Chi dice che Venezia è troppo cara non ha mai fatto un bacarotour, chi dice che la qualità scarseggia non ha mai letto Dissapore. Okay, non sarà la città delle trattorie e forse l’offerta turistica ha preso un po’ il sopravvento, ma la città del cicheto, se si sa dove guardare, si difende in ogni fascia di prezzo. Oggi che la cena è bandita, vi vogliamo consigliare ristoranti aperti a pranzo che meritino un pasto.
Un pranzo in sicurezza, si intende (e chi l’avrebbe detto mai che ci saremmo ritrovati a specificarlo), tra osterie, wine bar con cucina, bacari diurni, ristoranti eleganti. Dalla proposta più veloce (un boccone in piedi e via), fino a quella più strutturata, per una sosta più lunga. Per ogni esigenza, tutte le tasche, in qualsiasi fascia di prezzo. Dai 15 euro ai 150 insomma, in ordine crescente di budget.
Dunque, ecco i migliori ristoranti di Venezia aperti a pranzo da provare, in ottemperanza al famigerato Dpcm che chiude i luoghi di ristoro alle 18.
Osteria Vineria Gastronomica Sepa
Calle de la Bissa 5482, Venezia
A metà strada tra gastronomia e locale in cui consumare in piedi specialità veneziane o da ordinare per asporto, Sepa – in Calle della Bissa, a pochi passi da Rialto – logo stiloso con i tentacoli di una seppia e linguaggio che gioca con un pidgin english venezianissimo – ha un’ampia offerta: cicchetti, ovviamente (polpette, sarde in saor, fritture), ma anche primi (paste e risotti) e secondi. Una buona scelta di etichette locali e birre artigianali completano il quadro. In questi giorni, dalle 17 alle 18, c’è anche un “welcome prosecco”, un calice offerto, in accompagnamento – neanche a dirlo con un’ordinazione di cicchetti.
Cantina Do Spade
San Polo 859, Venezia
Tra le più antiche osterie veneziane, la Cantina Do Spade si trova a due passi da Rialto. Potete fermarvi per un cicchetto (calamari fritti, polpette, mozzarelle in carrozza, baccalà mantecato, spienza, nervetti), e godervela come bacaro, oppure fermarvi per primi e secondi piatti della tradizione. L’atmosfera è cordiale e caratteristica.
Osteria ai Pugni
Fondamenta Gherardini, 2836, Venezia
Ai piedi del ponte dei Pugni, nel sestiere di Dorsoduro dopo Campo Santa Margherita, l’Osteria ai Pugni è uno storico bacaro che a pranzo si trasforma in osteria con un’offerta di primi e secondi piatti che alternano classici veneziani, capisaldi nazionali e proposte più creative a seconda della disponibilità del mercato e della stagionalità. Ottima selezione di bottiglie nazionali e internazionali (chi è in cucina ne capisce eccome) e prezzi popolari: con una ventina di euro avete un menu completo e ve ne andate felici.
Adriatico Mar
Calle Crosera 3771, Venezia
Amatissimo da chi cerca riferimenti di qualità in ambito enologico, si rifà all’antica tradizione delle malvasie, i locali di mescita della Serenissima. Qui trovate selezionatissime etichette italiane e non, accanto ad un’offerta gastronomica che comprende cicchetti (rivistati in chiave moderna), panini, taglieri di salumi e formaggi, e piatti tipici stagionali. Il plus è il dehor: un pontile dove poter arrivare con la propria barca.
Stappo
Santa Croce 2166, Venezia
Enoteca con cucina aperta da pochi mesi (nel sestiere di Santa Croce, nei pressi di Campo San Polo), Stappo alterna proposte al banco (cicchetti) con primi e secondi piatti che variano a seconda della stagione. Il legame con la tradizione veneziana c’è, ma non diventa un vincolo: si esce insomma da Venezia per assaggiare quanto di buono offre l’Italia. Una menzione per le carni: qui, per esempio, si trova una selezione di prodotti di Damini e Affini, nome solidissimo del vicentino, e per i vini. Nota, in questi giorni Stappo propone 250 etichette a prezzo d’asporto tutto il giorno dalle 11:00 alle 18:00, e 20% di sconto su tutte le bottiglie da portare via.
Impronta Cafe Restaurant
Dorsoduro 3815, Venezia
Nei pressi di Campo dei Frari e della Scuola di San Rocco, Impronta è un indirizzo che si fa voler bene sin dalla mattina (e lo sanno bene gli studenti universitari e gli impiegati): l’offerta infatti inizia con la colazione e prosegue in veste di ristorante, con piatti unici per un pasto veloce, ma anche primi, secondi e insalatone. Nel pomeriggio tè ed infusi, e aperitivi. Il taglio è creativo senza eccessi e mantiene le radici veneziane.
Osteria Giorgione (Da Masa)
Calle Larga dei Proverbi 4582/A, Venezia
Provate a chiedere in giro di Masa e la reazione sarà la stessa: apprezzamento unanime e trasversale. Masa è Masahiro Homma, chef giapponese che ha trovano in Venezia una seconda patria. Dopo diverse esperienze nei locali più noti in città, ha trovato da poco un locale (la storica Osteria Giorgione, in zona Campo Santi Apostoli) in cui potersi esprimere e raccontare le sue origini, portando a Venezia l’autentica cucina giapponese. Orario continuato e take away con bento box.
Osteria al Cantinon
Sottoportego Delle Colonete 2152, Venezia
Lasciata l’Osteria Giorgione (vedi sopra), Seghei Hachi, chef di origini russe da anni a Venezia (e reduce da una partecipazione al format televisivo “Cuochi d’Italia, condotto da Bruno Barbieri), è approdato al Cantinon, in zona Sotoportego delle Colonete vicino alla chiesa della Maddalena. La cucina affianca carne e pesce e l’impronta è quella di una creatività mai spinta ma contenuta, con lo scopo di valorizzare la materia prima.
Osteria Trefanti
Santa Croce n 888, Venezia
Piccolo locale in zona Rio Marin, non troppo distante dal Ponte degli Scalzi, Osteria Trefanti dà un taglio da bistrot alla cucina: accanto alle solide proposte di pesce, anche piatti di carne e una cura nell’impiattamento che denota sensibilità e amore per gli ingredienti. In questi giorni l’offerta comprende piccola cucina, cicchetti e aperitivi.
CoVino
Calle del Pestrin 3829, Venezia
Andrea Lorenzon è figlio d’arte (suo padre, Mauro, è l’anima dell’enoiteca Mascareta). Da qualche anno ha dato vita al CoVino, un’enoteca-bistrot con sette tavoli sette e cucina a vista. Le proposte variano a seconda dell’estro, della disponibilità del mercato e della stagione. Fissa tuttavia la proposta per il pranzo: 3o euro per un piatto principale ed un dessert, o 40 se ci aggiungete anche un antipasto. In questi giorni, da giovedì a lunedi, dopo pranzo e fino alle 18 c’è pure la tombola, con premi e cartelle convertibili in gift card.
Ai mercanti
Corte Coppo 4346/a, Venezia
E’ una “gastrosteria” in Calle dei Fuseri. Trovare questo gioiellino, nascosto a pochi passi da Rialto e vicino alla Scala Contarini del Bovolo è decisamente un’impresa, ma una volta arrivati è difficile andarsene. L’impronta data alla cucina, dopo il passaggio generazionale compiuto nel 2013, deriva dalla bistronomie francese, ma senza la spocchia d’oltralpe. Si valorizzano le materie prime e i prodotti di laguna, si alterna carne e pesce con uno sguardo moderno senza strafare. Nota per la carta vini, che riesce a scovare piccoli produttori semisconosciuti.
Osteria Contemporanea da Riccardo
Calle de L’oca 4426, Venezia
Riccardo Volpe non ama le mezze misure e, a mo’ di avvertimento, ha definito la sua cucina come “non democratica”, come a dire astenersi perditempo. Dopo aver lasciato l’Antico Pizzo, ha aperto l’osteria nel 2018, in zona Ca’ D’oro. La schiettezza è la sua cifra stilistica, tra i tavoli così come in cucina: se i prodotti spaziano su tutto il territorio nazionale, unico è il criterio di scelta, che non fa sconti sulla qualità. Le proposte in carta sono allettanti ma tenete presente anche i due menu degustazione e i piatti declamati a voce.
Local
Salizzada dei Greci 3303, Venezia
Aperto nel 2015 dai fratelli Benedetta e Luca Fullin, il Local è soprattutto Matteo Tagliapietra, chef di originario di Burano, che nei piatti accosta l’amore per le sue radici e per la tradizione veneziana con le influenze derivate dalle esperienze all’estero fatte tra Londra, Giappone e Scandinavia. Creatività e ricerca sono il filo conduttore che accompagna tutti i piatti. A pranzo ora vale davvero la pena approfittarne: la formula prevede 3 portate al prezzo di 38 euro.
Le Antiche Carampane
Rio Terà de le Carampane 1911, Venezia
Solidissimo ed imprescindibile indirizzo di riferimento in città (in zona Campo San Polo), le Antiche Carampane sono il modo migliore per conoscere la cucina veneziana ed i suoi piatti classici. Attenzione maniacale alle materie prime, pochi piatti ed un menu che in stagione permette di trovare vere perle locali come le moeche e le castraure. Oltre all’apertura a pranzo, dalle 15 in poi c’è la formula “Osteria Carampane” con una selezione di cicchetti veneziani e dolci fatti in casa serviti sino alle 18. E si inizia anche con il take away.
Glam
Calle Tron 1961, Venezia
All’interno di Palazzo Venart, hotel 5 stelle lusso già un gioiello di suo, ecco il Glam, due stelle Michelin e l’impronta di Enrico Bartolini. In cucina c’è Donato Ascani, che ha saputo accostare classicità a creatività sfruttando al massimo le potenzialità della laguna, dal mare alle erbe. Il consiglio è quello di optare per il menu degustazione, raffinatissimo e che non dimenticherete facilmente.