Meno due. 48 ore da Pasqua e, a meno di non volerlo fare in casa, per buona parte degli italiani arriva il momento di cercare l’uovo di cioccolato, complemento indispensabile per i pranzi di questi giorni, specie se in giro ci sono dei bambini.
Mica facile. Ogni anno è la stessa storia: come sceglierlo questo benedetto uovo di Pasqua? Privilegiando cosa? La qualità, il prezzo, la sorpresa?
E’ un mercato da non sottovalutare, tra confezioni fluo, Peppa Pig e stravaganze assortite, nel mese che precede la Pasqua spendiamo circa 350 milioni di euro, il prezzo medio delle uova che pesanotra 180/220 grammi è di 8 € (40 € al chilo).
Per aiutarvi nella scelta last-minute abbiamo approntato una piccola guida che spiega come leggere le etichette e quali marche scegliere in base alle vostre priorità.
CAPIRE L’ETICHETTA
La lista di cose da fare nell’imminenza di Pasqua è lunga, vero, ma soffermarsi un paio di minuti a leggere l’etichetta, compresi i micro caratteri che spesso le aziende nascondono sul retro, ha i suoi vantaggi.
Non è poi uno sport così complicato decrittare le etichette. Valgono alcune regole generali facilmente comprensibili.
Se la percentuale di cacao è più alta, la qualità del cioccolato è maggiore.
Meno sono gli ingredienti più pregiato è il cioccolato. Bene: burro di cacao, zucchero, gli aromi naturali tipo la vaniglia e il latte se è previsto che ci sia. Meno bene: siero di latte, aromi e ovviamente i grassi vegetali. Specie gli oli tropicali come olio di palma o di colza.
Come specificato meglio in seguito il fondente deve avere una percentuale minima di cacao del 43%, di cui burro di cacao per il 26%. Mentre la percentuale minima di cacao nel cioccolato al latte è del 30%.
La dicitura cioccolato comune indica la presenza di cacao in una percentuale inferiore al 25%. In questo caso la minore qualità deve avere una ricaduta sul prezzo.
Tenete sotto controllo la percentuale di zucchero, che nelle uova di Pasqua di qualità modesta è spesso molto elevata.
SE VI INTERESSA IL PREZZO
Il prezzo è la variabile impazzita delle uova di Pasqua.
Secondo i calcoli fatti dalla rivista Il Test paghiamo un uovo di medie dimensioni, tra i 180 e i 220 grammi, circa 8 euro. Il costo per il produttore è formato da: cioccolato –meno di 1 €, sorpresa –circa 30 centesimi e confezione (carta stagnola colorata, oggettistica in plastica, fiocco e cartonato) –1,30 €.
I negozianti aggiungono un ricarico medio di 2,50 €. Valutiamo i costi aggiuntivi, dalla manodopera al marketing e i conti tornano.
Ora però, consideriamo l’uovo Kinder Gran Sorpresa. Dimostra con chiarezza che il prezzo è la vera sorpresa dell’uovo di Pasqua.
Pesa 22o grammi, costa 14/15 euro. E certo, esaminata l’abbondanza di grassi comuni, olio di palma compreso, è difficile credere che il prezzo sia collegato alla qualità degli ingredienti o a una lavorazione particolarmente artigianale. Dipenderà dalle sorprese in genere molto gradite ai bambini (Transformer, Star Wars e Winx)?
Decidete voi. Ma sappiate che bastano 5 € per comprare l’uovo Perugina di Oggy da 150 grammi.
SE VI INTERESSA LA QUALITA’
Coltivate come noi una seria passione per il cioccolato fondente? Trovare ai primi posti degli ingredienti cacao e burro di cacao è un buon segno. Vale il principio che maggiore è la quantità migliore è l’uovo di cioccolato.
Se trovate parole dal significato non immediatamente comprensibile, o comunque vago, sappiate che espressioni tipo fine, finissimo, extra o superiore sono indice di un cioccolato fondente migliore. In questi casi infatti la quantità di cacao e burro di cacao supera il 43%.
Al contrario, preferite la rotonda morbidezza del cioccolato al latte? Se la percentuale di cacao è del 30% e quella del latte almeno del 18% sarà di qualità superiore.
Ci sono poi i criteri di valutazione classici, purtroppo poco utili prima dell’acquisto, a uovo di Pasqua ancora incartato.
Spezzando il cioccolato fondente il crac dev’essere netto e preciso, il profumo intenso e il sapore persistente con note amare ben avvertibili, la scioglievolezza in bocca non ostacolata da nodi o granuli. Parametro quest’ultimo valido anche per il buon cioccolato al latte.
SE VI INTERESSA LA SORPESA
Dopo aver parlato prezzi, etichette e qualità, rotto finalmente l’uovo di cioccolato, bambini o non bambini, vogliamo vedere la sorpresa.
A meno che non si compri un uovo di fattura artigianale, costoso quanto si vuole ma con la possibilità di personalizzare la sorpresa, le scelte dei produttori più noti sono abbastanza prevedibili (che sorpresa è, allora).
Bauli, nella linea di uova Grandi Marche, inserisce accessori di moda come portachiavi e foulard. Le uova di cioccolato per bambini si rifanno ai cartoon. In questo caso dominano incontrastati le uova di Kinder, ma a che prezzi!
E spesso a discapito della qualità, come chiarisce Il Fatto alimentare:
“Sull’etichetta si legge ‘Uovo dolce con sorpresa ricoperto di cioccolato finissimo al latte’. In altre parole si tratta di un guscio bianco preparato con grassi vegetali di mediocre qualità come l’olio di palma, ricoperto da uno strato di cioccolato al latte”.
Oggi comunque, vista la leva di marketing importante, anche la corsa alla sorpresa più coinvolgente per i bambini si presenta affollata. Una concorrenza dagli effetti benefici.
Esistono piccole marche tipo la Walcor, licenziataria di personaggi amati come Spongebob, i caratteri Looney Tunes e altri, che vendono le uova di Pasqua a prezzi più sensati. Altra possibilità: l’uovo Dolci Preziosi di Peppa Pig da 200 g costa 4,50 €.
Va da sé che per i genitori è importante controllare la presenza in etichetta del marchio CE e la destinazione d’uso della sorpresa: ad esempio, se è adatta a un bambino inferiore ai tre anni, se contiene parti staccabili e/o facilmente ingeribili.
N’UOVO JUNIOR DI GUIDO GOBINO
L’uovo di Pasqua ritratto nelle immagini di questa guida si chiama N’uovo junior. Pesa 300 grammi e ci è parso il più bello tra quelli che abbiamo personalmente incrociato in diverse botteghe artigianali italiane. Irresistibile anche nel sapore (ci sia concesso l’ardire) .
Lo ha fatto il cioccolatiere torinese Guido Gobino su progetto di Daniela Cavalcabò, che realizza gioielli nel capoluogo piemontese, con decorazioni fatte a mano.
Gli ingredienti sono cacao, zucchero di canna, burro di cacao. Il cioccolato è extra bitter al 63%, con una miscela dei migliori cacao Gobino.
L’augurio, ovviamente, è che anche il vostro uovo di cioccolato sia questo. Servono però 43,90 €. In caso lo trovate nella bottega di Via Lagrange 1, a Torino, o in quella di Corso Giuseppe Garibaldi 39, a Milano, in questo weekend aperte con orario continuato dalle 10 alle 20.
[Crediti | Link: Il Test, Il Fatto alimentare, immagini: Rossella Neiadin]