Se l’Arese Shopping Centre è il piatto è sopraffino, il più grande centro commerciale d’Italia sull’esempio dei maxi mall americani, gli ingredienti chiariscono la portata del progetto.
250 negozi, 25 ristoranti, mille posti di lavoro stabili, un milione di metri quadrati (quanto la superficie di Expo 2015), investimenti per 500 milioni di euro. Apertura prevista per il prossimo giugno.
L’imprenditore disposto a investire la cifra monstre per l’enorme Arese Shopping Centre che sorgerà poco fuori Milano, nella area che fu dell’Alfa Romeo, è Marco Brunelli, ottantotto anni, pioniere della grande distribuzione italiana, alle spalle successi come Gs e Finiper, oltre a Esselunga, fondata nel 1957 insieme a Nelson Rockfeller e Bernardo Caprotti.
Uscito dalla società, Brunelli lancia i supermercati GS, oggi proprietà dei francesi di Carrefour, e nel 1974 Finiper, cui si deve l’apertura del primo centro commerciale italiano a Montebello della Battaglia (PV), e due anni dopo del primo ipermercato, l’Iper di Magenta, vicino Milano.
Detto questo, si susseguono le indiscrezioni su cosa si troverà dentro l’Arese Shopping Centre, oltre agli interni raffinati e funzionali, con rifiniture di marmo verde, legni pregiati e ceramiche d’autore, e alle corsie interne per consentire ai camion il rifornimento senza intralciare la viabilità.
Di sicuro non l’attesa e già chiacchieratissima prima sede italiana di Starbucks, come più di qualcuno avrebbe voluto.
Posizione strategica per arrivare da ogni punto della Lombardia e dalla vicina Svizzera (30 minuti da Varese, 5 da Rho Fiera, 20 da Como, 45 da Lugano), il gigantesco centro commerciale ospiterà 250 negozi, con il debutto italiano di Primark, la catena di moda low cost irlandese.
Ma la ristorazione avrà un ruolo importante: sono previsti 25 ristoranti di classe, dove i visitatori potranno mangiare decisamente meglio che in altri luoghi commerciali, oltre all’attesa apertura del quinto, e più grande fast food italiano della catena americana KFC, specializzata in pollo fritto.
Nel frattempo si procede spediti con i lavori, il cantiere è aperto 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. A lavori ultimati, “la casa degli italiani” porterà almeno mille posti di lavoro in più; andando al rialzo, anche 2500.
[Crediti | link: Repubblica.it, Il Milanese Imbruttito]