Sono certa che il calore della Campania, e in particolare del Cilento (dove è ambientata questa nuova puntata dei 4 Ristoranti con Alessandro Borghese, dedicata agli agriturismi), mi farà far pace con il programma.
Se siete lettori di questa rubrica già sapete che ce n’è bisogno, dopo una puntata friulana che non è che mi abbia proprio entusiasmato, per dirla in termini diplomatici. Giustappunto, vorrei approfittare di queste righe per far pace, oltre che col programma, anche con i Friulani. A giudicare da qualche mail che ho ricevuto, pare che si siano sentiti un tantino offesi dalla noia con cui ho descritto i loro ristoratori. Amici, sia chiaro: io amo voi, la vostra terra e il vostro frico. Amo un po’ meno l’andi tranquillo delle montagne ma, come si dice nelle migliori relazioni amorose, è un problema mio, mica vostro.
Chiuso l’incidente – speriamo – sono pronta ad aprire il capitolo del miglior ristorante con azienda agricola del Cilento, con un Alessandro Borghese che diligentemente si abboffa di antipasti misti locali per scegliere a chi dare il suo bonus. È un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Io, in una puntata così, dove si girano fattorie, orti, agricoltori e nonnine che fanno tutto a mano, sento il dovere di dare il mio bonus di un punto alla napoletanità, termine che prendiamo in prestito dal vicino capoluogo campano per indicare spirito, accento e folclore tipico della tradizione di questi luoghi (sì, le mail di protesta dei Friulani mi hanno spinta a essere più politically correct del solito).
Vincenzo, Agriturismo La Sfruscià
Sarei curiosa di conoscere la carriera calcistica di Vincenzo, per capire quale fosse il suo ruolo in campo. Perché, diciamoci la verità, all’interno della puntata Vincenzo è stato utile quanto il tentativo di Antonio Conte di far credere che i suoi capelli fossero veri. Sorridente lo è stato, simpatico pure, ma se pure fosse rimasto in panchina la puntata sarebbe arrivata lo stesso al novantesimo.
VOTO: 5
Tiziana, Agriturismo Podere Rega
Fin dalla sua comparsa sullo schermo ho capito che Tiziana sarebbe stata la cattiva del gruppo, e i suoi commenti puntigliosi buttati a manciate me ne hanno rapidamente dato conferma. Poi, d’improvviso, la svolta: quando è stato il suo turno di accogliere i ristoratori, Tiziana si è trasformata in un folletto saltellante di gioia, sfoderando un sorriso gigante e un buongiornissimo degno delle migliori chat coi parenti.
A ben pensarci, è proprio così che fanno i parenti: ti mandano un messaggio con tutto il loro entusiasmo mattutino ma contemporaneamente aprono un’altra chat per sparlare di te e della tua vita dissoluta.
VOTO: 6 e 1/2
Alessia, Agriturismo Zio Cristoforo
Alessia, che mistero. A tratti spietata, a tratti solare. L’ho adorata ma non del tutto capita quando, qua e là, ha buttato qualche frecciatina ammiccante, totalmente a caso. Tipo quando nel mezzo della cena ha iniziato ad accarezzare il bicchiere di vino, raccontando l’origine del brindisi e facendo un discorso sui cinque sensi. E io lì mi aspettavo che salisse in piedi sul tavolo cantando “Happy Birthday Mr Borghese” con voce suadente. Non l’ha fatto, e ancora mi chiedo delusa il perché.
Ma soprattutto, m’è rimasto il dubbio più grande di tutti.
Chissà se Alessia ha idea che cito il suo agriturismo ogni volta che sbatto il mignolino del piede contro l’angolo del muro?
VOTO: 7
Angelo, La Fattoria del Cilento
Angelo (che in realtà si chiama Ancelo, o almeno così dice lui) è il perfetto frutto della famiglia italiana. In casa comanda la mamma, e lui si limita ad annuire e a dare il suo contributo mangiando di gusto e mettendo allegria. Un oste vecchia maniera, insomma. A lui, di 4 Ristoranti, non gliene frega mica troppo, a lui basta che mammà sia contenta. Disprezza totalmente i trucchetti degli altri, regala voti oltremodo generosi, ammette le proprie carenze (“noi siamo proprio sciagurati nel servizio”) e va fiero della cucina di casa. Se vi piace bene, altrimenti peggio per voi.
Non poteva che vincerlo lui, il mio bonus per la napoletanità.
VOTO: 8 (+ 1 di bonus)
Alessandro Borghese
Io l’ho sempre sostenuto: Alessandro Borghese è terribilmente più a suo agio al mare che in montagna. Meno tirato (perfino nel look), più rilassato, presumo che il suo sogno inconfessato sia condurre “4 chiringuitos sulla spiaggia”.
Come si è divertito a far notare che mancava il pane, che i bicchieri erano spaiati o che il menu era sbagliato. S’è perfino lanciato in un’assurda crociata persa in partenza contro la cucchiaia di legno, che proprio non si può più usare, cara signora mia. Insomma, se l’è goduta, pare, ma soprattutto ha fatto divertire anche noi.