Trovare un buon panettone senza glutine al supermercato non è facile, e per un motivo molto semplice: è tutt’altro che scontato trovare un panettone senza glutine al supermercato. Che ci crediate o no, nonostante la psicosi generale da celiachia auto-diagnosticata e immaginaria, sono pochi i marchi della grande distribuzione organizzata che si prendono la magagna di affrontare il re dei lievitati nella sua versione gluten free.
Dissapore, però, ama le sfide (specialmente quelle autoimposte a quanto pare) e ha chiesto a me, la vostra “redattrice del senza glutine”, di girare per supermercati alla ricerca di quei pochi grandi marchi che si dedicano al panettone senza glutine, per una Prova d’assaggio che non sia da celiaci sgamati, quelli che vanno nei negozietti alla ricerca del produttore di nicchia o del proprio panificatore di fiducia, bensì un confronto tra big della GDO che si sono dati al panetùn per allergici e intolleranti al glutine, veri o sedicenti.
La verità è che ho accettato la sfida perché del panettone c’è una cosa che mi piace da sempre: il profumo. Quella fragranza vanigliata e dolcissima, d’arancia candita, che fa venire l’acquolina da lontano. È proprio Natale quando la senti. E mi sono chiesta: chissà se anche i panettoni senza glutine ce l’hanno.
Con un saluto caro ai commessi che al 30 di ottobre si sono sentiti chiedere “Scusi, ma i panettoni senza glutine non ci sono? E quando arrivano?”, vi lascio alla Prova d’assaggio.
Criteri di giudizio e contendenti
Come ho scelto quali panettoni senza glutine includere nella prova d’assaggio? Ho preso le grandi marche reperibili sugli scaffali dei più grossi supermercati, degli ipermercati e dei negozi specializzati. Confesso: dalla GDO mi sarei aspettata un rifornimento maggiore che spesso è venuto a mancare. Ma, anche per i prodotti con glutine, non è facile sapere quale panettone scegliere al supermercato.
Dopodiché ho valutato il miglior panettone senza glutine tra Bauli, Motta, Nutrifree e Galup per:
- Packaging
- Aspetto visivo
- Gusto e taglio
- Somiglianza al prodotto originale
- Erogabilità da Registro del Ministero della Salute
- Prezzo
4. Panettone con uvetta e canditi di Nutrifree
Packaging: Nutrifree ha scelto il packaging bianco per il panettone senza glutine classico; gli altri prodotti della gamma (cioccolato, frutti di bosco) si distinguono per il colore diverso del packaging. Sulla scatola compare il claim “con burro e latte senza lattosio”, a riprova che Nutrifree conosca il problema di reperire prodotti sia senza glutine che senza lattosio.
Aspetto visivo: è molto compatto ed è il più alto di tutti
Gusto e taglio: al taglio conferma la compattezza della vista; è denso e la fetta viene via facilmente, rispetto ad altri, proprio per questa pienezza. Bocciatissime crosta e consistenza: si sbriciola troppo e ha la stessa pasta dei panificati della Nutrifree. È davvero compatto e quasi fastidioso al palato con canditi pressoché impercettibili. Il gusto, tuttavia, è meno industriale di altri competitor.
Somiglianza al prodotto originale: Nutrifree non ha un confronto con le linee tradizionali essendo un’impresa specializzata nel senza glutine.
Erogabilità: Sì
Prezzo: 8,99€
Giudizio finale: Apprezzo il gusto più naturale che dà un barlume di artigianalità, i 600g contro i 400g di tutti gli altri panettoni senza glutine e il profumo mandorlato.
Voto: 5/10
3. Panettone Classico di Bauli
Packaging: predominante il rosa Bauli tipico con fascetta arancione che evidenzia il senza glutine e senza lattosio.
Aspetto visivo: vista poco appagante, sembra bruciato.
Gusto e taglio: al taglio è morbido e anche la fetta si stacca facilmente. I canditi e la crosta sono amari (sembra da bruciato, di nuovo), e la consistenza si rivela gommosa con pasta umida. Restituisce il tipico gusto di brioche industriale.
Somiglianza al prodotto originale: è più gommoso e meno dolce dell’originale Bauli.
Erogabilità: Sì
Prezzo: 9,99€
Giudizio finale: diciamo che da un brand così esperto in materia, qualcosa di più me lo sarei aspettata. Migliorabile, insomma.
Voto: 5,5/10
2. Panettone con uvetta e canditi di Motta
Packaging: oltre al packaging blu e arancio, anche Motta punta sul senza glutine e senza lattosio. In alto, il simbolo per celebrare i cent’anni dell’impresa (1919-2019).
Aspetto visivo: leggermente più alto e lievitato del Bauli, si presenta comunque poco accattivante per la parte superiore molto scura che fa pensare al bruciato.
Gusto e taglio: il taglio è morbido, ma è il panettone senza glutine per cui ho riscontrato più difficoltà nel separare la fetta. L’impasto è più giallastro rispetto a Bauli; la consistenza è pressoché la stessa: briosciata, gommosa e umida all’interno. Buoni i canditi.
Somiglianza al prodotto originale: un po’ come per Bauli, anche qui il problema resta nell’impasto differente rispetto all’originale.
Erogabilità: Sì
Prezzo: 11,90€
Giudizio finale: l’ho preferito al Bauli, di poco. Probabilmente a fare la differenza sono stati davvero i canditi.
Voto: 6/10
1. Gran Galup tradizionale senza glutine di Galup
Packaging: ben realizzato che richiama un po’ il vintage e la cucina di casa, la familiarità. Il Galup è senza glutine, ma contiene latte e burro. Sul fondo della confezione ci sono le indicazioni per un corretto taglio, per la temperatura di servizio e la conservazione una volta aperto. L’apertura è studiata a strappo senza che la scatola si rovini.
Aspetto visivo: tra tutti il più invitante grazie alla copertura con glassa alla nocciola, mandorle e granella di zucchero. Rimane però il più basso.
Gusto e taglio: la consistenza al taglio è la migliore, ovvero morbida e compatta al punto giusto; rende facile estrarre la fetta. L’impasto interno non è troppo soffice e i canditi sono pochi, così come le mandorle sulla copertura. La crosta resta piuttosto dolce per la granella di zucchero, ma c’è una buona gamma di sapori e diverse consistenze.
Somiglianza al prodotto originale: si avvicina al Galup tradizionale con glutine.
Erogabilità: No
Prezzo: 17,90€
Giudizio finale: è quello che ho preferito, ma a fette piccole. Una quantità eccessiva sarebbe stucchevole per la dolcezza davvero spiccata. Il prezzo è di alta gamma e sicuramente mira a un consumatore celiaco con più disponibilità economica e ricerca nel gusto.
Voto: 7/10
Panettone senza glutine 2019: considerazioni
Per queste festività 2019 qualche scelta golosa tra i panettoni senza glutine da supermercato c’è. Tuttavia, se ad acquistare è il celiaco, e non si tratta di un regalo da parte di amici e parenti, anche nel gluten free c’è la tendenza a preferire un panettone artigianale di marche selezionate, imprese più piccole che si occupano solo di panificazione e pasticceria senza glutine.
Da questa prova d’assaggio, sicuramente posso dirvi che il panettone senza glutine perfetto e reperibile nei supermercati ancora non esiste. La strada c’è, ma un po’ in salita. Il vincitore di questa prova d’assaggio, nonché miglior panettone senza glutine è Galup, ma certo il prezzo quasi proibitivo pesa e parecchio su chi non può permetterselo.
Tra le cose da non dire mai a un celiaco (e che personalmente trovo molto irritante) è “Ma adesso siete fortunati le cose si trovano, dieci anni fa invece…”. Ora, va bene che dieci anni fa essere celiaco significava ringraziare ogni qual volta si riuscivano a trovare dei prodotti dedicati, ma oggi la situazione è cambiata. I celiaci in Italia sarebbero 400mila, di cui solo la metà già diagnosticati. La celiachia non è più tra le malattie rare ed è diffusa e conosciuta (insomma, ci stiamo arrivando). Da celiaca, non mi voglio accontentare. E nessuno deve accontentarsi di prodotti senza glutine mediocri, anzi ringraziando che esistano. Per cui, sì grazie imprese che vi cimentate nel gluten free e ci date delle alternative come i panettoni senza glutine, ma non fatelo per marketing. Fatelo per gusto: il nostro.