Dopo anni di panettoni tartufati al retrogusto di vanillina e conservanti, anche gli scaffali dei supermercati si stanno adeguando ed offrono, anno dopo anno, una selezione di novità che cercando di emulare (in qualche caso bene, in altri malino, in molti MALISSIMO) il panettone artigianale, status ambito da molti, come abbiamo potuto vedere quest’anno.
Per questo speciale – per diversi motivi, potete tranquillamente leggerci una nota amaramente ironica – Natale 2020, il nostro articolo di osservazioni del caso sul panettone da GDO potrebbe tranquillamente intitolarsi “Come la grande distribuzione organizzata vede il mondo artigianale, come lo interpreta, come lo traduce per noi comuni mortali”. E ne esce comunque bene, alzando l’asticella dei prezzi.
Perché se prima il valore dell’azienda che produceva il lievitato delle feste era produrne in serie quanti più possibili e ad un prezzo estremamente contenuto, ora il trend sembra essersi spostato all’opposto: innovare quanto più possibile, ricercando combinazioni insolite che ricordino l’artigianalità, premere sulla personalizzazione del prodotto, sulla valorizzazione della filiera. Insomma: ricordare un panettone artigianale, ma quello vero (beh oddio, andiamoci piano: a volte nemmeno più noi lo riconosciamo) da pasticceria.
Vediamo cosa ci ha riservato la GDO quest’anno: gastrofissati del candito da agrume del giardino accanto a metro zero, non fatevi venire troppi colpi al cuore.
Barattolino gelato al gusto panettone
Variazione sul tema in fatto di consistenze: Sammontana esce con uno speciale “barattolino” gelato, formato iconico suo marchio di fabbrica, declinandolo sul versante panettone. La linea si chiama Spirito Natalizio, per chi vuole provare l’ebbrezza di sentirsi un po’ a Natale per ogni giorno di dicembre: la crema gelato ha in sé uvetta e pezzetti di panettone, che però non vogliamo immaginare in che stato materiale possano ritrovarsi dopo ore e giorni nel freezer di casa. Attendiamo di conoscere i consigli per la degustazione.
Il Panettone Gelato di Ard discount
Subito dopo il barattolino al panettone. Intendiamoci, gli appassionati da parecchio mangiano badilate di gelato con panettone, con risultati discontinui tra il guilty pleasure puro ed il mappazzone immangiabile: dipende dal panettone, dipende dal gelato. C’è qualcuno però che ha pensato di ridurvi ancor più la fatica di prendere panettone e vaschetta separatamente ed ha messo in commercio il panettone ripieno di gelato: una sorta di zuccotto semifreddo insomma. A proporlo ci pensa Ard discount, panettone ripieno di gelato cacao e nocciola, bagna all’arancia e ricoperto di cioccolato, a brand Terre&Tesori.
Vi ricorda uno zuccotto, classico semifreddo con savoiardi, tipico della tradizione italiana? Forse lo è, con impasto del panettone.
Panettone TUOBauli: cioè Bauli che fa il panettone artigianale
Ne abbiamo parlato in abbondanza in questo pezzo e la novità persiste: oltre la personalizzazione del prodotto, la vera novità del Natale è che Bauli – azienda dolciaria che fattura 485 milioni di euro! – ha deciso di aggredire il mercato dell’artigianale (già di per sé saturo, diciamolo), proponendo un panettone senza conservanti e con una lista ingredienti di tutto rispetto. Si può comporre dal sito apposito, prezzo di cartello: 35 euro, spedizione compresa, strizzando decisamente l’occhio a quelli “di pasticceria”.
Questo panettone, ovviamente, non lo troverete al supermercato. In fondo..è artigianale!
I panettoni di Giovanni Cova & C. dedicati alla storia dell’arte
Panettone e storia dell’arte: ci pensano i mitici di Giovanni Cova & C. a proporli. La linea si chiama Raffaello e – almeno a quanto ci risulta – la novità è esclusivamente nel packaging: gli amanti del Rinascimento ameranno parecchio l’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Pinacoteca Ambrosiana e la Pinacoteca di Brera, anche in occasione al cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio. Oltre un opuscolo illustrato nella confezione, troverete dei coupon per un valore complessivo di 30 euro per visitare le pinacoteche partner, quando si potrà fare.
Galup e il “panettone di filiera”
Il nome completo, dal sito ufficiale, risulta essere Panettone di filiera Gran Galup: in poche parole, la novità del Natale 2020 sarà un panettone che punterà a valorizzare la filiera corta e italiana. Si menzionano, sempre dal sito, latte e burro certificati Inalpi, farina italiana, nocciole piemontesi e mandorla d’Avola. La storica azienda piemontese ci tiene a specificare che il panettone sarà disponibile presso le GDO nel classico formato da 1 kg; al momento sul web il prezzo che compare è di circa 27,00 euro.
Pan & Ton: caro Callipo, c’è del marketing mio caro
Si chiama Pan&Ton ma – sorpresa! – non ha la forma di un panettone. Tra le varie novità di Callipo, l’azienda calabrese impegnata nella produzione di prodotti ittici in conserva di qualità medio-alta troviamo una linea di lievitati natalizi. Ci sono anche panettoni più tradizionali – di forma e contenuto – e poi c’è lui, Pan & Ton: un bauletto preparato con ricetta di Attilio Servi, accompagnato da due barattolini di creme di tonno, al naturale e piccante. Una sorta di panettone gastronomico senza averne la forma, insomma: e si chiama Pan & Ton. Se non è marketing questo. Disponibile sullo shop online Callipo a circa 18.00 euro.
Panettoni regionali: esiste il Tradizionale Siciliano, do you know?
Con buona pace dei molti, anche dei nostri lettori, che si lamentano di questa “deriva” verso Sud del panettone, è spuntato fuori il panettone siciliano. Ce ne sono diversi in giro e la cosa più autenticamente siciliana al loro interno pare siano i canditi, ottenuti da agrumi di Sicilia e canditi artigianalmente. Sicuramente troverete in giro i panettoni dell’azienda Di Stefano, dalla profonda provincia di Agrigento; se proprio siete curiosi,c’è il loro shop online (spoiler: ho provato il “Tradizionale Siciliano” ed è molto buono per il prezzo proposto, circa 16 euro/700 grammi.)
I “Senza”
Finalmente, dirà qualcuno che – giustamente – per diverse intolleranze oppure allergie non può godere dei panettoni classici. Quest’anno sono diverse le proposte Senza Glutine e Senza Lattosio che girano tra gli scaffali, a partire da quelle dei private label come Lidl, ma è Bauli che la fa da padrone anche in questo caso. Oltre i doverosi senza glutine e senza lattosio (non li ho trovati in combo), la lista dei Senza continua con i Senza Canditi, Senza uvetta, Senza uvetta e canditi (…). In quest’anno nefasto, più del solito, si potranno soddisfare le proprie necessità.
Panettoni Tuttigusti+1
Sicuramente è da anni che facciamo i conti con i panettoni dai gusti più disparati, anche sullo scaffale. Si parte dalla prestigiosa Fiasconaro, che propone un gusto dai sentori freschi come rosa e fico d’India; ma anche l’azienda Balocco ci mette il carico da novanta presentando il panettone ai 5 cereali (farro, frumento, avena, segale ed orzo), cioccolato e mirtilli e Dolcemora, con more e ganache di cioccolato.