C’è chi le mode, banalmente, le segue. E sono i più. C’è chi invece le mode le intercetta, le previene, le “fa”. Come Tyler Brûlé.
L’eclettico editore canadese –columnist del Financial Times– famoso per le sue elitarie e autorevoli riviste di lyfestile, Wallpaper, inventata nel 1996 e presto rivenduta con ricavi milionari, poi Monocle, avviata nel 2007, è dotato di un talento infallibile per tutto ciò che riguarda le tendenze nel campo del good living.
Le sue istruzioni vengono puntualmente seguite da stuoli di modaioli e di umanità à la page.
Ed è proprio dalle pagine di Monocle, e poi sul Financial Times che Brûlé, in una rassegna sulle “cose da fare” a Bassano del Grappa, comune in provincia di Vicenza dallo spiccato Dna gastronomico, ha citato una drogheria che si chiama “El bocon del prete“.
Chiaro che Dissapore non poteva ignorare l’influente consiglio, per questo mi ha mandata a testare il locale segnalato con tanta enfasi.
Si tratta di una drogheria sui generis, nata in modo singolare: quando Andrea Dalla Rosa, commerciante di Bassano da tre generazioni, si è trovato in cattive acque (n.d.r. aveva ricevuto uno sfratto dal negozio in cui esercitava da sempre), lungi dal gettare la spugna e abbassare definitivamente le serrande, si è associato con Alberto Fantinato, trentenne laureato in scienze e tecnologie alimentari, dando origine a una sorta di bottega “bon bon”, con annessi reparti di gastronomia, frutta e verdura fresca, nonché un settore dedicato alla drogheria di livello: “El bocon del prete”, appunto.
Il modo che Dissapore s’è inventato per raccontarvi un locale dalla qualità dei prodotti sottintesa, è di valutare il potere di acquisto dei nostri sudati risparmi. Vale a dire, quali delikatessen, quali bontà riusciamo a portarci a casa da una visita alla rinomata gastronomia con un budget di 100 euro?
Ecco i risultati.
1. Caffè mono arabica guatemalteco
Prezzo: euro 3,2 di 100g
Per il caffè – attuale oppio dell’hipster duro e puro – Al Bocon del prete fanno da soli, cioè a partire da una miscela 100% arabica, fanno realizzare una tostatura con metodo tradizionale.
Alberto mi spiega: “La tostatura del caffè realizzata secondo il metodo tradizionale è volutamente brusca (una curva di tostatura dei chicchi che piega in su piuttosto bruscamente esalta corposità e dolcezza).
In ordinate il tempo, in ascisse la temperatura” e per farmi capire meglio mi mostra anche un grafico.
2. Pane bio cotto al forno a legna del Vecchio Mulino di Cartigliano
Prezzo: 3 euro per 500 grammi
I piccoli mulini si fanno strada nella mini distribuzione con processi degni di una madeleine proustiana.
Alberto racconta di aver conosciuto il Vecchio Mulino (che esiste dall’82) perché suo padre era il medico del paese (Cartigliano), hanno anche un allevamento di capre e un piccolo caseificio dove producono latte e formaggio.
Per il pane e i dolci del loro forno usano quasi esclusivamente farina macinata a pietra di tipo 2 biologica.
3. Spaghetti Bio, I Turanici di Mancini venduti sfusi
Prezzo: 1,5 euro di 200g
Vista la venerazione per la pasta Mancini, assaggio la novità del pastificio marchigiano: i Turanici, prodotti con grano Triticum turgidum subspecie turanicum, confidenzialmente detto Kamut, originario del Khorasan (Nord-Est dell’Iran).
Bel restyling vintage per il prodotto venduto sfuso in scatole di cartone che ricordano i cassetti di legno per la pasta nelle drogherie degli anni Sessanta.
Per la produzione è stata definita una ricetta di essiccazione specifica ed è stata costruita una nuova trafila in bronzo.
4. Passata “la dolce” de I Contadini
Prezzo: 1,9 euro a barattolo
L’azienda agricola “I Contadini” coltiva con la tecnica della produzione integrata, oltre venti ettari di ortaggi a campo aperto in Salento.
La passata di pomodoro e prodotta artigianalmente, si legge sul sito che: “i pomodori vengono scottati, macinati e solo con l’aggiunta di sale e basilico fresco la passata viene naturalmente sterilizzata a bagno maria senza l’uso di conservanti”.
In particolare “la dolce” è realizzata con pomodorini fiaschetto, presidio Slow Food, originario della zona di Brindisi.
5. Tarantello di Tonno Rosso delle Antiche tonnare di Sant’Antioco
Prezzo: 9,9 euro di 100 grammi
Il tarantello è la parte magra del tonno, il filetto dorsale alla fine del pesce, praticamente un agguato ai maniaci della ventresca, ormai decisamente mainstream.
L’isola di Sant’Antioco è situata all’estremo sud ovest della Sardegna, qui nel periodo che va dal 15 maggio al 15 giugno, al passaggio dei tonni rossi lungo le coste esterne delle isole di Sant’Antioco e di San Pietro, viene effettuata la “calata della tonnara”.
Il tonno delle antiche tonnare è lavorato artigianalmente e conservato con soli olio e sale.
6. Malvasia Istriana Cà di Volpe, Saciletto di Ruda (Ud)
Prezzo: 8,9 euro a bottiglia
Il consorzio DOC di Aquileia, a due ore da Bassano del Grappa, interessa un territorio in cui si produce vino fin dall’epoca romana e fa parte dei cru ingiustamente meno conosciuti del Veneto Friuli.
7. Le birre di Ivan Borsato del micro-birrifcio Casa Veccia
Prezzo: 4,9 euro per la bottiglia da 375 cl
Un birrificio di Camalò (TV) nato nel 2010 che realizza birre con prodotti tipici dell’agricoltura italiana, in particolare una birra di radicchio tardivo di Treviso, una saison con grani antichi siciliani, e una birra chiara prodotta con il mais biancoperla, presidio Slow Food nonché ingrediente fondamentale per la polenta.
Alberto Fantinato consiglia la Special (Belgian Strong Ale ad alta fermentazione) da abbinare ai formaggi. e la Dazio (American Pale Ale) da accompagnare ai Salumi.
8. Pata Negra 100% iberica 5 Jotas, Señorio de Montanera
Prezzo: 18 euro l’etto
Sul Pata Negra abbiamo già stato detto tutto, salvo il fatto che non avevo ancora trovato chi lo vendesse vicino a casa.
9. Sopressa casalinga di Sebastiano Azzolin
Prezzo: 2,89 euro per 100 grammi
Un’azienda in cui si alleva solo il gran suino padano. La macellazione è affidata ad una macelleria del comprensorio che rispetta la tradizione di “far su el mas’cio” [n.d.r.: uccidere il maiale, in dialetto veneto) solo nei mesi freddi dell’anno.
La macinatura delle porzioni di spalla, coscia, coppa, carrè (lombo) e pancetta salate e pepate [n.d.r.: in dialetto questa pregevole pratica è detta “consa”) viene portata avanti fino ad ottenere una grana di 6-8 mm insaccata poi nelle “maneghete” (budella di bovino non troppo lunghe ma molto larghe), spunciata e posta in stagionatura.
10. Lampascioni sottolio I Contadini, Salento
Prezzo: 5,9 euro a vasetto
Incredula di aver trovato i lampascioni al Nord, leggo gli ingredienti del vasetto: Lampascioni (65%), olio extra vergine d’oliva (30%), aceto di vino, peperoncino, aglio, sale, zucchero, menta fresca, succo di limone.
A me i lampascioni fanno pensare a due cose: la prima è l’effetto collaterale gassoso per cui sono noti, la seconda è Renzo Arbore, che si è vantato più di una volta di essere un grande mangiatore di lampascioni, con tutto quel che ne viene al seguito.
11. Asparagi bianchi di Bassano del Grappa – Az. Del Santo
Prezzo: 9,9 euro a vasetto
Come dicevo, uno dei motivi per cui vale la pena venire a far la spesa in una bottega come questa è l’iper locale e iper selezionato.
Questi asparagi senza etichetta nei barattoli della Bormioli sono prodotti in un’azienda agricola della zona che non ha un sito internet, non fa grande distribuzione, insomma esiste solo se abiti lì vicino.
12. Delice de Pommard Affine aux bourgeons de cassis
Prezzo: 7,9 euro alla forma (lasciatemi fare una follia)
Ricetta segreta e di punta del caseificio Alain Hess di Baune, in Borgogna.
Un formaggio molle a tripla crema affinato con semi di mostarda di Baune, macinata a pietra che viene insaporito in vari modi, questo, per esempio, con germogli di ribes.
13. Gouda Kono Kaas oltre i 24 mesi
Prezzo: 3,29 euro l’etto (ne prendo 2 etti)
Betty Koster partecipa regolarmente a Cheese, la rassegna biennale dedicata al formaggio che Slow Food organizza a Bra, oltre ad avere un negozio di formaggi a Amsterdam in cui vende 400 tipi di formaggi diversi.
Questo Gouda è realizzato artigianalmente, cosa assai rara, e affinato personalmente dalla figlia Thasia, che aiuta i genitori non solo nel commercio ma anche nella produzione.
14. Grappa riserva di Brunetti
Prezzo: 16,9 euro di 750 ml
Ho un piccolo surplus economico da investire per completare il mio budget di 100 euro.
Decido di puntare sul prodotto più locale che c’è a Bassano: la grappa. Alberto Fantinato spiega: “una piccolissima azienda che produce grappa da vinacce del territorio con alambicco discontinuo (comporta più lavoro poiché permette d’eseguire una sola distillazione alla volta con conseguente svuotamento e pulizia della caldaia, ma permette di ottenere un distillato più delicato, meno alcolico e ricco di profumo).
Incarna a mio modesto avviso la vera grappa, rude, dura e possente quando incontra il palato, soave profumata e persistente quando lo lascia”.
Così piccola aggiungo io, che non c’è n’è traccia nell’internet.
[foto di Marco Sartori]