Pandoro: Prova d’assaggio 2015

Pandoro: Prova d’assaggio 2015

Quando arriva, arriva. C’è poco da fare, cari i miei Grinch che “io il Natale lo odio”: ci siamo anche quest’anno.

Urge raccogliere le truppe dissaporiane che per l’occasione si trasformano in piccoli aiutanti di Babbo Natale e vi danno una mano per districarvi nel labirinto dello scaffale -ONI (torroni-panettoni-salmoni) del supermercato.

Questa settimana la Prova d’assaggio indaga nel dolce regno del pandoro, per scovare il migliore tra 5 prodotti da supermercato. Con una lenta e spietata marcia di avvicinamento alle feste faremo il lavoro sporco da mandibola e vi aiuteremo a non essere sopraffatti dal din-don-dan natalizio in fase spesa.

Premessa: il pandoro suscita in noi una risposta pavloviana di salivazione da burro. E noi, da buoni Indiana Jones della grande distribuzione, siamo andati alla sua caccia (del pandoro, e anche del burro ovviamente).

CONTENDENTI

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Paluani – Il Pandoro di Verona
Maina – Il Pandoro
Tre Marie – Il Pandoro
Bauli – Il Pandoro di Verona
Melegatti – Pandoro

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Il test è stato svolto alla cieca.

CRITERI

Aspetto visivo
Consistenza
Sapore

melegatti, pandoro, prova d'assaggio

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#5 MELEGATTI

Confezione da 1000 grammi, ingredienti: Farina di frumento, uova fresche, burro, zucchero, lievito naturale (frumento), emulsionante: mono- e digliceridi degli acidi grassi di origine vegetale, sciroppo di glucosio-fruttosio, latte scremato in polvere, sale, burro di cacao, aromi. Bustina di zucchero vanigliato impalpabile (zucchero, amido di frumento, vanillina). Può contenere tracce di frutta a guscio e soia.

Giudizio: un pandoro senza arte, né parte. Bocciati sia consistenza che sapore (anche ove non pervenuto).
Packaging: classica scatola di cartone trapezoidale, total blue con profilo dorato. Va bene la tradizione, ma si potrebbe anche pensare di dare un tocco di brio in più. Tipo il faccione di Valerio Scanu? No, allora mi tengo il vecchio e caro minimal.
Aspetto visivo: pasta compatta e dal colore giallo vivo. Crosta marroncina e lucida
Consistenza: mastica, mastica e rimastica, poi se sei capace prova a mandarlo giù. Insomma, consistenza troppo asciutta e stopposa
Sapore: chi? Cosa? Non c’ero. Forse ero distratta. Sapore scialbo, inconsistente e non perché non ne abbia (di gusto), ma non somiglia molto al concetto di pandoro classico che vi aspettate. Fondo troppo bruciacchiato e amarognolo. Non ci siamo.
Prezzo: € 3,99 (cadauno e al kg)
In breve: se siete stati buoni, Babbo Natale ve lo risparmierà.
VOTO: 4

Bauli, pandoro, prova d'assaggio

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#4 BAULI

Confezione da 1000 grammi, ingredienti: Farina di grano tenero tipo “0”, Zucchero, Uova fresche, Burro, Lievito naturale (glutine), Emulsionanti: Mono- e digliceridi degli acidi grassi, Latte scremato in polvere, Sale, Burro di cacao, Aromi. Bustina di zucchero: Zucchero impalpabile, Amido di frumento, Aromi. Può contenere tracce di frutta a guscio e soia.

– Giudizio: non convincente, pur non essendo sgradevole risulta un pandoro con poca personalità
– Packaging: cartone a cono tronco. Ci hanno trapanato per anni col “dove c’è Barilla c’è casa”: con me ci sono proprio riusciti, nel senso che poi resto a casa mia e mangio quello che mi pare, ma sul packaging nulla da dire. Questo è la scatola di pandoro che fa festa. Lo so, sono una romanticona…
– Aspetto visivo: pasta con diversi alveoli, leggermente più giallo rispetto agli altri
– Consistenza: buona, non troppo stopposa
– Sapore: non troppo deciso, senza grandi exploit, diciamo “timido”
– Prezzo: € 4,90 (cadauno e al kg)
– In breve: miss you, burro
– VOTO: 5

Maina, pandoro, prova d'assaggio

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#3 MAINA

Confezione da 1000 grammi, ingredienti: Farina di grano tenero tipo “0”, Uova fresche, Burro, Zucchero, Latte intero fresco pastorizzato 4%, Lievito naturale (contiene frumento), Fruttosio, Emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi (di origine vegetale), Burro di cacao, Sale, Aromi. Ingredienti in bustina: Zucchero, Amido di frumento, Aromi. Può contenere tracce di frutta a guscio (nocciole e mandorle) e soia.

– Giudizio: non spiacevole, ma nemmeno da sufficienza. Resta lì, nel limbo dei pandori rimandati a settembre (o al prossimo Natale, va beh ci siamo capiti, no?)
– Packaging: scatola in cartone con packaging non particolarmente attraente, scialbo
– Aspetto visivo: pasta di un giallino piuttosto palliduccio, piuttosto lucido sulla crosta (e anche un po’ appiccicoso al tatto)
– Consistenza: umido e un po’ “ingolfante”
– Sapore: dolce, ricorda le merendine industriali un po’ stoppose e non particolarmente intriganti. Anche stavolta il sapore del burro non pervenuto
– Prezzo: € 5,98 (cadauno e al kg)
– In breve: si va bene tutto, ma il mio burro dove sta?
– VOTO: 5+

prova d'assaggio, pandoro, Tre Marie

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#2 TRE MARIE

Confezione da 1000 grammi, ingredienti: farina di frumento, burro 20%, uova fresche 20%, zucchero, lievito naturale (frumento), emulsionante: mono- e digliceridi degli acidi grassi, latte fresco intero pastorizzato, burro di cacao, sale, aromi. Può contenere tracce di soia e frutta a guscio. Zucchero a velo in bustina: zucchero, amido di frumento, aromi.

– Giudizio: buono, convincente (era ora)
– Packaging: scatola in cartone con grafica che si gioca tutto sulla milanesità citando il Duomo. Ci riesce, è patinata ed elegante
– Aspetto visivo: pasta leggermente più marroncina degli altri
– Consistenza: lieve, non stopposo
– Sapore: pieno, decisamente più corposo dei concorrenti precedenti. Si sente il burro e la “crosta” leggermente bruciacchiata regala qualche nota meno dolce
– Prezzo: € 12,90 (cadauno e al kg)
– In breve: c’è ancora speranza in un pandoro che sappia di burro
– VOTO: 6+

Paluani, prova d'assaggio, pandoro

Paluani, pandoro, prova d'assaggio

#1 PALUANI

Confezione da 1000 grammi, ingredienti: farina di frumento, zucchero, burro, uova fresche, latte fresco intero pastorizzato 6,3%, lievito naturale 5% (frumento), emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi di origine vegetale, burro di caco, sale, aromi. Ingredienti della bustina di zucchero: zucchero, amido di frumento, aromi. Può contenere tracce di frutta secca a guscio e soia.

– Giudizio: il più burroso tra i pandori del supermercato.
– Packaging: scatola in cartone con grafica natalizia e pandoro tagliato al laser da uno scienziato svizzero con la mania della trigonometria
– Aspetto visivo: pasta gialla e piuttosto asciutta
– Consistenza: compatto ma senza ingolfare, asciutto ma senza asciugare
– Sapore: più di tutto si sente il burro, che rende l’assaggio piacevole e godurioso. Anche nel boccone con annessa la “crosta” non si perde quel tono dolce e mai stucchevole. Buono.
– Prezzo: € 5,90 (cadauno e al kg)
– In breve: Burro trovato: missione compiuta
– VOTO: 6 1/2

COSE IMPARATE DA QUESTA PROVA D’ASSAGGIO

prova d'assaggio, pandoro

Oggi abbiamo imparato che una buona, sana, sacrosanta bevanda calda aiuta a ingerire 5 pandori diversi senza sentire la paura, e citando non a caso il primo inimitabile Vacanze di Natale “scioglie il mantecato de’ mamma”, e vale pure per il pandoro.

Altrimenti, ve lo dico, è dura.

Abbiamo scoperto che gli ingredienti delle diverse aziende produttrici sono sempre gli stessi, compreso della parolina magica (aromi) che c’è persino tra gli ingredienti dello zucchero a velo. Bisogna farsene una ragione, oppure attuare il piano B e scegliere i prodotti artigianali (ma comunque verificare anche in quel caso).

Abbiamo imparato che, anche se a prima vista non ci sono grandi differenze, si capiscono molte cose anche solo spezzando la fetta di pandoro con le mani: l’appiccicoso di solito sarà bagnaticcio e stopposo, ma pure quello troppo duro sarà stopposo. In medio stat virtus.