Uno dei momenti più entusiasmanti di una puntata di un cooking show che si rispetti è rappresentata dal disastro: dolci che volano, torte che collassano, cibo che va a fuoco. In questa terza puntata, già dal trailer, Bake Off Italia 2022 sembra proporci un ricco bottino di tutte queste cose.
L’episodio con le sue tre prove è incentrato sull’American Dream. La prima prova è una rivisitazione della New York Cheesecake, che uno dice: che ci vuole? L’hanno cucinata cani e porci. Ma Alessio no, Alessio non ricorda le dosi e non ha mai fatto una cheesecake cotta. Sarà l’idolo di questa puntata, l’inventore di lingue, quello che a una certa dice “mi sono un po’ depressionato”.
Sento odore di bruciato
Al quindicesimo minuto dal forno di Maria comincia a spandersi fumo. “Sarà bruciata?” chiede. In realtà è solo la carta forno che ha preso un colorito un po’ troppo brûlé. Peccato per i guerrafondai che aspettavano già le fiamme.
Il cappello e il momento cringe
La nostra dose di turbo cringe è assicurata dal momento in cui Knam prende il cappello da baseball di Mukesh e se lo mette in testa di sguincio imitando un rapper. Non contento, una scena simile si ripete due volte. Vorrei spiegarlo a parole ma credo mi manchino le parole.
L’assaggio delle cheesecake, o di quello che ne resta
La cheesecake di Margherita? Una vera bomba. Resta ancora da capire come, con i suoi 19 anni sia già un fenomeno del genere. Ma ancora di più, come riesca a mettere insieme ricette con settecento ingredienti e raccontarli con una voce inspiegabile (scusate il voiceshaming, si dice così?). Sarà qui l’emozione anche dei giudici, ma Knam propone il più assurdo abbinamento in circolazione “io mi vedo molto al laghetto di Central Park con una bella pinta di birra”. Non rifatelo a casa.
La prova con l’apple pie
Protagonista della nuova prova è l’apple pie, come dice Damiano “quella che faceva la Nonna Papera”. Il commento del giorno è affidato a Gianbattista, il concorrente di questa edizione che sembra finito nel tendone per caso mentre andava al Bricofer “Io da bambino non guardavo la nonna Papera. Io guardavo Goldrei (che penso stia per Goldrake)”.
Carrara Show
Il momento del giudizio per le torte alle mele è un Damiano Carrara Show che asfalta non solo i concorrenti, ma fa sparire anche gli altri giudici. Tra un “non la mangio perché mi voglio bene” e un tiepido “brutta ma buona” e “con la crema al whisky mi sono ubriacato” e “si è esagerato con il bourbon a bestia” e un “non m’è piaciuto nulla”, ci stiamo ancora chiedendo se “sembra fatto qualcuno con le mani mignon, con i ditini piccini” si possa considerare un commento negativo o positivo.
La fine
L’ultima prova è praticamente senza appello: una torta con 50 centimetri di brownies da righello e tre tipologie di impasto diverso. Lo anticipo: sarà il trionfo del sadismo. Lo intuisce bene Stefania, sarà l’eliminata di questa puntata che commenta così: “questa sorpresa è come un bellissimo uovo di Pasqua. Lo apri e ci trovi una merda dentro”. Loro l’hanno bippato, io lo scrivo invece perché è tv realtà. Balzando verso la fine della prova, all’uscita di Stefania, Maria piange come una disperata. Vorrei rassicurarla e dirle: “Ma tranquilla tesoro che la raggiungerai presto”.
È crollato tutto ragazzi
L’assaggio dell’ultima prova da parte dei giudici suona tipo: lo facciamo perché siamo pagati per farci avvelenare. Davanti a loro sfilano una serie di dolci da brivido, salvo rarissime eccezioni, 14 crolli strutturali non edibili. Il commento di Parodi è “Non c’è fine al peggio”. Davide bissa il miracolo e riprende il grembiule blu. Farà bene alla sua modestia.
No Comment
Senza commento tecnico il momento in cui Ginevra tra le lacrime se ne esce così: “A me Knam ricorda molto mia mamma. Da lei spesso fatico a ad avere una parola di approvazione. È come se stessi vivendo questo parallelismo “. Sipario