Se siete a passeggio in centro a Bologna su via Indipendenza e la percorrete fino alla fine e continuate per poco più di 11mila chilometri, vi troverete al ristorante Via Emilia di Bangkok con la netta sensazione di non esservi mai mossi da casa.
Una magia molto apprezzata dai 14 milioni di abitanti della capitale della Thailandia, almeno per quelli che sanno distinguere la buona cucina italiana (e vi assicuro che di pessima a Bangkok ce n’è parecchia).
Tutto merito di Andrea Bernardi, viserbese di nascita, che si è trasferito in Thailandia 16 anni fa e per diverso tempo ha gestito il ristorante Il Bolognese di Bangkok portandolo al successo. Un anno e mezzo fa ha deciso di aprire il Via Emilia in cui propone i piatti della tradizione emiliano-romagnola senza nessuna concessione o contaminazione con i gusti locali. Un’idea semplice, quanto vincente, visto che il ristorante non è frequentato solo da italiani, ma da una miriade di persone attratte dall’opulenza della cucina nostrana.
Il menu
L’offerta si basa sui piatti più conosciuti della regione, oltre che da un’immancabile pizza cotta nel forno a legna, volentieri declinata sui gusti emiliani con prosciutto di Parma e coppa piacentina.
I piatti
I pezzi da novanta che non possono mancare sono ovviamente i primi, tra cui svettano paste ripiene e tagliatelle. I tortellini, presenti nella versione in brodo o in crema di parmigiano sono di dimensioni generose, al limite della norma canonica, rivestiti da una pasta soda ed elastica che dà una buona sensazione al morso, mentre il ripieno profumato di salumi rivela la cura della scelta delle materie prime. Le tagliatelle al ragù potrebbero fare a gara con qualsiasi trattoria bolognese e avere molte probabilità di vincere. Tenaci e di giusto spessore, sono ammantate da un saporito ragù in cui si distinguono i sentori della carne e del classico mirepoix, esaltati dalla morbidezza del gusto che tradisce una lenta cottura. Ovviamente tutta la pasta fresca è fatta a mano dagli sfoglini birmani in cucina che hanno imparato ad applicare alla perfezione l’arte delle “arzodore” bolognesi.
Tra i secondi si riesce a trovare anche qualche piatto di casa ingiustamente messo da parte dalla ristorazione nostrana, come gli uccelletti scappati: semplici involtini di maiale farciti di prosciutto e formaggio cotti in padella, in alternativa si può andare sulle croccanti costolette di agnello impanate e fritte, semplici, ma di grande soddisfazione (unica lieve stonatura data dal puré che poteva essere un po’ più morbido). Non mancano nemmeno altri grandi classici come la cotoletta alla bolognese e una bella selezione di piatti di pesce azzurro dalla grigliata mista, al brodetto, fino ai calamari ripieni
Anche sul fronte del dessert tradizionali non delude il latteruolo al caramello (ovvero la versione bolognese del creme caramel) che viene servito a fette ed è di una leggerezza invidiabile. Morbido e per nulla colloso al palato, si rivela un vero pezzo di tradizione poggiato su una cucchiaiata di dulce del leche fuori ordinanza, ma molto apprezzata. Il personale è tutto gentilissimo (che è la norma in Thailandia) ed è un piacere fare due chiacchiere con il patron del ristorante che possiede una contagiosa simpatia di stampo romagnolo.
Caffè e sambuca per finire e il conto è più o meno lo stesso che ci saremmo aspettati sotto i portici, circa 45 euro a testa.
Sebbene a Bangkok si possa trovare ottima cucina locale e il consiglio è sempre di provare il cibo locale, quando vi sentirete persi in quella caotica città e vi assalirà un impellente desiderio di piadina o di un piatto di cappelletti, ora saprete dove andare.
Opinione
Via Emilia è un ristorante di specialità emiliane di Bangkok, da alcuni considerato il migliore locale di cucina italiana della città e non si fa fatica a crederci, visto che potrebbe benissimo fare concorrenza a molti ristoranti sotto le torri bolognesi. Una vera e propria ambasciata gastronomica nostrana in Thailandia.
PRO
- Cucina estremamente curata e ottima selezione delle materie prime
- Si possono trovare alcuni piatti della tradizione che in Italia a volte vengono snobbati
- Perfetta aderenza ai canoni gastronomici emiliani senza nessuna concessione
CONTRO
- Alcuni (pochi) piatti potrebbero essere migliorati con piccoli accorgimenti