Chi conosce Venezia sostiene che il modo migliore per vederla – per capire come si viveva qualche secolo fa, nel periodo di massimo splendore– è dall’acqua, girandola su una gondola o su qualunque altro mezzo navigante. Ma esistono posti capaci di regalare scorci memorabili al netto delle imbarcazioni, anche perché, diciamolo, la gondola non è esattamente un mezzo economico.
Allora ecco pronta una lista dei ristoranti con vista a Venezia, ovvero di locali per tutte le tasche – facoltose o meno – dove si mangia mediamente bene e si gode una vista superba.
Prima di scattare la foto che farà schiattare d’invidia gli amici, prendetevi un minuto per godere il panorama e per ordinare qualcosa. Solo a quel punto, se proprio non potete farne a meno, scattate.
Però, contegno: niente selfie stile Kardashian.
Hilton Molino Stucky Venice – Giudecca 810
Il primo dei ristoranti con vista a Venezia si chiama Hilton Molino Stucky e si trova nell’isola della Giudecca: un vero mulino, costruito tra il 1884 ed il 1895, nel periodo d’oro qui si macinavano fino a 2.500 quintali di farina al giorno.
Restaurato e trasformato in albergo (gruppo Hilton), è dotato di residence, centro congressi, 379 stanze, sala convegni.
La cosa più interessante per noi, tuttavia, è la terrazza panoramica con bar e piscina. Per raggiungerli, attraversate baldanzosi la hall (non serve essere ospiti dell’hotel per accedere al bar) e dirigetevi vero l’ascensore, ottavo piano.
Non fate gli smargiassi, prima di uscire prendetevi una giacca: la Giudecca non si chiama a caso “isola delle foche”.
Cosa ordinare? Allo Skyline Rooftop Bar dell’Hilton Molino Stucky cocktail a volontà, accompagnati a volte da musica dal vivo: blues, soul e jazz. Se volete mangiare avete due possibilità: il ristorante Aromi, cucina mediterranea con qualche tocco dello chef: mezzi paccheri con pesce spada, finocchietto e zenzero”, spigola di mare su carpaccio di cetrioli, con croccante di finocchi e ravanelli”.
Oppure il Bacaromi, fratello minore e più ruspante dell’Aromi che riproduce nell’arredo un bacaro veneziano.
Sia all’ultimo piano, che da un tavolo sulla fondamenta la vista è superba.
Se potete, andateci di sera (accompagnati, ve lo devo proprio dire?).
Prezzi medi – 3 portate, senza vino: 75 euro.
Antinoo’s, Hotel Centurion Palace – Dorsoduro 173
Antinoo’s è il ristorante dell’hotel Centurion, protagonista di un lussuoso restauro che ha trasformato Palazzo Genovese (fine ‘800) in un hotel a 5 stelle, appartenente al gruppo Sina Fine Italian Hotels.
Si trova tra Punta della Dogana e la Fondazione Guggenheim: ha 50 stanze, ognuna diversa dall’altra.
Prima di accomodarsi a tavola scegliendo ovviamente uno dei tavoli della terrazza del ristorante che affaccia sul Canale Grande di Venezia date un’occhiata alle due sale da pranzo.
La prima, più piccola, è un guscio rosso, mentre l’altra, nonostante le dimensioni maggiori, resta una capsula bianca di rilassatezza. All’esterno del ristorante con vista sul canale di Venezia, però, è tutt’altra cosa: di fronte a voi avete il Gritti e se allungate lo sguardo a destra raggiungete San Marco.
Una volta nutriti gli occhi, è ora di passare allo stomaco, quindi alla cucina.
Ci pensa Massimo Livan, executive chef: menu leggeri con piatti senza burro e panna, amore per frutta e verdura, attenzione alla composizione cromatica.
Due i menù: uno legato ai classici della tradizione veneziana (baccalà mantecato, risotto alla pescatora, frittura), l’altro più innovativo: piovra in tre consistenze; risotto con baccalà, birra e bar bietola; ravioli verdi di anatra con crema di patate allo zafferano, ricotta affumicata e chips di patate viola; trancio di rombo all’estratto di lemongrass con patate, pepe rosa e spinaci.
Un consiglio: se scegliete di cenare chiedete del tavolo da due che guarda verso il campanile di San Marco.
Prezzi medi – 3 portate senza vino: 90-100 euro
Gritti Palace, Campo Santa Maria del Giglio – Sest. San Marco
Al Gritti Palace non ci si fa mancare nulla: bar, ristorante e scuola di cucina. I nomi sono altisonanti: Longhi (il bar), Club del Doge (il ristorante) e “Scuola di cucina epicurea”.
Se state fremendo in attesa di capire da dove si gode la vista migliore su Venezia, aspettate un attimo che i dettagli sono importanti. Nel bar Longhi ci sono 6 dipinti del Longhi risalenti al 18° secolo, e la scuola di cucina insegna i piatti della tradizione veneziana, si comincia con la spesa al mercato di Rialto.
Espletate le formalità, prendete un bel respiro, perché una volta messo piede nella terrazza tratterrete il fiato a lungo.
Di fronte a voi la Chiesa della Salute, e poi Punta della Dogana e più a sinistra il Lido. Un andirivieni di gondole e la sensazione di essere sull’acqua. D’obbligo venirci nella bella stagione.
Due i menù: uno (dalle 12 alle 18) meno impegnativo che offre anche insalate, sandwich ed hamburger.
Nell’altro lo chef Daniele Turco combina i piatti storici lagunari con grandi classici come risotti e paste, pesci –branzino e rombo– e carni –manzo e agnello– con un’attenzione particolare per la materia prima regionale.
L’unico rischio è che catturati dalla vista facciate freddare il piatto.
Prezzi medi – 3 portate senza vino: 90-100 euro
Ristorante Riviera, Fondamenta Zattere al Ponte Longo 1473 – Sest. Dorsoduro
Balzato agli onori delle cronache nel 2015 come vincitore del “TripAdvisor traveller’s choice fine dining restaurants”, il premio assegnato dai “travellers” di TripAdvisor (decidete voi se è degno di nota), si trova proprio di fronte al Molino Stucky, alle Zattere: si chiama Ristorante Riviera ed è uno dei più bei ristoranti con vista su Venezia.
Un po’ come per il Centurion e il Gritti, insomma, che stanno uno di fronte all’altro, anche qui sembra di essere in uno di quei western polverosi in cui i pistoleri si fronteggiano con occhio torvo. Solo che invece della polvere abbiamo la laguna e al posto del saloon un locale raffinato: piatti molto curati, con un’offerta che comprende carne e pesce e qualche grande classico veneziano.
Prezzi medi – 3 portate senza vino: 80-90 euro (ma c’è anche un menu degustazione a 100, se potete)
Algiubagiò, Fondamenta Nuove – Cannaregio 5039
Se pensate che le cartucce migliori siano appannaggio esclusivo di Canal Grande e Zattere vi sbagliate di grosso. Qui siamo dall’altra parte di Venezia, quella delle Fondamenta Nuove, che guarda verso le isole del vetro e dei merletti. La vista spazia in laguna, senza l’affollamento dei gondolieri e del traffico del Canal Grande.
Il ristorante Algiubagiò offre una cucina curata e proposte originali senza scadere nell’accezione del termine “creativo” che chiude lo stomaco per l’azzardo degli accostamenti. Si può scegliere tra carne e pesce, il menù comprende anche due percorsi di degustazione consigliati per il prezzo in rapporto al menu alla carta. Prezzo corretto.
Prezzi medi – 3 portate senza vino: 60-65 euro
Taverna al Remer – Cannaregio 5701
Permettersi hotel a 5 stelle non è sempre possibile, ecco allora un’alternativa ottima per l’aperitivo. Con la Taverna al Remer siamo esattamente di fronte all’Erbaria e al mercato di Rialto, perché è facile scegliere il ponte più famoso di Venezia. Ma basta attraversare il canale per avere una vista suggestiva e diversa.
Ai gestori, se possiamo permettercelo, un consiglio e uno sprone a migliorare: il menu a buffet della Taverna al Remer consente di abbattere certi costi ma rimanda a un’idea di cucina sorpassata.
Meglio puntare su un’offerta che comprenda pranzo e cena al tavolo, magari diversificando piatti e prezzi.
I classici veneziani ci sono tutti e, tra la carne e il pesce date la precedenza al secondo, che garantisce maggior varietà.
Noi consigliamo il locale per l’aperitivo: prendete il bicchiere e trovate un posto che guardi il canale. Se potete restateci fin quando fa buio: la luce del campiello farà il resto.
Prezzi medi – 3 portate senza vino: 45-50 euro.
[Immagini: Caterina Vianello, Algiubagiò]