Cominciamo col dire che “Non tutti i libri di enogastronomia sono bei libri”. Ma come? Ma in che senso? Impossibile! Eppure è così. L’editoria gastronomica è molto prolifica e punteggiata soprattutto di ricettari: più ricette di quelle che tutta la popolazione mondiale riuscirebbe mai a replicare, corredate di foto carine, con procedimenti non sempre esaustivi. Per questo, anche per il Natale che viene, vi riproponiamo una piccola selezione di libri enogastronomici da regalare a chi è interessato al mondo del cibo, degli spirits e del vino.
Con un approccio a 360°, che per noi è necessario: quindi anche riflessivo, politico, sociale, agricolo. La nostra selezione cerca di tenere in conto, tra le uscite degli ultimi sei mesi, tutte le categorie e di puntare sempre al piacere della lettura, e del regalo, che sia a voi o a qualcun altro. Volendo ci sono anche le edizioni passate da consultare: i migliori libri da regalare a Natale 2021 , quelli da leggere per l’estate 2022, i libri di gastronomia immortali per farsi una cultura sul cibo oppure i libri da leggere se volete scrivere di cibo.
Scarti d’Italia 2
Come suggerisce il titolo, questo libro segue a un primo volume dal nome “Scarti d’Italia” dove i due autori, Valentina Raffaelli e Luca Boscardin alle illustrazioni hanno scritto una sorta di mappa degli scarti di carne e pesce, accompagnati dai loro usi regionali, sparsi per l’Italia. Lo stesso discorso arriva con questo nuovo libro che affronta il tema vegetale. Gli ortaggi sono distribuiti in varie categorie, vengono scovati nei mercati, si confrontano i nomi di zona in zona, e poi ci sono le ricette locali che ne hanno messo in luce sapori, vizi e virtù.
Capitalismo Carnivoro
Francesca Grazioli arriva direttamente alla pancia del lettore e della lettrice con un libro che è la Cowspiracy all’italiana, ma con molta più accuratezza. Si parla di carne e di sistema, si riflette, senza troppi preconcetti, sugli utilizzi della carne nel mondo, sulle sue declinazioni nella società ma anche sui sistemi economici all’interno della quale la diffusione e la vendita della carne diventano strumento di potere e di controllo degli appetiti. Dai grandi allevamenti asiatici, fino alla carne sintetica, il libro segue un impianto riflessivo che usa i dati per indagare gli aspetti antropologici legati al cibo.
La civiltà del cibo
In un piccolo volume (son 200 pagine) Florent Quellier mette insieme una storia culturale dell’alimentazione in età moderna, che comincia con la fine del XV secolo e arriva fino agli inizi del XIX, con un’ampia estensione geografica che comprende rituali, utilizzi e tipologie di alimentazione a seconda del momento storico e del ceto. Si arriva fino ai giorni nostri, al mito dei ristoranti, ai ricettari, e da un “discorso gastronomico” completamente diverso.
Dietro Le stelle
Valerio Massimo Visintin torna in libreria con un testo che nulla ha a che fare con il più mansueto “Cosa c’è dietro le stelle?” di Jostein Gaarder. Anzi il piccolo libro si apre con una riflessione sul fatto che i ristoranti sono ovunque e stanno atrofizzando la nostra capacità di ragionare (ne abbiamo parlato qui). Dalle stelle Michelin alla critica gastronomica, agli influencer alle regalie, il lavoro degli uffici stampa, il divismo degli chef e molto altro ancora: tutto converge nel linguaggio e nello storytelling visintiniano (coniamo qui per gioia di lettore) per raccontare alcune storture del sistema gastronomico senza troppi filtri.
Coquus
Quello che vi capiterà di avere tra le mani sarà un librone che va sorretto da entrambe le braccia. Nelle 600 pagine di Coquus Beniamino Vignola, introdotto da Massimo Montanari, raccoglie più di 1000 ricette in un’antologia (senza foto!) che copre 500 anni di cucina italiana. Ogni ricetta è stata presa da un ricettario, più o meno antico, e trascritta con il nome del suo autore. Le ricette sono poi divise in capitoli, come salse, piatti di carne e minestre. Un libro enciclopedico dove compaiono ricette abbandonate o eterne.
Rum e altri distillati di canna da zucchero
In questo bellissimo libro, anche per formato e illustrazioni, Cyrille Mald, uno dei maggiori esperti mondiali sul tema, ci porta alla scoperta del rum in tutte le sue numerose e intriganti declinazioni. Suo anche il libro della stessa collana sui whisky (questo qui per intenderci) il testo che citiamo sul rum ha un approccio simile: viaggia nelle distillerie più significative dei paesi produttori, utilizza cartine per fare un vero atlante della bevanda e poi propone e descrive le 450 sfumature di aromi scientificamente identificate, raggruppate in 12 famiglie.
The Mexican Vegetarian Cookbook
Tra i numerosi e poderosi cookbook di Phaidon, questa è una delle uscite più recenti che sembra abbastanza imperdibile. Si tratta di una raccolta di ricette che esplorano il cibo delle cucine domestiche del Messico, con opzioni vegane, per intolleranti al glutine e al lattosio. I cuochi casalinghi potranno scoprire deliziosi piatti tradizionali e moderni a base di mais, fagioli, spezie e l’incredibile abbondanza di frutta, verdura, legumi, semi e fiori commestibili coltivati in tutto il Messico, poiché la cucina messicana vegetariana è profondamente presente nell’alimentazione di tutti i giorni. Basta saperlo.
L’olfattivo
Un lavoro durato anni porta l’autrice, Elena Mancioppi, a firmare un libro che studia l’olfatto dal punto di vista dell’estetica sociale, dunque con un approccio filosofico e un impianto approfondito. Si tratta di un saggio (quasi 250 pagine) in cui l’autrice indaga le relazioni estetiche tra olfatto e cibo mettendone in luce le implicazioni cognitive, etiche e morali, intrecciando autori classici e ricerche contemporanee, esempi e teoria.
La stagione vegetale
Myriam Sabolla (con le foto di Andrea Di Lorenzo) ha costruito un poderoso ricettario vegetale, fatto di piatti semplici che seguono in modo scrupoloso la stagionalità. Ogni stagione è anticipata da un calendario dei menu di tutti i giorni, da seguire per esempio per l’organizzazione familiare (ma non è un imperativo), da consigli per la spesa e per la dispensa. Un approccio molto informale e rassicurante per avvicinarsi, ingrediente dopo ingrediente, alla cucina vegetale domestica.
Le strade del vino di Francia
Gli autori Adrien Grant Smith Bianchi, Charlie Garros e Jules Gaubert-Turpin tornano in libreria con 200 pagine di mappe, viaggi, illustrazioni e consigli dedicati al vino francese. Questa volta è proprio la Francia il focus del tomo edito da Slow Food con il racconto di 15 vitigni diversi. All’interno del libro, c’è il dettaglio delle denominazioni di origine, la descrizione dei vitigni e i consigli di degustazione.
Il libro dei cocktail
Scritto dal bartender parigino Florian Thireau, questo libro spiega il mondo dei cocktail e della mixology anche a chi è alle prime armi. Edito da Slow Food, comprende 60 ricette di drink, anche i grandi classici, accompagnati da suggerimenti per bere, acquistare le materie prime, e trovare un proprio approccio, sia tecnico ma anche artistico (bellissime le illustrazioni) al mondo dei drink.
Ricette dal mondo di Tolkien
Per i vostri amici appassionati di fantasy, un viaggio divertente fra le ricette della Terra di Mezzo, proprio ora che Amazon Prime ne ha riproposto alcuni dei personaggi nella serie “Gli anelli del potere”. Il libro, firmato da Robert Tuesley Anderson, comprende 75 ricette diverse che si ispirano ai libri e ai personaggi di Tolkien. Ottimo per il clima natalizio.
Ballymaloe desserts
Non potevo chiudere questa rassegna senza includere nemmeno un libro di pasticceria. Anche perché i libri di pasticceria piacciono a tutti, anche a quelli che i dolci non li cucinano. Ecco quindi che mi riaffido di nuovo a Phaidon per Ballymaloe Desserts, un libro che raccoglie le ricette di JR Ryall, pastry chef di Ballymaloe House. Nella contea di Cork, in Irlanda, Ballymaloe è considerato il luogo di nascita della moderna cucina irlandese. Qui i visitatori vengono accolti con un assortimento giornaliero di delizie ispirate alla stagione, trasportate nella sala da pranzo su un carrello da dessert d’epoca. In tutto 130 ricette, ridisegnate per la pasticceria casalinga, da divorare con gli occhi (in inglese).