Dove si va per gustare crostini ai fegatini, prosciutti e bistecche alla griglia in un 1° maggio come questo, 1° maggio in cui gli euro non abbondano ma non vogliamo rassegnarci alla tipicità toscana da macchietta di troppe trattorie?
Oggi vi proponiamo 10 tappe tra Arezzo, Firenze, Siena, Pisa e Grosseto in altrettanti locali della provincia allegra e vera, dove, mentre il vino fluisce corposo nei bicchieri, trovate sempre bella atmosfera, vociare indistinto e buon umore.
A loro modo sono baluardi del mangiare toscano, su tavoli di marmo senza apparecchiatura o sopra la carta gialla, seduti nelle sedie scomode e traballanti. Della serie “se non ci sei stato almeno una volta non puoi considerarti un vero toscano”.
Trattoria Bar Bibo
Via Traversa, 454 Firenzuola (Firenze)
Venendo da nord, precisamente a Firenzuola, si trova la prima imperdibile sosta gastronomica dedicata alla “Fiorentina”. Da Bibo, il bar trattoria a due passi dalla Futa, si viene per mangiare la carne e gli ottimi salumi selezionati dal proprietario Alessandro Cianti.
Iniziare il pasto con una degustazione di prosciutti (di Scarpaccia, di Cinta e Joselito) è un rito a cui è doveroso sottoporsi in attesa di scegliere il taglio e la marezzatura di grasso della bistecca dei sogni.
La scelta avviene al tavolo da un vassoio dove lombate e costate arrivano crude, alte almeno quattro dita, e sono descritte per razza e frollatura.
Nota di merito anche per la cottura impeccabile, sull’osso per mantenere il calore interno e lasciare la carne al sangue, e per il servizio su vassoi bollenti, che evitano il raffreddamento precoce della carne.
Da Bibo, oltre a mangiare bene, si beve bene e senza dar troppo fondo al portafoglio.
PREZZI: antipasti 10-15 euro (da condividere), primi 8-10 euro, bistecca 40-50 al kg.
Antica Osteria di Montecarelli
Via Montecarelli, 13 Montecarelli (Firenze)
Avvicinandosi a Firenze il tour gastronomico nella tradizione toscana si ferma a Montecarelli, piccola frazione di Barberino del Mugello a 40 minuti dal capoluogo. Ad accogliere l’avventore affamato all’Osteria di Montecarelli, ristorante economico numero 1 del 2016 secondo Tripadvisor, c’è la cucina autentica della signora Paola.
Il menù cambia tutti i giorni in base alla spesa mattutina: verdure comprate da Paola a Sant’Agata, carni del Mugello e salumi del Casentino sono degli stessi contadini, macellai e produttori dai tempi in cui l’osteria era in mano alla nonna di Paola.
La pasta e gli gnocchi fatti in casa, i sughi, le salse e tutte le preparazioni vengono cucinate fresche ogni mattina.
La scelta dei piatti è misurata: il Gran Tagliere, il tagliere di formaggi e il Trionfo del Mugello, tre tipi di pasta fresca da abbinare con il condimento preferito, un secondo e un contorno, tre dolci.
Il Gran tagliere da solo basta a sfamare una coppia: abbondano salumi, formaggi, focacce e ciotoline di specialità mugellane.
Ma i piatti più amati dai frequentatori dell’Osteria sono tagliatelle, gnocchi e tortelli conditi senza lesinare con sughi dai sapori forti e onesti.
PREZZI: Antipasti 8-12 euro (da condividere), Primi 9 euro, Secondi 9 euro.
Il Gallo Giallo
Via Grevigiana, 50A, San Casciano In Val di Pesa (Firenze)
Il menu di questa trattoria, ambientata in un fienile ristrutturato sulla strada che porta da San Casciano a Mercatale, circondato dai vigneti del Chianti classico fiorentino, è un tour gastronomico tra i migliori artigiani della Val di Pesa.
Giampiero e signora accolgono gli avventori con il pane che arriva dal forno del Panaio di Mercatale –noto in zona per selezione delle farine e lunga lievitazione degli impasti–, la pasta fresca da un laboratorio artigianale di San Casciano.
Capitolo carni. I salumi e le meravigliose bistecche provengono della macelleria Tozzetti, istituzione locale in particolare per la lavorazione della Cinta senese e del maiale grigio.
L’antipasto misto di salumi, formaggi e bruschette, che in altre trattorie è il “passatempo” prima che la cottura della carne venga ultimata, qui è ai vertici della tradizione toscana. La bistecca di Chianina sempre sottoposta a un’attenta frollatura è succulenta.
PREZZI: 30/35 euro per una cena, la Fiorentina 40 euro al kg.
Le Panzanelle
Loc. Lucarelli, 29 53017 Radda in Chianti (Siena)
Trattoria di paese nel Chianti, non distante da Panzano –casa dell’arcinoto macellaio Dario Cecchini–, gestita in modo informale da una coppia di ragazze, le panzanelle, saldamente attaccate alle ricette delle nonne.
Anche in questo caso il copione non cambia: si condivide l’antipasto fatto di crostini e bruschette al pomodoro, che aiuta a ingannare l’attesa, a volte un po’ lunga, dei piatti successivi.
Come si conviene a una trattoria toscana le porzioni dei piatti di pasta fatta in casa sono sempre generose: pici all’aglione o con funghi e salsiccia, pappardelle al cinghiale, lasagne o crespelle ripiene di verdure e ricotta non deludono.
Anche tra le carni si susseguono le specialità toscana: cinghiale con le olive, costolette di agnello fritte, e peposo sono solo alcuni dei piatti da scegliere.
PREZZI: pasto completo intorno ai 35 euro.
Osteria del Ghiotto
Via De Lardarello, 34, Monteverdi Marittimo (Pisa)
A metà strada tra Volterra e Suvereto, dopo aver percorso parecchie curve immersi tra vigne e boschi, si arriva nel remoto borgo di Canneto per appagare l’appetito con la pasta fresca e le carni alla brace preparati da Cristiano Ferri, nel giardino del locale, se in stagione, o nella piccola sala interna.
Iniziate il pasto con un giro di primi piatti tra pappardelle al cinghiale, tagliatelle con sugo di coniglio in bianco e gli amati tortelli fatti a mano dalla mamma di Cristiano, il piatto che vale il viaggio fino a Canneto perfino per i cuochi della vicina Livorno.
Pasta tirata fine con ripieno di ricotta e verdure sempre molto delicato, e condita con burro e salvia o con un ragù che invita a fare la scarpetta.
Tra le carni: galletto, bistecca e piccione cotti con esperienza sulla brace e serviti con contorni di erbe di campo e fagioli.
PREZZI: 30 euro per una cena, la fiorentina 40 euro al kg .
La Tana degli Orsi
Via Roma, 1, Pratovecchio (Arezzo)
Viaggerete in direzione Casentino per raggiungere Pratovecchio, dove Simone e Caterina, il primo in cucina l’altra in sala, gestiscono questa locanda piccola ma accogliente. Legno scuro, luci basse e i veri punti di forza del locale: vino a profusione e cucina del posto con qualche spunto di creatività.
Il Prosciutto crudo del Casentino con la focaccia o la brioche salata ripiena di formaggi e salumi rendono piacevole l’attesa dei tortelli fatti in casa.
Piccione, lampredotto, ricotta e porcini oppure baccalà alla livornese: scegliere tra gli insoliti ripieni non è facile, ma andrebbero provati anche i risotti.
Cacciagione o tagliata con macedonia di verdure, scaglie di fossa con salsa rosmarino e pinoli consentono di proseguire il viaggio tra i sapori del Casentino.
PREZZI: per una cena completa si spendono 30 euro circa.
Osteria Da Giovanna
Via Anconetana, 164/b, 52100 Arezzo (Arezzo)
A chi si trova a passare dalle parti di Arezzo suggeriamo di sostare, dopo aver prenotato con un po’ di anticipo, all’Osteria Da Giovanna, in località “La Pace”, appena fuori dal centro cittadino.
Dalla bottega aperta nel 1952 a oggi la piccola osteria si è evoluta, ma nonna Giovanna è ancora in cucina a consigliare la figlia Giuliana, che porta avanti il locale con identica passione per il mestiere e i sapori rustici.
Crostini con fegatini di pollo per iniziare e poi pasta tirata a mano condita con ragù di cinghiale, di nana o di “Ocio” (ovvero il maschio dell’oca).
Specialità della casa sono i Grifi, le parti magre del musetto di vitello, cotte in umido con spezie e pomodoro e poco adatte a chi non mangia senza forchetta e coltello. La trattoria non andrebbe lasciata senza ripulire con il pane il fondo della ciotola.
In sala il camino è sempre acceso e la griglia pronta ad accogliere la bistecca.
Da Giovanna si viene anche per bere bene, in sala c’è Luca Martini, miglior sommelier internazionale del 2013, a consigliarvi sulla scelta del calice o della bottiglia.
PREZZI: spesa media intorno ai 25 euro.
La Bandinella
Località Montelattaia, 1, 58036 Roccastrada (Grosseto)
Una vecchia stazione di posta maremmana convertita in trattoria lungo il rettilineo asfaltato che porta da Roccastrada a Braccagni, distante dalla seduzione (e dal caos) delle località balneari circostanti.
E forse proprio per questo autentica in ogni aspetto, dall’ambientazione alla cucina, nei piatti e negli arredi, e ferma come atmosfera agli anni ’70.
In estate si mangia all’ombra di un pergolato arredato con tavoli di legno e sedie di plastica rossa, un po’ sbiadite dal sole: atmosfera non artefatta e molto romantica.
I tortelli maremmani sono magistrali: sfoglia tirata a mano da Nicoletta, proprietaria del locale, insieme alle donne che l’assistono in cucina, e il contorno di pasta del tortello, detto da queste parti “marciapiede”, tipicamente molto largo. I ragù, di manzo, lepre o cinghiale, sono fatti con carni allevate o cacciate tra Tirli e Roccastrada.
Ma il piatto forte del ristorante è il fritto misto. Ordinatelo senza esitare: arriveranno al vostro tavolo vassoi colmi di verdure, patate, pollo, coniglio, agnello e bracioline di vitella. Tutto fritto a dovere: caldo, croccante, non unto e invitante.
Se siete di stomaco capiente provate anche la zuppa inglese.
PREZZI: per una cena completa si spendono 20-25 euro.
Gli Attortellati, ristorante rurale
Strada Provinciale 40 Trappola 39, Grosseto
In Toscana esiste una trattoria a metri zero da molto prima che il discusso “km zero” invadesse i menù dei nostri ristoranti.
Una vera azienda agricola dal nome insuperabile, “Gli attortellati”, che è anche ristorante con tanto di sale affacciate sull’orto, a pochi metri dagli animali e dal frutteto.
Tutto è fatto in casa.
In una sorta di autarchia gastronomica carni, uova, salumi, verdure croccanti e frutta sono gli ingredienti principali di pane, antipasti, paste, arrosti e dolci. I tortelli maremmani, farciti con un impasto morbido di ricotta fresca e bietola selvatica vengono conditi con il sugo di cinta cotto a legna, e le pappardelle con sugo di cinghiale o di lepre. Da non perdere i pici cacio e pepe.
Il menù fisso cambia ogni giorno in base ai desideri dei frequentatori, e non è una trovata di marketing. Le 8 portate vengono decise dal primo cliente che chiama il ristorante per prenotare il tavolo. Gli altri si adeguano.
PREZZI: per quattro antipasti, due primi, un secondo con il contorno, e il dolce si spendono 30 € .
Hostaria da Rosanna
Piazza Milazzo 1, Casal di Pari (Grosseto)
Se dovete spostarvi da Siena a Grosseto spegnete il navigatore e seguite questo consiglio: lasciate la superstrada per raggiungere Casal di Pari, minuscolo borgo sulle colline maremmane di cui apprezzare le doti specie dopo aver provato tortelli e arrosti preparati da Rosanna.
Degno preambolo sono i profumi provenienti dalla cucina al vostro arrivo, seguono le immancabili tagliatelle fatte in casa, spadellate in porzioni gigantesche con ragù da flashback sulla cucina della nonna.
Citazione a parte per l’arrosto misto, quando ci sono non dimenticate di provare gli ottimi fegatelli, e per le patate fritte: c’è chi dice siano le migliori della Toscana.
PREZZI: Antipasti 7 euro, Primi 6 euro, Secondi 7-10 euro.
[Crediti | Immagini: Ivan De Chiara, Andrea Moretti)