Ed eccolo lì, subito dopo Halloween, il Natale che bussa alla porta, neppure troppo silenziosamente. Se questa idea vi mette un carico d’ansia, passate oltre, quest’articolo non è per voi. Se invece fate parte – inspiegabilmente, aggiungo personalmente – di quella parte dell’umanità che non vede l’ora che arrivi la neve e il momento di addobbare l’albero, allora siete sicuramente già alla ricerca del Calendario dell’Avvento 2024, quello che vi accompagnerà giorno dopo giorno all’inesorabile countdown verso la Vigilia. E come ogni anno, noi siamo qui a consigliarvi quali comprare, tenendo conto di tutte le tasche.
Calendari dell’avvento super posh
Calendari dell’avvento patinati, che arredano la casa con l’avvicinarsi del Natale oltre che stupirci ogni giorno con qualche dolcino. Spalancate il portafogli.
Gay Odin
Domina il blu di Prussia, storico colore del marchio, e questo già lo rende un Calendario dell’Avvento nobile, degno di un Natale in casa Reale. Ispirazione liberty, finiture oro, e cassettini che custodiscono cioccolatini assortiti.
Iginio Massari
Un’edizione limitata che comprende, in ogni casella, praline, biscotti, pasticcini, tutti griffati Iginio Massari. Più posh di così.
Marchesi 1824
Un calendario dell’Avvento très chic, che è anche un prezioso libro pop up e contiene cioccolatini realizzati con cacao proveniente da tutto il mondo. E oro, forse, ma non ne siamo certi.
Venchi
Urca, se è bello, il Calendario dell’Avvento in legno di Venchi per questo Natale. Un’edizione limitata illustrata da Anna Higgie: e sei subito in un romanzo di Dickens.
Armani Dolci
C’è un po’ di tutto (dal cioccolato al te, ai biscotti e allo zucchero) in questo Calendario dell’Avvento, che oltre a darti il buongiorno ogni mattina ti arreda pure un po’ il salotto: d’altra parte è Armani, baby.
Guido Gobino
Piramidale come le piramidi del Museo Egizio (sì, il collegamento è tutta farina del nostro sacco), il Calendario dell’Avvento di Guido Gobino è perfetto per cascare in piedi anche questo Natale. Una garanzia.
Nespresso
D’altra parte tutti noi iniziamo la giornata con un caffè: perché dunque non cercarlo nelle caselline dell’Avvento? Grafica contemporanea che arreda pure (come tipico del brand) e mug finale per brindare alle Festività.
Calendari dell’avvento da intenditori
Calentari più specifici, per gastronomi o appassionati che vogliano approfondire un tema, ora la birra ora il tè, al di là del feticcio della sorpresa quotidiana.
Charlotte Dusart
Un calendario dell’avvento romantico, prodotto in edizione limitata dalla cioccolateria di Charlotte Dusart: una scatola in cartoncino che si apre a libro tutta a disegni (inclusa la boutique di via Eustachi), dove ogni casella contiene una pralina diversa, incluse le edizioni speciali di Natale ( il Quatre Épices, un mix natalizio con pepe bianco, chiodi di garofano, noce moscata, cannella oppure zenzero; il cioccolatino con Champagne e quello tradizionalissimo al Panettone.
Baladin
Un calendario-gioco dell’oca, che è un percorso attraverso tutte le edizioni limitate di birra prodotte da Baladin nel 2024 anche in versione inedita. Dodici birre, dieci lattine e due beer cocktail: per un Avvento frizzante.
Fever Tree
Dodici lattine da 150 ml di Fever-Tree e dodici mini size da 50ml di diversi spirits. Fermi tutti, abbiamo un vincitore.
Sciara
Non saremo certo noi a rovinarvi l’atmosfera delle feste dicendoci che di pistacchio non se ne può più. Anzi, siamo qui a consigliarvi – nel caso in cui siate appassionati del genere – un calendario siciliano a tema, quello di Sciara, con creme spalmabili, dolci, cioccolatini eccetera eccetera eccetera.
Apicoltura Melissa
Un produttore di miele della provincia di Avellino ha deciso di rendere dolcissima l’attesa del Natale con i suoi mieli. Da abbinare tutte le mattine a una fetta biscottata.
Valrhona
Buon rapporto qualità prezzo per il Calendario Valrhona, pieno di cioccolatini assortiti e con un bel packaging colorato ma che non ti grida in faccia ogni mattina che sta arrivando il Natale.
Mazzetti d’Altavilla
Se normalmente le caselle del Calendario dell’Avvento si aprono al mattino, questo di Mazzetti d’Altavilla è riservato al dopo cena. Racchiude boccettine di grappa, e d’altra parte l’inverno è in arrivo. Datemene uno, e nessuno si farà male.
La via del Tè
Ventiquattro diverse bustine di tè sono nascoste nelle caselline di questo calendario dedicato alla storia de Lo Schiaccianoci, in perfetto stile natalizio: per chi ha paura di arrivare al 25 dicembre con un eccesso di caffeina in corpo.
Il Mannarino
Il Calendario dell’Avvento di una macelleria ancora mancava all’appello: ammettiamo però che ha una sua utilità. Noi accendiamo la griglia, come suggerisce il packaging, ma da qui a Natale l’attesa è lunga.
Nio Cocktails
Ormai un grandissimo classico, da tenere in ufficio per aspettare il Natale con un po’ più di gioia di vivere. Imperdibile.
Pukka
Carino e non troppo costoso, il calendario pieno di tisane e tè biologici di Pukka è l’ideale per svegliarsi ogni mattina con un profumo diverso, che tenderà certamente a diventare quello di zenzero e cannella man mano che Babbo Natale si avvicina al vostro camino, ma nel frattempo potete godervi tutti gli altri gusti.
Giraudi
Ogni giorno, fino a Natale, una piccola sorpresa di cioccolato. Giraudi prova a farci passare l’inverno con un po’ di dolcezza, e chi siamo noi per dirgli di no.
Calendari dell’avvento easy
Decisamente più economici, i calendari dell’Avvento legati ai grandi marchi possono pur sempre divertire grandi e piccoli: basta scegliere il proprio prodotto del cuore e declinarlo fino a Natale 2024.
Loacker
Super carino il Calendario dell’Avvento Loacker, con all’interno dei vari cassettini le monoporzioni di Loackini. E scusateci se abbiamo usato tutti questi vezzeggiativi per descriverlo, è l’effetto del Natale.
Ruota panoramica
Lindt gioca con la nostra voglia d’infanzia, e riesce nel risultato di farci desiderare tantissimo un calendario dell’Avvento che gira su se stesso, in modo che il Natale diventi solo una convenzione, e magari la sorte vuole farlo capitare il 18 di dicembre, per dire.
Calendario Kinder pop – up
Dai che è carina, l’idea di un calendario dell’avvento pop up che casella dopo casella, oltre a scoprire i cioccolatini, va a costruire un villaggio di Natale. Vediamo già il vostro spirito delle feste in brodo di giuggiole, mentre si fa il bagno in un mega barattolo di Nutella.
Degusta Box
Un calendario dell’Avvento perfetto come alternativa al classico “pacco da giù”: dentro c’è più o meno una spesa intera, e l’idea ricorda un po’ le ceste natalizie che si regalavano negli anni Ottanta, e alzi la mano chi tutto sommato non ne ha nostalgia.
Bauli
Bauli ci informa che abbiamo ancora bisogno di prodotti Lui/Lei, e noi che speravamo di esserne fuori. La differenza, cioccolatini a parte, sta nella sorpresina finale: Pollini per lui, Thun per lei. Con buona pace di chi si sente gender fluid.
Baule Volante
Un Calendario dell’Avvento inclusivo: senza latte, senza glutine e vegan. Perché il Natale è di tutti, no?
Chupa Chups
Se avete paura di non reggere il picco glicemico natalizio, sappiate che il segreto è arrivare preparati. Una soluzione è questo Calendario dell’Avvento, con 24 tra caramelle, Chupa Chups, ciucci, Fruitella e Big Babol, che alla fine è un po’ un viaggio, più che verso il Natale, verso gli anni Ottanta.
Il Grinch
E grazie Sperlari, che dedica finalmente un Calendario dell’Avvento anche a chi odia il Natale.
Garofalo
Che ci possiamo fare noi se i calendario dell’Avvento abbondanti, quelli che tengono dentro una spesa da dispensa per intenderci, ci fanno allegria? Sarà che siamo stati studenti fuori sede anche noi, e avremmo voluto aspettare il Natale esattamente così.
Witor’s
Mai più senza, se amate le serie tv. O meglio, se amate svegliarvi ogni mattina iniziando la vostra giornata pensando a Jonathan Stuart Bailey. E il Natale svolta subito.
Pastiglie Leone
La grafica di Pastiglie Leone è sempre zuccherosissima, e non poteva che essere così anche per il Calendario dell’Avvento: perfetto per gli amanti delle iconiche pastiglie, in perfetto stile revival che, dal gelato in poi, tanto pare funzionare e far gola ad aziende storiche, di fatto e d’allure.