Siccome guardando gli spot in tv potremmo confonderci, scriviamolo subito: Danacol e Pro-activ NON risolvono il problema di chi tende al colesterolo alto. Così parlò l’Antitrust, che ha pure comandato multe da 250 e 100 mila euro, a Danone e Unilever, rispettivamente. E la smettano di prenderci per il naso con le campagne di prevenzione, tipo che sei sei donna e over-40 ti faccio controllare il cuore aggratis così mi rendo credibile. NON VA BENE, ri-bacchetta l’Authority, il problema del colesterolo non lo risolvono Danacol e Pro-activ nememno se alla campagna pubblicitaria collabora, chissà perché, la Società Italiana di Cardiologia. Okay, abbiamo capito. Ora, detto che se sei Danone o Unilever le multe sono basse e magari già considerate nel costo della campagna pubblicitaria scorretta, che intanto va poi chissenefrega, le aziende un po’ di marketing su Internet lo hanno fatto? Risposta: Danone sì, e se avete un minuto, divertitevi a scoprire come (1) (2) (3), e quali sono stati i risultati. Sarebbe questo il 2.0 che contamina le aziende italiane?