Non scappate se scriviamo metilcellulosa. E’ solo per dirvi che Striscia la Notizia mente sull’ingrediente usato dal cuoco più famoso del mondo, Ferran Adria. “Ho fatto delle ricerche e non mi sento di utilizzarla”, ha detto nella puntata di venerdì, Ettore Bocchia, cuoco pentito della cucina molecolare, subito interrotto dal pastasciuttista Max Laudadio: “Avete sentito? È vietata in Australia”. Non è così. Sarebbe bastato un piccolo controllo sul sito dell’Agenzia Governativa Australiana (pdf) per scoprire che la metilcellulosa è tra gli additivi consentiti. Per saperne di più abbiamo fatto qualche domanda alla Prof.ssa Gianna Ferretti, Docente di Scienza dell’Alimentazione all’Università Politecnica delle Marche.
Cos’è la metilcellulosa?
G.F.| È un derivato della cellulosa, sostanza contenuta nei vegetali. Quelli commestibili sono ortaggi, legumi e cereali.
Perché si usa negli alimenti?
G.F.| Contribuisce alla struttura di molti alimenti, rende densi budini, yogurt e gelati. Più in generale, consente di ottenere prodotti stabili. Si comporta come una gelatina che cambia consistenza secondo la temperatura. E come un sostituente dei grassi nei prodotti dietetici.
Come si ottiene?
G.F.|Dal legno e dalle fibre di cotone si ricava la cellulosa, che, resa solubile da reagenti chimici, diventa metilcellulosa, indicata nelle etichette alimentari come E461.
Allora non è semplicemente un estratto della cellulosa, come sostiene Ferran Adria descrivendo “Metil”, una delle sue texturas?
G.F.| Non esistendo in natura è sbagliato definirla un “estratto della cellulosa”. La metilcellulosa si ricava usando reagenti chimici.
Il nostro organismo la digerisce?
No, il nostro sistema digerente non possiede gli enzimi per demolire la cellulosa e i suoi derivati, metilcellulosa compresa. Stando alla nuova definizione di “fibre alimentari”, che indica come tali tutte le molecole—di carboidrati o loro analoghi—non digerite dal nostro intestino, può essere definita appunto una fibra alimentare.
Può essere pericolosa, è raccomandata una dose quotidiana?
Nel 1994, il comitato scientifico dell’alimentazione umana (SCF) ha assegnato una dose accettabile giornaliera (ADI) “non specificata”. In altre parole non ci sono particolari limitazioni al consumo di metilcellulosa. Parere favorevole confermato anche dalla FAO/OMS.
Grazie, Prof. Ancora una domanda, questa per voi, piccoli lettori di Dissapore. Ve la date una spiegazione plausibile sul perché Max Laudadio non s’informa prima di dire cose sbagliate?
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