Il Mangiabuono a Genova, recensione: la sostanza che sfida la forma

La nostra recensione de Il Mangiabuono di Genova, nota osteria in centro città schietta e verace. Il menu, i prezzi, i pro e i contro.

Il Mangiabuono a Genova, recensione: la sostanza che sfida la forma

Il Mangiabuono di Genova è una piccola trattoria nel cuore della città vecchia assai apprezzata da locals e turisti e divenuta oramai punto di riferimento nella ristorazione zeneize. Merito di una cucina semplice ma di qualità, di una cantina eterogenea che accontenta dall’eno-impallato al risparmioso e dei prezzi contenuti. La nostra recensione.

Less is more, diceva un saggio. Se c’è qualità non servono fronzoli, insomma, purché si compensi in sostanza.

Ecco qui riassunta la filosofia del Mangiabuono, piccola trattoria nel centro storico di Genova che svela già nel nome il proprio manifesto: far mangiare bene. Ma senza spendere un capitale, aggiungeremmo noi, sudditi angariati dalle trattorie over 50 (euro). E come riuscirci, se non, appunto, tagliando tutto ciò che fa lievitare i prezzi, tranne – ovviamente – materie prime di qualità e un* brav* chef ai fornelli?

Ambiente e servizio

mangiabuono-interno

Largo quindi a tovagliato di carta e a stoviglie iper-basiche. E via gli ingredienti blasonati che troverebbero comunque spazio limitato nella scaltra cucina ligure, abilissima nel conferire grazia a prodotti poveri. 

Al minimo anche gli orpelli affabulatori e i salamelecchi, che sottraggono tempo (e fan venir le rughe). Qui gli osti fanno gli osti, e trattandosi di osti genovesi non si può prescindere da quella famigerata ruvidezza che però si ammorbidisce presto, non appena (e se) ci si sintonizza con l’agrodolce registro umoristico locale.
Sospinti dallo sfrondamento del superfluo è sparita pure l’insegna. Ma il Mangiabuono si trova, facilmente (e solo a piedi), in vico Vegetti, proprio all’angolo col caruggio-cardine della movida notturna, l’eterogenea via San Bernardo.

mangiabuono-esterno

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Si va di sottrazione anche sui coperti, così basta un solo cameriere capace e dotato d’ironia, che garantisce speditezza al servizio e battute taglienti. Soltanto una ventina di posti all’interno, nelle due salette semplici e accoglienti (pavimenti in graniglia, piastrelle decorate e lampade retrò) e una manciata all’esterno. Da qui non c’è bisogno di sottrarre alcunché, perché lo scorcio sulla grande bellezza della cinquecentesca piazza San Bernardo è gratis, vivaddìo!
Sulle meraviglie del centro storico si potrebbe dire molto, però non divaghiamo e balziamo, attraverso il portoncino graffittato, a rioccuparci dei nostri affari.

mangiabuono-menu

Cucina genovese schietta e di contenuto, dicevamo. E sì, spoileriamo, l’assenza di forma è compensata da una sostanza di qualità.
Nessun antipasto, salvo le onnipresenti acciughe cantabriche che sdegnamo senza indugi, non aderendo alla moda di rivolgersi a mari lontani quando se ne ha uno generoso a due passi.

Si approda quindi ai primi con dei magistrali ravioli con un tuccu di carne sfliacciata ma consistente, acidità equilibrata e (finalmente!) pronunciati sentori di funghi come da tradizione; calamarata con pomodori e acciughe fresche (queste, sì, locali e infatti ottime); tortellini in brodo (poco liguri, ma assai ben eseguiti – sfoglia sottile, farcia saporita e brodo corroborante) e tagliatelle verdi con un generoso e succoso ragù di lepre.

mangiabuono-ravioli-tocco

mangiabuono-calamarata

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Segue un lussurioso piatto di salsiccia e patate. Nemmeno qui ritroviamo Zena, ma checcefrega: questo immaginifico comfort food del taglialegna può dare grandi gioie, se ben eseguito, e qui lo è. L’entusiasmo è smorzato solo dalla porzione un poco risicata, ma sogneremo comunque a lungo la crosticina sapida delle patate rosolate nel grasso suino.

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Lo stoccafisso con patate, olive e pinoli si scioglie in bocca (signora mia). Il coniglio in umido, anch’esso con pinoli e taggiasche, supera brillantemente l’arduo test della stopposità: succoso, ben sapido, si stacca agevolmente dalle ossa e viene blandito da un cremoso purè di quelli buoni, ma buoni davvero.

mangiabuono-stoccafisso

mangiabuono-coniglio

Solo la cima desta qualche perplessità: tecnicamente ineccepibile, ma priva di quel quid pluris per far breccia nel nostro cuore. E l’insalata russa di contorno, a essere pignoli, sarebbe stata perfetta con qualche grado in più.

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Tutto è fatto in casa, “tranne il pane e il gelato”, viene precisato. Quest’ultimo accompagna una semplice, ma sempre goduriosa, torta al cioccolato. L’aggressività alcolica dello zabaione potrebbe apparire come un difetto, ma fa invece da sapiente contraltare alla burrosità dei Brasadé, le friabili ciambelline dell’Oltrepo’ che lo accompagnano.

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Cantina e conto

La cantina non contempla, purtroppo, proposte sfuse, e dunque obbliga a spendere qualcosa in più. Si affida tuttavia a una selezione curata e per tutte le tasche (dai 16 euro in su) in cui emerge una cernita di piccoli produttori d’Oltralpe, dalla Borgogna alla Champagne.

mangiabuono-conto

Se non bastasse, a richiesta c’è un’ulteriore “carta dei grandi vini” con una ventina di etichette blasonate italiane e francesi: scelta piuttosto inusuale per un trattoria, ma comunque molto apprezzabile perché che offre la facoltà di accompagnare una cucina di qualità con una bevuta di alto livello (ma per uno Chassagne Montrachet o un Barolo Riserva del ‘96 auspichiamo si effettui un upgrade dei calici).

Il conto, bevande escluse, si attesta sui trenta euro, certamente ben spesi.

Opinione

trattorie

Una trattoria molto genovese, nei modi e nei contenuti. Pur non annoverabile tra quelle storiche (è nata “solo” nel 2006), occupa un posto di rilievo nel panorama gastronomico del centro storico, oramai invaso da proposte turistiche. Uno di quei “porti sicuri” e trasversali dove portare il collega straniero o la nonna, ma anche gli amici prima di un ruggente venerdì sera nei caruggi.

PRO

  • Cucina tradizionale ben eseguita e con un buon rapporto qualità-prezzo
  • Possibilità di bere (anche) vini di livello alto
  • Posizione centralissima con dehor

CONTRO

  • Alcuni piatti potrebbero essere migliorati
  • L'assenza di vini sfusi incide sul conto
  • Raggiungibile solo a piedi (ma è il centro storico, bellezza)
VOTO DISSAPORE: 7.5 / 10
Voto utenti
Il Mangiabuono
Il Mangiabuono
Mangiabuono, Vico Vegetti, Genova, GE, Italia