2019: l’anno zero delle multinazionali dolciarie. Dopo il confronto tra Crema Pan di Stelle e Nutella è il momento di assaggiare i Nutella Biscuits e metterli a paragone con i buoni vecchi Baiocchi. O meglio, dopo la caduta delle grandi narrazioni del post-modernismo, non crediamo nemmeno più che Ferrero sia quella della Nutella e Mulino Bianco (aka Barilla) quella dei biscotti.
Premessa: solide certezze dello scaffale, le due big dell’agroalimentare italiano si sono messe in testa di rosicchiarsi a vicenda i rispettivi mercati. Barilla se n’è uscita a gennaio con la Crema Pan di Stelle, unico “nutelloide” in grado di competere con LA Nutella, vuoi per questioni di distribuzione vuoi per economia di scala, e oggi, 4 novembre, i Nutella Biscuits sono entrati nei supermercati di tutti gli italiani, dalla grande esse di Esselunga al minimarket di Pina, che non spolvera ma ci toglie il grasso del prosciutto.
Dai piani alti di Ferrero, la dolciaria di Alba dei Tic Tac e delle merendine Kinder, dell’Estathé e dei Rocher, le intenzioni sono chiare: si aspettano che i Nutella Biscuits diventino “il biscotto più venduto d’Italia“. Non so voi come la vedete, ma per me dalle parti di Cuneo non scherzano per niente. Per il lancio del prodotto hanno fatto fare la fila a migliaia di Italiani in piazza Gae Aulienti, a Milano, per una settimana intera, raccogliendo le loro preziose opinioni in cambio di assaggi in anteprima.
Ora, non staremo a puntare il dito su chi ha iniziato per primo..non è vero, vi raccontammo quasi un anno fa che Barilla ha lanciato la crema che porta lo stesso nome dei Pan di Stelle dopo aver appreso che Ferrero era pronta a invadere il mercato dei biscotti dominato da Mulino Bianco e Pavesi (entrambi marchi Barilla) con i Nutella biscuits, ovvero biscotti farciti di Nutella.
E anche questa volta mettiamo il dito nella piaga, nella cioccolatosissima piaga, dedicando una delle nostre Prove d’Assaggio ai Nutella Biscuits che, guarda i casi della vita, somigliano così tanto ai celebri Baiocchi, marchio di fabbrica Barilla. Eccoli, uno contro l’altro.
Nutella Biscuits
Ingredienti: crema alle nocciole e al cacao 4o% (zucchero, olio di palma, nocciole 13%, latte scremato in polvere 8,7%, cacao magro 7,4%, emulsionanti: lecitine (soia), vanillina) farina di frumento (32%), grassi vegetali (palma, palmisto), zucchero di canna (9%), lattosio, crusca di frumento, latte intero in polvere, estratto di polvere di malto d’orzo e mais, miele, agenti lievitanti (difosfato disodico, carbonato acido di ammonio, carbonato acido di sodio), cacao magro, sale, amido di frumento, farina di orzo maltato, emulsionanti: leciticine (soia), vanillina.
Prezzo: 2,99 €, confezione da 304 gr.
Il naso è dominato dalla regina spalmabile più famosa al mondo, in olfazione diretta (insomma prima di addentarlo) non c’è alcuna percezione di tostati provenienti dal biscotto che invece si palesano timidamente durante la masticazione.
Il morso è super croccante, il ripieno generoso, il finale (dolce) è ammansito dalla salinità. La consistenza non tradisce le aspettative, un tiro alla fune frangrante-cremoso in cui Lei domina la scena. Rendo l’idea? Un cucchiaio di Nutella con un biscotto croccante attorno: un goal a porta vuota.
Baiocchi
Ingredienti: biscotto: farina di frumento, zucchero, olio di girasole, uova fresche, latte scremato in polvere, latte fresco pastorizzato, agenti lievitanti (carbonato acido di ammonio, carbonato acido di sodio, tartrato monopotassico), sale, amido di frumento, aroma. Crema alla nocciola e cacao 26,5%: zucchero, grassi e oli vegetali (karité, cocco, cacao), nocciole 6,4%, sul prodotto finito, cacao 2,7% sul prodotto finito, latte scremato in polvere, amido di frumento, aroma.
Prezzo: 2,40, confezione da 250 gr
Dimensioni più contenute per il Baiocco, pensato per essere azzannato in un solo morso. L’aroma è dominato da sentori di nocciola. Il morso è croccante, in retrolfazione sussurra un tostato appena accennato, un generico “note di pasticceria” (un mix di vanillina e limone per intenderci) a fare da contrappunto aromatico al ripieno, più scarso e quasi solido rispetto al cugino di casa Ferrero.
Il confronto
So cosa state pensando, come si possono confrontare mele e pere? In realtà i due prodotti sono concettualmente simili: stessa fascia di prezzo, entrambi ripieni, entrambi farciti con una “crema di nocciole e cacao”, entrambi sullo stesso scaffale del supermercato. La siura che alle 9 di lunedì mattina aveva già svuotato lo scaffale del supermercato (pressoché vuoto, nella mia esperienza odierna) a caccia del Nutella-biscotto è probabilmente la stessa che ogni tanto acquista il Baiocco.
O forse no, perché in effetti i due dischetti farciti sono parecchio diversi, in un caso è come intingere il biscotto nel vasetto della Nutella (e, incredibile, non a tutti piace cotanta intensità aromatica e gustativa), nell’altro si tratta più di un sussurro sensoriale, un velo di crema alla nocciola tra due biscotti. Ed è proprio sulla consistenza (e quantità, ça va sans dire) di quel velo che a mio avviso la partita in casa Mulino Bianco è stata persa. Scarso e solito è incapace di creare quel movimento in bocca, quell’avvicendarsi croccante-cremoso che il Nutella-biscotto ostenta con sicumera.
Cari signori del Bianco Mulino, mò sò c…reme vostra!
Resta un dubbio, a proposito dei Nutella Biscuits: al netto della sfida vinta, dalle parti di Alba sono certi che un biscotto così goloso possa diventare “il più venduto d’Italia?” Voglio dire, voi vi svegliereste tutte le mattine con una simile colazione o preferireste, nella quotidianità, 4 o 5 Galletti? I Nutella Biscuits rappresentano sicuramente un prodotto riuscito, ma sarà quello giusto per affrontare di punta il mercato dei biscotti?