Gli scaffali dei supermercati sono ricolmi di delizie sottovalutate, perle autentiche nella loro artificiosità. Nella teutonica cioccolata Ritter Sport c’è un’opulenza ostentata, a partire dalla dimensione, una tavoletta che sembra dire “Eccomi, mi trasferirò scacco dopo scacco sul tuo girovita”.
Il packaging punta molto sul fattore “oscura tentazione”, spingendoci spesso a praticare varchi nella confezione per estrarne uno scacco manovrando con perizia ostetrica, di solito pensando: “No, non posso mangiare tutta questa cioccolata”.
Poi, dato un morso, è come per Alice dentro lo specchio: improvvisamente si diventa enormi, oppure il mattoncino di cioccolato diventa microscopico, oppure –-questo è più probabile-– lo troviamo così stucchevolmente buono che quel misero scacco di peccato appare subito minuscolo. Troppo piccolo!
Avanti un altro. Anzi 8!
Pensate con quale sollievo lo faremo ora che nelle nostre vite indaffarate entra la leggiadria del cioccolato Ritter Sport al gusto Unicorno.
Confezione rosa, tanto tendente al fuxia da fare male agli occhi, con unicorno e arcobaleno tempestati di lustrini sul fronte.
Della ricetta si dice questo: base di cioccolato al latte dolce come solo il cioccolato al latte di Ritter Sport sa essere (praticamente la dolcezza di tutti gli altri cioccolati al latte va a nascondersi), colata di cioccolato bianco più aromi ai frutti di bosco, tra i quali il lampone.
Come le tecniche di marketing insegnano le prime tavolette al gusto Unicorno sono in edizione limitata: circolano soltanto 900 esemplari, che alcuni fortunati possessori hanno subito cercato di rivendere su Ebay.
A caro prezzo.
Superata brillantemente la prova dei social network, dove la tavoletta al gusto Unicorno è stata accolta per quello che è, un vero colpo di ingegno, Ritter Sport potrebbe decidere l’invasione del mercato entro pochi mesi.
Si tiene d’occhio il sito internet per saperlo.
[Crediti | Link: Daily Dot]