Non so se sia poco ortodosso o poco furbo scrivere la risposta al titolo nelle prime righe dell’articolo ma insomma, cosa sarebbe Bridgerton senza tutto quel tè? Per me – che pure cercavo una roba leggera che mi lavasse via l’angoscia – una noia mortale. Tuttavia non essendo il giusto campo per fare riflessioni cinematografiche sottolineo che la presenza del tè, la sua rappresentazione e la sua ridondanza riesce sicuramente a dare interesse e colore alla seconda stagione di questa serie. Come per i vestiti, le parrucche, le scenografie, i fiori, il tè è un accessorio, uno dei più ricorrenti, che imprime spessore e potenza a molte scene di Bridgerton 2.
Entrando più nello specifico, il tè è molto presente negli 8 episodi della nuova stagione, così come lo era nella precedente. I personaggi, soprattutto quelli femminili, sono spesso ritratti nell’atto di preparare, sorseggiare e condividere la preziosa bevanda. Per citare alcuni momenti iconici, c’è la scena in cui i due fratelli Bridgerton parlano di un tè allucinogeno che potrebbe alleviare le preoccupazioni e Benedict ne beve una tazza intera. Quella in cui Kate Sharma prepara il tè infondendo le foglie con delle spezie, poi versandolo nella tazza e aggiungendo infine il latte (come abbiamo raccontato, c’è un ampio dibattito in Inghilterra per decidere se il latte vada versato prima o dopo il tè).
Poi c’è la scena in cui Edwina Sharma scappa dall’altare fuori di sé e la madre la dice: “Respira Edwina, sono solo i nervi. Chiederemo del tè e quando avrai qualcosa nello stomaco sarai abbastanza forte per tornare all’altare”. Il che suona paradossale almeno per noi e fa pensare a quei momenti in cui ci parte l’embolo e qualcuno ci suggerisce di prenderci un bicchiere d’acqua e darci una calmata. Il tè per gli inglesi è come l’acqua, anzi qualcosa di più.
C’è poi la scena, forse la più significativa, in cui Kate dice a Lady Danbury con grande affettazione che lei e sua sorella avranno molte cose da imparare da lei, come “la preparazione di un tè così squisito”. Tuttavia poco dopo Kate stessa dichiara che si tratta di una farsa fatta per compiacere la ricca signora. Kate le confessa infatti di odiare il tè inglese. “Ho persino insegnato a mia sorella quella pietosa cerimonia del tè che gli inglesi adorano. Io disprezzo il tè inglese”.
Questo specifico episodio è il più interessante perché apre la questione dei rapporti coloniali tra India e Inghilterra, visto che quest’ultima importa proprio da lì il tè che viene consumato nei salotti dell’aristocrazia britannica. Kate è indiana, così come sua madre e sua sorella, e la sua posizione è decisamente significativa. Non a caso Proma Khosla ha scritto un articolo dall’iconico titolo: “Bridgerton rende giustizia al tè indiano e io mi sento così viva”. All’interno del testo l’autrice spiega che “Kate sta probabilmente vivendo quello che io e mia madre passiamo ogni volta che facciamo visita ai nostri parenti inglesi, cioè un costante assalto di tè troppo forte e poco saporito. Gli inglesi prendono il tè con e dopo ogni pasto. Sono anche incapace di rifiutare il tè, quindi mi capita spesso di essere alla sesta tazza del giorno, di non divertirmi”. Non a caso la scena in cui Kate prepara il suo tè, in solitaria, ritrae un rituale più indiano che inglese.
Che il tè sia essenziale per Bridgerton lo dimostra il fatto che sia diventato velocemente un simpatico elemento di corredo della serie. Su Republic of Tea è possibile trovare una speciale selezione di tè firmati Bridgerton, con delle trashissime foto dei personaggi della serie e nomi ispirati propri a loro. Casualità, il tè dedicato alla coppia Anthony e Kate è uno spiced chai. Nel segno del lusso invece, The Lanesborough, prestigioso hotel di Londra, ha inaugurato un afternoon tea a tema Bridgerton. A Kate Sharma forse non sarebbe piaciuto, ma a voi magari sì.