Dalla spesa come dovere quotidiano al piacere di farla –potendo– più spesso possibile. Che siate ammiratori o detrattori di Oscar Farinetti, avete appena letto un ritratto credibile di Eataly, la catena di negozi dove gli entusiasti del cibo amano abboffarsi e perdersi, benché infastiditi da quell’hipsterismo indomito che li fa guardare intorno con sospetto.
E se per comprare le tante cose buone che si trovano da Eataly non fosse necessario andarci, da Eataly?
Nel giorni scorsi al Fed di Milano, il Forum dell’economia digitale, Farinetti ha presentato Eataly Today, app per la vendita online (anche) di prodotti freschi e freschissimi consegnati direttamente a casa, in giornata.
L’antefatto è il guanto di sfida spericolato e un po’ spaccone lanciato a un colosso come Amazon (ricordate? “Venderemo le nostre verdure, non mi farò battere da Amazon, che non sa neanche cosa sia il cibo“).
Incuriositi lo abbiamo raggiunto al telefono per sapere qualcosa in più.
1. Non è pronta subito
Prima cosa: non è pronta proprio oggi, facciamo tra qualche settimana… diciamo pure a settembre.
2. Non si serve della logistica di Amazon
Sfatiamo subito i primi rumor, Eataly non si servirà della logistica di Amazon per il servizio a domicilio. O meglio, negli Stati Uniti succede così, ma in Italia Eataly se ne occuperà in maniera diretta, scomodando la catena del freddo “nella maniera più ecologica possibile”, tiene a precisare Farinetti che, dopotutto, sul rispetto per l’ambiente e sull’etica agroalimentare ci ha costruito l’immagine (tante le chiocciole dei Presidi Slow Food nei suoi negozi).
3. Ha poco a che spartire con il triste negozio online
Poi, non vi aspettate niente di simile all’attuale shop online, che vende solo “grocery”, in pratica il secco. Siccome è possibile che lo conoscano in pochi, è un Eataly in formato molto ridotto, dominato da birre Baladin e paste di Gragnano. Tutto parte dal magazzino del punto vendita di Monticello d’Alba (CN), non certo il più fornito, e il confronto tra l’enormità di prodotti a disposizione nei negozi e quelli a portata di click è impietoso.
4. Consegna in giornata dei prodotti freschi e della gastronomia di Alice
Invece, assicura Farinetti, Eataly Today metterà sul web il 100% dei prodotti freschi, pani speciali compresi. E se proprio non si vuole proprio cucinare, sarà a disposizione la gastronomia di Alice, il ristorante stellato che ha sede nel mega negozio di Milano.
5. Gli stessi prodotti dei negozi
La vetrina dei prodotti sarà pari-pari quella dei singoli negozi. Ovvero: se so che a Torino tengono la tal marca di yogurt a base di latte di capra con miele d’acacia che mi piace tanto, Eataly Today mi porterà a casa il benedetto vasetto.
Sollevati dopo aver saputo che la distribuzione sarà di competenza territoriale, cosa che fa bene all’ambiente avremo anche un video per fare il tour digitale del negozio online, scompartimento per scompartimento.
Dunque tranquilli, i fan delle versioni abnormi di Eataly, tipo quella romana o milanese, potranno continuare a perdersi comodamente tra una bresaola di suino e un wurstel artigianale anche da casa.
6. Da dove si parte
Si partirà da Milano poi Roma, Torino, Genova e via di seguito, rigorosamente in ordine di redditività dei negozi.
7. Come funziona
Per chi ordina entro le 12, la consegna dei prodotti avviene in giornata. Ma si potrà scegliere l’orario di consegna fino a una margine di mezz’ora. Altro aspetto interessante: è possibile richiedere una specifica quantità di prodotto, come dal salumiere. Un punto a favore di Eataly Today, fa notare Farinetti, rispetto alla piattaforma analoga di Esselunga, che vende vaschette già porzionate.
Un po’ come dire, in definitiva: “Faccia due etti di Puzzone di Moena e mezzo chilo di patate viola e me le porti a casa alle 16.30”.
Ma la comodità si paga, specie se portata all’estremo. “Più i clienti chiedono precisione più pagano” commenta Farinetti. Farsi portare a casa un singolo prodotto costerà 1.90 euro, il prezzo aumenta in base alla quantità di prodotti che mettiamo nel carrello digitale e alle nostre richieste legate alla consegna.
8. C’è da fidarsi?
La prima cosa che viene da chiedersi è perché Eataly, come avviene negli Stati Uniti, non abbia scelto Amazon impiegherà per vendere fresco e freschissimo, oltre ai piatti pronti di Eataly. Nell’opinione dei più sarebbe stato tutto fieno in cascina per Farinetti.
Poi c’è da verificare, e lo faremo puntualmente, fino a che punto un servizio come quello disegnato dall’imprenditore piemontese è effettivamente realizzabile. Si tratta in pratica di svezzare la distribuzione porta a porta dei prodotti freschi, un passo estremamente complicato.
Visto che oggi Eataly vende online soltanto il 5% dei prodotti che distribuisce attraverso i suoi negozi.
[Crediti | Immagine Farinetti: Luigi Mistrulli]