Il fermento natalizio si accinge a crescere in modo esponenziale (così come la voglia parallela e contraria di ritirarsi in solitudine a sgranocchiare torrone). Lo spirito natalizio bolle come il brodo dei cappelletti, pronto a esalare i suoi effluvi e a contagiare perfino i più cinici.
Tocca ammetterlo: il Grinch che abita in ognuno di noi fatica a sopravvivere, soffocato da bollicine, canditi e cioccolata.
Se le carole infuriano e i lumini si accendono una visita ai mercatini natalizi diventa tappa irrinunciabile dell’avvento.
Abbiamo detto che in Italia ce ne sono tanti, e pure belli. Ma per chi non s’accontenta, per i globetrotter a caccia di ghirlande e biscotti allo zenzero, dopo i mercatini di Natale italiani tocca ai migliori sparsi in giro per l’Europa.
Sono tutti a Nord della Pianura Padana, siete avvisati: maglioni con le renne e sciarpe a righe rosse e verdi sono d’obbligo.
Pace all’anima del Grinch, dunque, che si unisce a quella di Scrooge e che dovrà rassegnarsi a pandoro e panettone.
SALISBURGO – AUSTRIA fino al 26 dicembre
Siamo nella città di Mozart (e le palline al cioccolato con la sua effigie – ascoltate me, evitatele come la peste). Una città a misura d’uomo, elegante e civettuola, ancor di più se è Natale.
Il mercato principale è allestito in Residenz Platz, vicino al Duomo, ma prosegue tra viuzze acciottolate, giocattoli di legno, candele, cioccolata calda, krapfen e vin brulé.
Non fatevi scoraggiare dalla salita verso la Hohen Salzburg: vedere la città illuminata dall’alto è uno dei motivi per cui vale la pena partire. E poi, dentro la fortezza di Hohen Salzburg il mercatino continua, fino al 20 dicembre.
Non andate via senza: aver fatto una gita al castello di Hellbrun, una piccola Versailles trasformata anch’essa in mercatino fino al 24 dicembre. I bambini possono salire su una slitta trainata da renne vere, l’artigianato è di qualità e la neve rende tutto, bè, a prova di Grinch.
ZURIGO – SVIZZERA fino al 24 dicembre
Quando si dice pensare in grande. A Zurigo pare che dietro all’organizzazione del mercatino ci sia lo spirito del Natale Presente, quello grosso e ridanciano che tiene Scrooge sul palmo e il Grinch se lo pappa per colazione.
Il mercatino (-ino mica tanto, trattasi del mercato coperto più grande d’Europa) si tiene nella hall della stazione centrale e a vegliare sui 150 stand c’è lo sguardo dell’Angelo Custode, una gigantesca scultura sospesa dell’artista Niki de Saint Phalle.
Non andate via senza: aver fotografato l’enorme albero di Natale, decorato con più di 7000 gioielli Swarovski. Vi avevo avvisati: fan del minimalismo, vade retro.
STRASBURGO – FRANCIA fino al 31 dicembre
Il mercatino di Strasburgo è il più antico di Francia. Si dice che sia nato nel 1570 e qui con la tradizione non si scherza: pare proprio che nei dintorni abbia avuto origine la tradizione dell’albero di Natale. Mica bazzecole.
E bazzecole non sono certo i 300 chalet all’ombra della cattedrale, così come la bellissima Place Gutemberg, che accoglie i prodotti del paese ospite.
Vera meraviglia gli addobbi e le luminarie sotto cui passeggiare mordicchiando i bredle, biscotti speziati così burrosi da procurarsi il blocco delle arterie al solo guardarli.
Non andate via senza: aver assaggiato il choucroute, piatto regionale a base di salsiccia, carne di maiale e crauti.
NORIMBERGA– GERMANIA fino al 24 dicembre
In Germania è lui la star: contende il primato di mercatino più antico del mondo a Dresda e a Strasburgo e ogni anno attira 2 milioni di visitatori.
Tradizione vuole che il mercatino venga inaugurato il venerdì che precede la prima domenica di avvento con il discorso dell’angelo che si affaccia dalla Frauenkirche, la cui sagoma gotica fa da sfondo alle bancarelle.
Non andate via senza: aver messo in valigia le salsicce di Norimberga e il panpepato. Al controllo aeroportuale dei bagagli fate un bel sorriso e offrite un biscotto.
DRESDA – GERMANIA fino al 24 dicembre
È tra i contendenti del primato di mercatino più antico al mondo, c’è chi dice che risalga al 1434. Il nome arriva dallo Striezel, conosciuto anche come Stollen, un pane natalizio fatto con strutto, frutta secca e canditi.
Non è un caso che il mercatino venga inaugurato proprio dal taglio di una fetta da uno Stollen gigante, portato in processione verso la città barocca.
E a far da spalla allo stollen c’è sempre il Pflaumentoffel, un omino portafortuna di prugne che i bimbi adorano. Post Scriptum: Dresda è bellissima.
Non andate via senza: aver fatto una foto davanti alla piramide di luci che si pavoneggia nella piazza principale con i suoi 14, 62 metri di altezza entrati a pieno titolo nel Guinness dei primati.
VALKENBURG AAN DEN GEUL – OLANDA fino al 23 dicembre
Più unico che raro, come trovare un’ostrica con la perla dal pescivendolo, ma poco adatto a chi soffre di claustrofobia.
Il mercatino è sottoterra, in una grotta ai piedi del Cauberg, che gli appassionati di ciclismo conosceranno per l’Amstel Gold Race. Un vero e proprio percorso scavato nella roccia per decine di chilometri.
Non andate via senza: aver ascoltato gli echi delle carole natalizie tra le pareti rocciose.
GÖTEBORG – SVEZIA fino al 24 dicembre
La fredda scandinavia? Macchè, altolà agli stereotipi. O meglio, portatevi il maglione con le renne e poi godetevi i 5 milioni di luci che scaldano adornando i 700 alberi attorno alle bancarelle del parco divertimenti di Liseberg.
Per i bambini: la pacchia. Si può incontrare Babbo Natale, si possono vedere le renne della Lapponia, fare un giro in slitta e pattinare sul ghiaccio.
Per i genitori: doppia pacchia, i bambini son felici e gli adulti hanno il tempo di sorseggiare una cioccolata calda in santa pace.
Non andate via senza: aver ordinato da bere all’Ice Gallery & Bar. All’interno, tutto, dall’arredamento ai bicchieri, è fatto con il ghiaccio proveniente dalle acque del fiume Torne.
STOCCOLMA – SVEZIA fino al 6 gennaio
Prodi esploratori di mercatini, qui ci vorrebbe la Delorean di “Ritorno al futuro”, perché si torna indietro nel tempo. Il mercato più grande della Svezia, infatti, si tiene a Skansen, un museo all’aria aperta che concentra la tradizione svedese quanto un dado fatto in casa concentra i sapori dell’orto.
C’è il villaggio dell’artigianato, ci sono le case d’epoca dove comprare i biscotti allo zenzero, la chiesetta di Seglora dove ascoltare i canti natalizi e l’albero di Natale sotto cui mettersi a danzare.
Ma, soprattutto, c’è il cibo. Tanto, cibo, rigorosamente basato su ricette del passato.
Non andate via senza: avere assaggiato le kolbullar, frittatine a base di pancetta, e le aringhe arrosto.
COPENAGHEN – DANIMARCA fino al 3 gennaio
Anche qui il mercatino è al centro di un parco di divertimenti (innevato, la maggior parte delle volte). 1200 metri quadrati di casette, slitte e luci che si specchiano nel lago di Tivoli. E anche qui Babbo Natale incontra i bimbi.
Lo sappiamo, il Grinch che è in voi ha fatto capolino all’immagine di un panciuto Babbo Natale danese. Ma vi assicuriamo che ne vale la pena, soprattutto se proseguite verso il mercatino lungo il canale Nyhavn, che ha casette colorate come se fosse esploso un arcobaleno.
Non andate via senza: avere assaggiato il gløgg, un vino rosso caldo e speziato (niente a che vedere con il vin brulé, roba da femminucce a confronto), e un morso di æbleskiver, pastelle dolci servite con zucchero e marmellata. Gnam, ed ecco che il Grinch fugge via.
PRAGA – REPUBBLICA CECA fino al 1 gennaio
Sono sei in tutto, i mercatini che illuminano la città durante il periodo natalizio. Il più famoso è sicuramente quello della Città Vecchia, dove s’illumina un gigantesco albero di Natale e le bancarelle invadono le strade.
Sulle bancarelle giocattoli di legno, burattini e cristalli di Boemia, nell’aria profumo di caldarroste, panpepato al miele e punch speziati.
Non andate via senza: avere assaggiato il trdelník, un pane dolce coperto di zucchero e cannella, accompagnandolo con il tè di frutta al forno.
Il nostro viaggio si conclude qui, con gli scarponi coperti di neve e le pance piene. Ma non è che ci è sfuggito qualche mercatino in giro per il mondo? Diteci, diteci, che siamo ancora in tempo a partire.
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