Per chi ha seguito tutta la decima stagione di Bake Off Italia oppure ha letto attentamente la nostra cronaca puntata dopo puntata, Davide Merigo non è un nome nuovo. Stiamo parlando del vincitore della decima stagione di Bake Off Italia, conclusasi il 2 dicembre 2022.
Davide, architetto della provincia di Brescia, si è distinto oltre che per le sue creazioni anche per una certa fermezza nella gestione delle prove. Raramente lo abbiamo visto perdere la pazienza, mai andare fuori dai gangheri. Abbiamo parlato con lui per chiedergli com’è stato vincere il programma più famoso in Italia per i pasticcieri amatoriali.
Ciao Davide, da quando è stato girato Bake Off alla messa in onda della tua vittoria, cosa è successo?
In questi mesi non potevo dire niente a nessuno, quindi ho aspettato la messa in onda delle puntate. Intanto sto lavorando per far sì che si avveri il mio cambio vita. Vorrei fare un B&B a casa mia e poi aprire una IAD, un’impresa alimentare domestica, che mi permetterebbe di avere il mio mini laboratorio di pasticceria nella cucina di casa.
Hai detto che guardavi Bake Off dal divano l’anno scorso. Perché ti sei iscritto?
Un annetto fa mi sono appassionato alla pasticceria. Siccome ero abbastanza insoddisfatto del mio lavoro, ho detto “proviamo, vediamo come va”. Ho pensato che al massimo sarebbe stata una spinta a cambiare vita. Non credo che questa passione tra qualche anno finirà. Inizialmente l’ho presa quasi come uno scherzo. Nel momento in cui mi hanno detto che ero un concorrente ho dovuto prima di tutto realizzare, non mi sembrava vero.
Nella pratica, come è stata questa stagione? Quando avete girato?
Le riprese sono durate quasi tre mesi. Eravamo tutti insieme e non potevamo tornare a casa. Giravamo tutto il giorno poi la sera studiavamo. Non avendo mai fatto nulla del genere, non sapevo cosa aspettarmi. È stato molto impegnativo per via del caldo, abbiamo patito un bel po’. Lo dico sempre: è stata l’esperienza più bella della mia vita.
Come ti sei preparato?
Non ho mai fatto un corso professionale. Ho studiato tanto. Penso che se hai tanta voglia di applicarti ce la puoi fare. Non seguo personaggi della pasticceria precisi, mi piace guardare tutti e metterci del mio.
Tra i giudici, qual è stata la persona che umanamente e professionalmente ti ha colpito di più?
Diciamo che ogni giudice mi ha dato qualcosa. Quest’anno c’era Tommaso Foglia che ha cominciato con noi, l’emozione era simile alla nostra. Mi sono trovato molto bene con Knam perché mi ha dato dei bei consigli e ha creduto in me sin dall’inizio. Anche Damiano Carrara mi ha dato bellissimi apprezzamenti, tanti non sono neanche passati in video, eppure mi hanno dato la carica. Non ci sono mai stati scontri. Devo dire che Knam è molto simpatico e alla mano, davvero disponibile a fare quattro chiacchiere anche a telecamere spente.
Se non avessi vinto tu, su chi avresti puntato dei tuoi colleghi?
Forse Margherita e Leonardo. Mi davano molta fiducia, li ho visti sempre preparati, capaci e sul pezzo. Margherita è sempre stata molto brava, ha lavorato in modo pulito e professionale. Purtroppo ha fatto uno sbaglio che le ha precluso l’accesso alla finale.
Parlando di sbagli, qual è stato il tuo scivolone più grande in questa edizione?
Penso si sia visto: la puntata sui biscotti è stata la mia prova peggiore. Paradossalmente a casa li faccio sempre. Ma in quella circostanza avevo tanta pressione di aver preso due grembiuli blu di fila.
Tu però davi l’impressione di essere molto sicuro di te, anche in confronto ai tuoi colleghi. È tutto vero?
Diciamo che non sono un tipo che si fa prendere dall’ansia. Di carattere sono così, sono sempre stato sereno. Ho vissuto tutto molto bene.
Ma tu hai visto le puntate solo ora?
Nessuno di noi ha visto le puntate prima, le abbiamo viste insieme agli altri spettatori. Non sapevamo infatti come avrebbero montato, come mi sarei visto. È stata una bella sorpresa, diciamo “particolare”. Sono stato felice perché ho ricevuto in questi giorni tanti apprezzamenti da parte di chi ha visto il programma, tanti messaggi sui social. Ho trovato un calore che non mi aspettavo.