Incappo in una grafica di Slow Food che dimostra che una bottiglia d’olio extravergine da un litro non può costare meno di € 12,07.
Così suddivisi: 8 euro per i 9 chili di olive necessari per fare il litro d’olio, 1,36 per la molitura, 1,36 in media per il trasporto, 1,35 per la confezione (curiosa coincidenza: queste tre cose costano uguali).
Suppongo che a tutto questo vada aggiunto il sacrosanto profitto del produttore, ma diciamo che questo è l’ordine di grandezza.
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Una dozzina di euro per una bottiglia d’olio extravergine mi sembra un prezzo del tutto ragionevole. Eppure. Eppure non capisco per quale cacchio di meccanismo mentale nessuno, o almeno pochi, sono disposti a spenderli.
Non mi riferisco a chi al discount cerca disperatamente l’offerta nella speranza di comprare l’extravergine a 3 euro (ce ne sono tanti che abitualmente sugli scaffali viaggiano tra 4 e i 5): no, no, quelli sono impossibili da convincere a spendere quattro volte tanto.
Mi riferisco invece ai clienti di fascia media, magari non gourmet ma che comunque al cibo fanno caso e che tentano di scegliere le cose buone, anche al supermercato.
Clienti che magari senza troppa fatica spendono 15 euro per una bottiglia di vino, che senza problemi comprano il parmigiano a 25 euro al chilo.
Dunque consumatori che non risparmiano al massimo, ma che aprono il portafoglio senza troppe difficoltà.
Eppure, quando si trovano davanti una bottiglia d’olio da 13, 14 euro, la trovano cara. Ma perché?
Voglio dire: quanto dura una bottiglia di vino? Una cena.
Quanto dura una bottiglia di extravergine? In una famiglia normale almeno due, tre settimane.
Diamine, in un pasto casalingo si spendono magari quattro, cinque euro di carne, eppure si fan le pulci per i pochi centesimi dell’olio.
Sull’olio c’è proprio un problema culturale: ci siamo abituati – ci hanno abituato – a pagarlo poco e di lì non ci muoviamo.
Bisogna assolutamente scardinare questa spirale. E io ho un’idea: mettiamoci a regalare olio.
A cena da amici, invece che portare una bottiglia di vino, portiamola d’olio (ancora meglio: due bottiglie, una e una).
Facciamo diventare il regalare olio una tendenza.
E finalmente quando uno andrà a comprarlo da sé non tornerà ad acquistare la rumenta che comprava prima.