalla prima puntata andata in onda stasera, la differenza con il “prima”, quando il mondo era più semplice, non è che si faccia sentire un granché.

Potere rassicurante della televisione, che lascia tutto uguale a se stesso, e meno male che c’è qualcosa che in questo 2020 non è cambiato in peggio.

Forse è presto per dirlo, ma noi, all’alba di questa nuova edizione del talent di cucina più amato di sempre, abbiamo già delle sicurezze: ci sono cose che in Masterchef non cambieranno mai, neanche nell’anno del Covid. Ecco quali.

Il look di Bruno Barbieri

Masterchef Italia 10; Bruno Barbieri

Dalla camicia floreale tatticamente un po’ sbottonata al completo total red (in pendant con la scenografia di pomodori e peperoncini) e mocassino nero, le mise di Bruno Barbieri sono la certezza più granitica che abbiamo su Masterchef, edizione dopo edizione. Peraltro, la passione per la moda di Barbieri a tratti sembra superare anche quella per la cucina, e siamo pronti a scommettere in un futuro in cui affiancherà Enzo Miccio e Carla Gozzi inorridendo per tute in acetato e maglie in pile da quattro soldi.

Noi amiamo queste attenzioni di Barbieri, che dimostrano che in cucina non ci sono solo uomini rozzi, barbuti e che indossano a mala pena la casacca d’ordinanza. E poi, diciamocelo, la classe non è acqua, e l’occhio di Barbieri per l’accessorio giusto dimostra stile da vendere (ti prego Barbieri, non vendercelo troppo caro..).

masterchef italia 10

Per dire, quando l’altoatesina Concetta entra con tutto il suo importantissimo decolletè nella cucina di Masterchef e chef Barbieri le chiede se può farle un complimento, lo studio per un attimo si raggela. Ma lui, che avevate capito, aveva occhi solo per le sue scarpe.

L’ironia di Antonino Cannavacciuolo

masterchef 9 cannavacciuolo

Le battute di Cannavacciuolo, ancora una volta, ci salveranno dalla mancanza di un personaggio come Bastianich. Prende in giro i colleghi, scherza con i concorrenti, fa battute sconce ma non troppo. Insomma: abbiamo già capito che lo chef di Villa Crespi sarà ancora una colonna portante del programma, quantomeno per farsi due risate. Speriamo solo che continui così, perché l’anno scorso, dopo aver fatto il burlone ai casting, ci era sembrato un tantino irrigidito.

Il savoir fair di Giorgio Locatelli

Giorgio Locatelli

 

E niente, che gli vuoi dire a uno come Locatelli? Si vede lontano un miglio che le fanciulle sono tutte lì per lui con gli occhi a cuoricino. Non c’è vestito elegante che tenga, non c’è simpatia che possa competere: alla fine il capello brizzolato e indomito vince su tutto. Chissà se l’avrebbe mai pensato, chef Locatelli, che sarebbe diventato un sex symbol da copertina? Cracco, scansate.

I misteri televisivi

Siamo consapevoli dei meccanismi televisivi, sia chiaro. Ma ogni anno non possiamo non chiederci come facciano gli chef a tenere il conto di quanti grembiuli bianchi hanno assegnato, per evitare di ritrovarsi poi un team di aspiranti chef troppo nutrito. E, a partire dall’anno scorso, un ulteriore mistero avvolge i grembiuli: ma che diavolo di utilità ha la pantomima della firma dello chef che salva in corner i concorrenti bocciati?

Non tutto il male viene per nuocere

masterchef italia 10

Nonostante il dramma, il Coronavirus ci ha insegnato delle cose. Ha accelerato processi, ha stimolato la creatività in cerca di soluzioni, ha tirato fuori spesso il lato migliore delle persone. O no? Se questo è vero in generale, è vero anche per Masterchef. Per esempio, quest’anno – presumiamo per ovvi motivi di sicurezza – i concorrenti non possono portare ai casting le loro attrezzature da cucina o i loro ingredienti, e così per il loro piatto di presentazione hanno avuto accesso alla dispensa di Masterchef, facendo la spesa e cucinando al momento. Il che ha reso tutto più interessante e curioso.

I piatti schifosi fanno sempre audience

masterchef italia 10

Non deve essere un lavoro facile, quello di assaggiare i piatti degli aspiranti chef. Okay, alcuni piatti sono visibilmente promettenti e testarli non deve essere una gran fatica, ma vogliamo parlare del risotto con mirtilli “dal panico al rimedio”? A noi è rimasto il panico e, vedendo gli chef che avvicinavano il cucchiaio alla bocca, abbiamo urlato alla tv “Noooo! Non farlo!”. Altro che rimedio. E non vogliamo spendere neanche una parola sulla creazione a forma di cactus (abbiamo detto cactus?).

Intanto, i piatti brutti, dopo 10 anni ci tengono ancora appiccicati allo schermo.

La cucina è emozione

masterchef italia 10

Sebbene il trio di giudici non si sia mai lasciato troppo imbonire dai meccanismi televisivi, che spesso premiano il personaggio sulla qualità – il che, diciamocelo, in questi anni ha salvato Masterchef – alla fine è evidente che chi cucina emozionandosi regala emozioni. Potrà essere una banalità, ma è quello che dicono tutti i cuochi in continuazione, e noi un po’ ci crediamo. Lo dimostra Ilda, che sembra un po’ spiantata e che fa piangere tutti raccontando la sua difficile storia familiare. O Irene, che soffre di disturbi alimentari. Entrambe le fanciulle emozionano i giudici a parole, ma si guadagnano i grembiuli con i loro piatti.

Masterchef fa cultura

masterchef italia 10

Crediamo davvero che il mondo enogastronomico, alla fine, abbia un debito con Masterchef, programma che ha avuto l’indubbio merito di rendere pop l’alta cucina. Ha portato nelle case, senza mai snaturarla troppo, la cultura del cibo italiana e spesso internazionale. Ha ospitato chef eccellenti, mostrato ricette, prodotti, parlato di Artusi (anche in questa prima puntata). Insomma, Masterchef fa cultura del cibo. Però per favore, non fate mai più dire a Cannavacciuolo “pultroppo”, che altrimenti ci sanguinano le orecchie.

Salt Bae ha fatto dei danni

Molti più di quanti immaginassimo. Basta vedere Francesco Aquila, maitre di sala, con l’orto immaginario nella testa e un piatto di trotelli ripieni di passatelli (eh?). Al prossimo giro, ci aspettiamo Chef Ruffi.

Masterchef è il programma più arcobaleno della tv

masterchef Italia 9; Antonio

Uno dei motivi per cui amiamo Masterchef è il modo in cui, forse caso unico in tv, tratta l’argomento omosessualità. Le coppie gay entrano, escono, vengono promosse e bocciate come qualsiasi altro concorrente entri lì dentro, senza che mai ci si soffermi un minuto di troppo sul loro essere gay. Semplicemente perché non c’è alcun bisogno di farlo. Che poi l’anno scorso ci sia stata una proposta di matrimonio spettacolare, questa è un’altra storia (che ci aveva pure commossi).