La crociata dei new puritans contro la guida in stato di alterazione non s’arresta. Per la prima volta è stata introdotta “la separazione tra bere e guidare”, ha detto oggi a Repubblica il presidente della Commissione Trasporti, Mario Valducci, che lo scorso gennaio aveva anticipato la svolta sulla sicurezza stradale a un produttore-blogger (usando la parola “efficientare”). Motivo della nuova tolleranza zero sull’alcol? Da uno studio attendibilissimo condotto su un campione di 74 (in lettere: settantaquattro pari ) conducenti coinvolti in incidenti e ricoverati al Niguarda, ben il 50% è risultato positivo al test alcolometrico. Scioccante. Ecco allora un test per i lettori di Dissapore: quale di queste tre notizie NON è frutto di pura invenzione?
A) I neopatentati trovati positivi nei primi tre anni con tasso alcolemico anche inferiore allo 0,5% saranno colpiti con sanzioni amministrative. La norma è estesa ai conducenti professionali di mezzi di trasporto di cose e persone.
B) I conducenti trovati con colesterolemia superioriore a 300 – notoriamente indice di pasti abbondanti e gravi con consegunte tendenza all’abbiocco – saranno forniti di una bicicletta e costretti a ritornare a casa pedalando
C) I conducenti di genere maschile trovati in compagnia femminile con gonne troppo corte o decoltè eccessivamente profondi saranno immediatamente fermati ed obbligati ad offrire alla signora un caffetano che impedisca il continuo distrarre lo sguardo dalla sede stradale.
Repubblica, Vinix