State attenti, voialtri che osate rivolgere agli amorevoli genitori presenti nei vostri ristoranti queste poche e manierate parole:
“Scusate, alcuni clienti si lamentano perché i vostri bambini disturbano, potreste controllarli?».
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State attenti, dicevamo, perché mentre i bambini di 3 e 5 anni proseguono le scorribande tra i tavoli scontrandosi con i camerieri carichi di piatti, nel vostro ristorante –dove i più piccoli non sono visti come Gasparri in un convegno sulla filosofia della scienza, ma come persone che se eccedono vanno redarguite– potreste ricevere nell’ordine:
1) un bicchiere di vino in testa lanciatovi dagli amorevoli genitori;
2) percosse senza tanti complimenti con tanto di contusioni e graffi vari;
3) minacce (“vi bruciamo il locale”) al posto della cena pagata;
4) una recensione al veleno su TripAdvisor, che tenterà di dipingere il vostro ristorante come la residenza di un moderno Erode.
Questo è successo sabato scorso al Rosa Peonia, ristorante pizzeria di Treviso, quando i genitori dei bambini usciti a cena con una comitiva di amici, in tutto nove persone, (“italiane, rumene e albanesi” aggiunge maliziosa La Tribuna di Treviso), fanno volare insulti e minacce nei confronti dei ristoratori.
Oltre a un calice di vino lanciato dalla mamma dei bambini, che ha preso malissimo il rimprovero di Gianluca Marcis, 38 anni, figlio dei titolari Daniela e Michele, finito all’ospedale con una prognosi di cinque giorni per “escoriazioni da graffi al volto e al collo”.
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La rissa nell’affollato ristorante di Treviso si è calmata soltanto con l’arrivo dei carabinieri, chiamati a intervenire perché i clienti si sarebbero rifiutati di pagare il conto.
E non contenti, una volta usciti dal locale, hanno iniziato a tempestare TripAdvisor di recensioni negative su La Rosa Peonia e i proprietari “molto scortesi con i bambini”.
Ma è molto probabile che dal web la vicenda passi a un’aula di tribunale, perché ora l’avvocato della famiglia Marcis intende sporgere denuncia per lesioni, minacce e anche per diffamazione, proprio a causa delle recensioni su TripAdvisor.
[Crediti | La Tribuna di Treviso]