Si sente spesso dire che il tempo vola quando ci si diverte. E infatti è volando che siamo arrivati alla sesta puntata di Bake Off Italia, decima edizione. L’episodio che ci aspetta è tutto incentrato sulla dolcezza. E voi direte: perché finora di che abbiamo parlato, di kimchi? Di BBQ? Ma è di zucchero che parleremo, così è più chiaro?
La torta del diablo
La prima prova ha come protagonista la upside-down, una torta diabolica di quelle che solo negli States possono inventare. A cottura ultimata la torta deve essere girata al contrario e ricoperta di caramello e croccante: capite bene che ci sono tutte le premesse affinché la prova creativa prenda la piega di una disastrosa prova tecnica.
Il compressore
La fase della preparazione delle torte sembra procedere tranquillamente, senza spargimenti di sangue e di ingredienti per tutto il tendone. Fa eccezione il momento in cui a Gianbattista viene chiesto: “sei dolce con tua moglie?” e lui ricorda di averle regalato un compressore per fare le faccende domestiche. Polizia del patriarcato, fermati subito.
Giudizi inaspettati
E anche se tutto sembrava procedere bene, l’assaggio è rocambolesco. Tra Alessio che ha scordato il lievito nella torta, i croccanti gommosi, le torte non lievitate e schiantate e le accozzaglie di sapori, sono in pochi a salvarsi. E indovinate chi è tra di loro? E perché proprio Margherita?
Foglia, mannaggia Foglia
La torta della prova tecnica è stata scelta da Tommaso Foglia ed è la meringata: dall’accoglienza tiepidissima dei concorrenti è chiaro che tutti vorrebbero saltargli al collo. La sadica voce fuori onda dice che “il rovesciamento della meringa francese sulla testa, è la conferma che si è partiti col piede giusto”. Ma quale demonio impone di fare la prova proprio sulla testa?
“Mica so’ così zozzo”
Durante la preparazione della meringata c’è un siparietto che terrà banco per tutta la prova e oltre. Riccardo e Alessio per sbaglio si scambiano la loro torta dentro al frigorifero. Mentre Riccardo sembra mantenere la calma, Alessio se ne lava le mani dicendo “No, io così brutta non l’ho fatta. Mica so’ così zozzo” che in confronto i giudizi di Knam sembrano le orazioni di Madre Teresa. Arriverà comunque secondo nella prova tecnica, dopo aver sacrificato sull’altra della pasticceria la sua amicizia con Riccardo. Forse lo preferivamo quando prendeva aria con il suo ventaglio. Qui una diapositiva.
Torte che fanno le pulizie
La serie dei commenti dei giudici vacilla tra il comico (questa torta sembra “un Monte Bianca” dice Knam), l’esplicito (questa torta è orgasmatica, sempre Knam) e l’inclemente (“se mettiamo un manico, sembra un mocio che sta pulendo la torta”). Il giudizio finale è scritto nelle stelle: Gianbattista arriva ultimo e Stefano primo.
Pasta di zucchero, il ritorno
All’inizio della puntata quando si era parlato di zucchero erano due le cose orride a cui avevo pensato: l’isomalto e la pasta di zucchero. Gli autori hanno deciso di procedere per la seconda e di accrescere l’orrore chiedendo una torta ritratto. Dallo scorrere della puntata emerge con chiarezza che i concorrenti hanno un’ossessione morbosa per Knam. Tra Ginevra che aveva detto di vederlo come sua madre, Leo che in lui rivede suo padre, quelli che lo amano e quelli che hanno il timore reverenziale, a chi partecipa a Bake Off serve un’indagine psicologica a supporto, altro che pasticceria.
The final countdown
Nonostante Benedetta abbia chiuso la prova con un sonoro “ma che belle queste facce” e abbia proseguito il suo rinforzo positivo dicendo a ogni prova “ma è carino!” anche in casi molto discutibile, l’inutile prova si conclude senza infamia e senza lore. Il grembiule blu va a Stefano, l’eliminato della puntata a sorpresa è nessuno, con l’assurda motivazione che nella puntata della dolcezza anche i giudici sono più dolci. Gianbattista stappa lo champagne e salva la pellaccia per il prossimo giro di disastri.