Ci sarebbe già materiale per chiuderla qui. Ma la strada per la fine di Bake Off Italia, edizione 2022, è ancora lunga e disseminata di lacrime, torte crude e torte bruciate, creme impazzite, zucchero a profusione, e poi ho già detto lacrime? Ecco il commentino con gli highlights della prima puntata (che poi sono la prima e la seconda puntata trasmesse contiguamente). Attenzione, SPOILER.
La sigla
Parodi e i giudici abitano una fittizia casa di campagna dove Benedetta ha i capelli cotonati come Cindy Lauper e Tommaso Foglia è vestito da guardiacaccia. È tutto stupendo.
I concorrenti
Nella prima puntata c’è sempre uno spazio dedicato al racconto dei concorrenti. Mentre varcano la soglia del nuovo tendone, trasformato in serra con giardino fancy, c’è già qualcuno che piange.
Al passo con i tempi e il ritmo dell’inclusività
Si parla di bullismo, omosessualità, addirittura di ambiente. Su “accaparramento dell’acqua” sto per volare via dalla sedia. Bake Off è sempre più al passo con i tempi, c’è addirittura una storia di great resignation con la scheda di Stefano, il business man del Nord Italia a cui sta stretta la sua vita e sogna di aprirsi una pasticceria. Io però valuterei l’inflazione delle materie prime, prima di levare baracche e burattini.
Ginevra
Si delinea presto uno dei primi personaggi chiave della stagione. Ginevra dice che si sente una “una fatina immersa in un giardino bucolico” e verrà presentata nella sua scheda come “esperta di oroscopi”. Sarà forse perché il primo dolce presentato ha 7 strati “come le mie personalità?”. Ginevra e Tommaso rappresentano insieme la quota neomelodica della stagione. Ma già la prima puntata è fonte di un forte ridimensionamento per Ginevra che sbaglia in modo clamoroso la pastiera fatta “seguendo il cuore di Napoli“. Prima di terminare la prova tecnica aveva detto “spero che dicano che questa pastiera l’ha fatta una napoletana”. Seguiranno lacrime. “Mi sono sopravvalutata troppo” e Parodi, mossa a pietà le dice “devi credere un po’ più in te”. No Zia Bene, è il contrario. Anche meno.
Ei, c’è un nuovo giudice
Due uomini non bastavano, quindi ne abbiamo messo un terzo. Tommaso Foglia prende velocemente la scena con la sua altezza imponente e la voce che lo fa apparire un Antonino Cannavacciuolo in versione pasticciera. “Sai come si dice dalle mie parti?” è la testimonianza che si comincia velocemente con l’insegnamento del nuovo lessico famigliare campano.
È un girone di mitomani
Sono passati due minuti dall’inizio della puntata e Parodi chiede chi pensa di vincere la stagione di Bake Off. Neanche ha finito di dire la frase che volano su diverse mani. Riccardo sarà uno dei primi a distruggere la sua torta e mentre Maria si definisce “la queen dei lievitati” l’ego ha raggiunto vette così siderali da sfondare il tetto del nuovo tendone che non è un tendone ma una serra di Westwing. A fine puntata saranno tutti ridimensionati come Matt Damon in Downsizing. Meno male che c’è Mukesh, il cuore di panna del Nepal cresciuto a Pisa.
Ma sono del mestiere questi?
Le prime tre prove sono un disastro. Dopo soli 20 minuti è già stata distrutta una torta, poi rattoppata con l’inossidabile strategia dei bicchierini (per i neofiti, quando un dolce si autodistrugge, il concorrente prende la rimanenza edibile e la sbatte dentro un bicchierino) e Parodi ha le mani tra i suoi (bellissimi) capelli. “Grudo, grudo, grudo. Stasera vado a mangiare il sushi” continua a ripetere Knam rovesciando le pastiere. Giovanni presenta “l’orsetto martoriato”, sarà il primo ad uscire nella seconda tranche.
Una lezione di oculistica
Knam dice diverse cose ma io guardo solo la montatura dei suoi occhiali. Scusate. Mi riprendo quando fa un dissing con Parodi. “Sai chi fa le torte all’acqua?” dice schifato “Benedetta!”.
Lo spauracchio dell’italiano e della matematica
Chiarisco che la televisione mi terrorizza perché penso che mi farebbe apparire esattamente per quello che sono, senza filtri: un mostro. Dunque invidio chi ha sufficiente stima di sé o follia da lanciarsi in un programma così complesso come Bake Off che farebbe saltare i nervi anche a Padre Pio. Senza contare il livello linguistico che stimola la telecamera. Prendiamo ad esempio questa frase: “per me Benedetta è come l’amore INCORRISPOSTO tra Dante e Beatrice” di un corrente innamorato. Ma anche il lungo momento in cui Ginevra e Riccardo si chiedono quanto fa 33+18. Riccardo è il concorrente innamorato.
“Quello che non riesco a capire è perché a casa riesco a fare determinate cose e invece qui stanno capitando tutti questi imprevisti”
In questa frase di Riccardo è riassunto il senso della ristorazione, la differenza tra gli amici che vengono a casa tua a dirti quanto sei bravo a fare il tiramisù e aprire un ristorante (o una pasticceria) facendo da mangiare in modo dignitoso ogni santo giorno. Ce la siamo portata a casa alla prima puntata. Come ha scritto Anthony Bourdain in Kitchen Confidential: “Il desiderio di possedere un ristorante può essere una strana e terribile malattia. Un esempio classico è quello del dentista in pensione che per anni si è sentito ripetere dagli amici: “Hai preparato una cena magnifica. Dovresti aprire un ristorante”. E il nostro dentista ci crede”.