Nell’ultima settimana ho viaggiato tantissimo in autostrada su e giù tra Lombardia, Veneto e Piemonte. Mi sono fermata spesso da Autogrill e ad accogliermi ho notato sempre uno sfavillante cartello promozionale, che mi presentava il Xmas Cappuccino, new entry della Cappuccini Collection. Si tratta di un cappuccino in versione natalizia, con cannella e una crema dolcissima che lo rende praticamente un dessert. Autogrill è da sempre la tappa mordi e fuggi (o meglio, bevi-un-espresso-al-volo e fuggi) degli italiani in viaggio, quella del caffè ristretto durante le notti in cui devi macinare chilometri, o dell’alba prima di andare a lavorare. Insomma, la tappa dell’italiano in movimento rappresentato meravigliosamente da Carlo Verdone in Bianco, Rosso e Verdone. Eppure, questa immagine netta e ben delineata sta evidentemente cambiando. Sì perché, per competizione o emulazione, Autogrill è diventato simile a Starbucks.
Ed è esattamente la prova di come, Starbucks, sia più apprezzato di quanto gli italiani vogliano ammettere. Ora, da Autogrill, puoi contare non più solo sull’italianissimo caffè che ti risveglia ma anche su un’atmosfera rilassata e soprattutto su bevande alla caffeina da sorseggiare che cambiano con le stagioni e le festività. Contesto a parte, che è una mia riflessione, ho assaggiato sia il Xmas Cappuccino sia il Xmas Marocchino: ve li descrivo, ma sappiate che non tutti i punti vendita sono ancora organizzati per farveli.
Xmas Cappuccino: prova d’assaggio
Dopo l’esperienza del cappuccino proteico di My Chef, sono partita prevenuta. Il Xmas Cappuccino di Autogrill si presenta più o meno come nell’immagine promozionale: abbondante schiuma, abbondante cannella, biscottino servito insieme, bicchiere di cartone decorato se lo ordini da asporto. Dentro, tra schiuma e cannella, c’è una dose non pesata di crema caramellosa Lotus (la marca dei celeberrimi biscotti) e il caffè caldo. Il profumo è ricco esattamente come il sapore: una volta mescolato tutto per bene emerge certo una dolcezza spiccata (esagerata per i miei gusti, ma dipende tutto da quanta crema mette il barista al momento, il che è a propria discrezione). Tuttavia, tale dolcezza è ben abbinata e smorzata sia dalla consistenza piacevolmente corposa della crema (come se ci fosse un biscotto sciolto nella miscela) sia dalla schiuma di latte fatta a regola. Se lo scopo, comunque, rimane passare in Autogrill per darsi una svegliata allora il Xmas Cappuccino non si presta allo scopo.
Come lo fanno
La crema Lotus è messa in una sac à poche che il barista usa a propria discrezione: non pesano le quantità di crema da inserire in ogni porzione, quindi la dolcezza del Xmas Cappuccino varia anche di parecchio da un test all’altro (io l’ho assaggiato in 3 Autogrill diversi). La prima cosa che inseriscono nel bicchiere o tazza è appunto la crema, e c’è chi la accumula sul fondo e chi invece preferisce distribuirla anche sui bordi. Immediatamente dopo, si aggiunge schiuma di latte fino a raggiungere circa tre quarti dal colmo. Per ultimi, il caffè e la cannella a decorare.
La cannella è davvero tanta, infatti nell’insieme spicca e contribuisce sicuramente a distrarre dalla dolcezza preponderante. Crema e schiuma non bollente raffreddano il cappuccino natalizio che, a meno che non sia bevuto immediatamente e alla goccia, già dopo un paio di minuti risulta tiepido. Non lo so, non saprei che voto dare: di per sé non è male (dovrebbe giusto essere più caldo) ed è comunque degno di essere paragonato a qualunque bevanda festosa di Starbucks. Ciò che funziona poco, a mio parere, è il contesto: il Xmas Cappuccino è per un momento di tranquillità, essendo quasi paragonabile a un dessert. Da Starbucks prendo una cosa simile e poi apro il pc comoda a farmi gli affari miei… da Autogrill questa formula non è possibile e si finisce col bere di fretta, o freddo, un cappuccino peccaminoso ma impegnativo.
Oppure, il Xmas Marocchino
La quantità importante di Xmas Cappuccino, per tutte le ragioni descritte, mi lascia un po’ dubbiosa. A convincermi di più è il Xmas Marocchino: identico al collega, ma con dosi più ristrette e una tazzina di espresso anziché due. Anche la schiuma, in proporzione, è meno abbondante: il sapore del caffè si sente di più e si fa in tempo a gustarlo caldo.