La birra Duff, le ciambelle glassate che fanno salivare Homer, ma anche il fritto del fast food in grado di lasciare talmente unta una parete da renderla trasparente e farci schiantare sopra dei poveri uccellini. Il cibo è una delle componenti fondamentali della serie televisiva più iconica di sempre, che proprio ieri ha compiuto 35 anni: i Simpson – anzi, i Simpsooon (e se ci dite che non l’avete letto cantando, state mentendo).
Era infatti il 19 aprile 1987 quando negli Stati Uniti veniva trasmessa la prima puntata del cartoon che è entrato nel cuore di più di una generazione, non soltanto per la sua irriverenza che non aveva precedenti, non soltanto per la sua inquietante capacità di predire il futuro (ricordate Trump presidente?), ma anche per l’ineguagliabile caratteristica di descrivere un po’ la vita di tutti noi. Non c’è niente come i Simpson che ti faccia dire, almeno una volta ogni tanto, “ah già, come quella volta che Homer…” e – sostituendo nella frase uno a caso dei personaggi gialli – via a raccontare un aneddoto della propria vita che guarda caso i Simpson avevano vissuto pari pari prima (e meglio) di noi.
Lo specchio della società contemporanea, se mai se ne è visto uno in tv. Ecco allora che noi di Dissapore vogliamo celebrare il 35esimo compleanno dei Simpson raccogliendo cinque (su tantissimi, ne siamo consapevoli) episodi dove il cibo è stato protagonista, e mettendoli in classifica. Sono i nostri preferiti, ma di sicuro voi – folle di uomini e donne fumetto pronti a correggere quel che scriveremo argomentando enciclopediche nozioni – ne avrete degli altri da ricordare.
5. Il mondo iellato di Marge Simpson – Stagione 8, Episodio 11
Marge si butta in affari, sfidando le altre donne di Springfield. Loro mettono su un chiosco di Pita? E lei si dà ai Pretzel. Buonissimi, amatissimi, ma non sufficientemente remunerativi da coprire le spese. In aiuto di Marge accorre Homer, che si rivolge nientepocodimeno che alla criminalità organizzata – nella persona di Tony Ciccione – per far decollare l’attività dei pretzel. Ecco raccontato il difficile business della ristorazione e quanto è facile mettersi in mani losche. La morale? “Mira così in basso che a nessuno importerà nemmeno se ci riuscirai”.
4 L’erba del vicino è sempre più verde – Stagione 11, Episodio 5
Qui è dove Homer, fuggito in una vecchia fattoria per evitare un duello con un uomo del Sud, cosparge il terreno di un mix di pomodoro e tabacco, creando il tomacco. Un ibrido che dà dipendenza, e quindi una potenziale gallina dalle uova d’oro. Da cui ovviamente Homer riesce a non ricavarne neppure un centesimo, senza neanche a fine puntata riuscire a evitare il duello, nell’equilibrio tipico dei Simpson in cui tutto rimane sempre uguale a se stesso. Se pensate che la morale sia “chi troppo vuole nulla stringe”, è perché non avete fatto attenzione alla frase che Bart scrive alla lavagna a inizio puntata (che, per dovere di cronaca, è “Non ho vinto il Premio Nobel per il peto”).
3 Il viaggio misterioso di Homer – Stagione 8, Episodio 9
Homer attraversa una crisi profonda con Marge, al punto da ipotizzare che la sua vera anima gemella sia il guardiano del faro (ma il faro è in realtà automatizzato, quindi in fondo meglio Marge). Sarà che lei non ne può più di trovarlo in giro ubriaco, solo che questa volta il problema di Homer non era stata la birra, ma lo spietato peperoncino di Quetzalacatenango, coltivato “nel profondo della giungla primordiale dai detenuti di un manicomio guatemalteco”. Homer riesce a mangiarlo incerandosi la lingua: questo lo salva dal bruciore ma non dal viaggio psichedelico guidato dallo spirito guida di un coyote. Che tutto sommato è una scusa che potreste usare anche voi per giustificare il prossimo hangover, ricordandovi che, come dice Homer, “Tutto è imbarazzante se poi te lo ricordi!”.
2 La nuova ragazza del quartiere – Stagione 4, Episodio 8
Mentre Bart importuna Boe facendolo urlare per tutto il pub “Miss K. Lorina”, Homer è alle prese con un guaio giudiziario che insegna all’Italia gioie e dolori di un sistema di ristorazione allora molto in voga negli Stati Uniti, l’All You Can Eat. In parole povere, per l’imbarazzo di Marge, Homer si mangia tutto il ristorante del capitano McCallister (l’Olandese Sfrigolante), “comprese due aragoste di plastica”. Più o meno come fanno molti clienti dei sushi pseudo giapponesi.
1 Homer l’acchiappone – Stagione 6 Episodio 9
Non è affatto un caso se il regista di questo episodio – che non esitiamo a definire Mitico – di cognome faccia Lynch. Qui siamo di fronte a una puntata d’autore che vede una caramella gommosa protagonista di un gigantesco misunderstanding, ingigantito dai media del tutto arbitrariamente, al punto che Lisa e Bart a un certo punto vedono vacillare la loro fiducia nella bontà di Homer, influenzati da ciò che dice la tv (“In fondo ci ha cresciuti più lei di voi…”). Ma facciamo un passo indietro: Homer viene accusato di aver provato a palpeggiare Ashley Grant, babysitter femminista, quando in realtà stava solo cercando di prendere la Venere di Milo gommosa rimasta attaccata al suo sedere. Perché Homer ha tanti difetti, ma di certo non è un pervertito. E invece sì, i Simpson sono cattivi e politicamente scorretti, ma questo già lo sapevamo. “Lisa, ti ricordi la cartolina che il nonno ci mandò dalla Florida dove c’era un alligatore che mordeva il didietro di una donna?”, “Sì papà! Era geniale!” “Tutti noi l’avevamo trovata spassosa, ma in realtà ci sbagliavamo. Quell’alligatore stava molestando sessualmente quella donna. Capisci?”.