Bello è bello (avremmo detto “Fico”, ma nel linguaggio farinettiano abbiamo come l’impressione che questo termine abbia un significato del tutto opposto a quello del vulgus): il nuovo store di Eataly, che apre oggi a Verona, può vantare una struttura che lo rende interessante al di là del contenuto e al di là del cibo che lì si vende. A pochi passi dalla Fiera di Verona e dalle sponde del Lago di Garda, il nuovo Eataly Verona (il 15esimo Eataly in Italia e il 45esimo nel mondo) sorge infatti un un bell’edificio industriale del 1930, progettato dall’ingegnere Pio Beccherle e restaurato dall’architetto Mario Botta su commissione della fondazione Cariverona: la Stazione Frigorifera Specializzata, La Rotonda, in via Santa Teresa 12.
Il mercato
Al piano terra dell’edificio, su un’area di circa 2.500 mq, si sviluppa la parte vendita di Eataly, quella del mercato, con una proposta di oltre 10.500 prodotti, di cui mille inseriti tra gli scaffali di Eataly per la prima volta e strettamente legati al territorio veneto: dai salumi della Lessinia alla sopressa Vicentina, dai tortellini di Valeggio ai lievitati tradizionali, una speciale selezione di oli del Garda e un corner dedicato ai maestri pasticceri Borsari.
Ma il Veneto è soprattutto vino (quantomeno in termini numerici, essendo la prima regione d’Italia per estensione di vigneti, produzione di vino e numero di viticoltori): per questo Eataly Verona ha realizzato una cantina di circa duemila etichette, di cui quasi un quarto provenienti dal territorio.
Il ristorante
Nel cuore dell’edificio, sotto la maestosa cupola che lo caratterizza, si trova invece il ristorante da 320 coperti ” Agricolo – Cucina delle Stagioni”, con un menu dedicato alla cucina del territorio: sarde in saor, gnocchi di patate al ragù d’anatra, lasagna radicchio e taleggio. Certo, il maestoso forno a legna al centro della sala (proprio accanto a una grande griglia fatta a mano) non è proprio tradizionalmente veneto, ma è sicuramente scenografico. Dall’area circolare centrale si possono raggiungere le ampie sale ristorante e i sei laboratori di produzione a vista (pasticceria, panificio, macelleria, pescheria, salumeria e gastronomia), che in effetti diventano un elemento interessante per imparare come nascono i prodotti.
La fondazione
La grande novità di questo store veneto è che Eataly Verona sarà anche la sede di E.ART.H., Fondazione senza scopo di lucro voluta da Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Chiara Ventura, manager culturale, e Francesco Farinetti, amministratore delegato di Green Pea. Un progetto che per la prima volta nella storia di Eataly unisce cibo e arte, proponendo progetti espositivi dedicati a importanti maestri della fotografia e delle arti visive, mostre mercato d’arte moderna e contemporanea, appuntamenti di approfondimento culturale aperti al pubblico. “Eataly ha insegnato un nuovo linguaggio del cibo”, commenta Oscar Farinetti. “Negli anni abbiamo copiato e siamo stati copiati, ma creare progetti innovativi è da sempre una nostra prerogativa. L’idea di Eataly Verona nasce dalla volontà di unire il mondo dell’arte al mondo del cibo. Eataly Verona, per questo, si presenta come un progetto assolutamente rivoluzionario”.
A inaugurare la programmazione di E.ART.H. due mostre visitabili fino al 29 gennaio 2023: la personale dell’artista ghanese Ibrahim Mahama (1987, Tamale, Ghana), dal titolo “Voli-ni”, a cura di Eva Brioschi, e la personale del fotografo e regista olandese Anton Corbijn (1955, Strijen, Paesi Bassi), che torna in Italia dopo circa venti anni con “Staged”, a cura di Walter Guadagnini. Ogni esposizione è affiancata da un calendario di iniziative di approfondimento come conversazioni, workshop, incontri con artisti e curatori per esplorare tanto i temi toccati dalle opere e dagli artisti in mostra. Il primo appuntamento in programma mercoledì 5 ottobre alle 12.30 è il talk dedicato alla mostra “Staged”, con la partecipazione straordinaria di Anton Corbijn in dialogo con Walter Guadagnini.
A sostegno della giovane creatività contemporanea, Eataly Art House lancia inoltre il “Premio E.ART.H.”, un riconoscimento a cadenza annuale dedicato ad artisti under 35, coordinato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, fondatori di Treti Galaxie. Se vi interessa, ci si può candidare qui.