L’atto del mangiare all’aperto è definito, nei paesi anglofoni, con un mirabile sincretismo semantico translinguistico d’italica ispirazione, Alfresco dining. Espressione che, ora che ci penso, in quest’estate italiana potremmo fare un po’ nostra, sentendoci turisti nelle nostre città. Chi è di Roma sa (o forse no) quante belle trattorie e ristoranti, nonché pizzerie e gelaterie ci siano fuoriporta, a pochi chilometri dal Grande Raccordo Anulare.
Questa piccola guida vuole quindi suggerirvi esattamente questo: dove mangiare alfresco, anzi, “al fresco”, evadendo per un attimo dal GRA e recandovi fuoriporta, nei dintorni di Roma, al mare, ai Castelli, tra i colli della Sabina – in tutti i casi, a meno di un’ora dal trambusto del centro città.
Ristoranti di mare
La Scialuppa da Salvatore
Questo stabilimento balneare è famoso per il suo ristorante quanto (almeno) per i servizi in spiaggia e le lussuose “tende”, ambitissime dal jet set romano in fuga d’Agosto. Al Villaggio dei Pescatori di Fregene dal 1956, fondato da Salvatore Maduli, propone oggi una cucina di pesce locale animata da più di qualche spunto fine dining; gestita con agilità dallo chef Fabio Di Vilio.
È possibile mangiare ai tavoli, ordinare da asporto o venire comodamente serviti sotto il proprio ombrellone. Scontrino medio sui 45 euro, bevande escluse.
Indirizzo: Via Silvi Marina 69, Fregene
Ristorante La Baia
A poche centinaia di metri dal precedente, altro stabilimento – e altro ristorante – degni di nota. Più pop e abbordabili sdraio e lettini, più “comfort” la concezione la cucina, che fa leva su materia prima di mare freschissima interpretata con la semplicità golosa di preparazioni dall’animo genuino. Interessante la carta dei vini, che offre più di qualche perla: anche qui, preventivate 45 euro (al netto del bere) per un pasto completo.
Indirizzo: Via Silvi Marina 1, Fregene
Pascucci al Porticciolo
Il ristorante di Gianfranco Pascucci – una stella Michelin dal 2012 – è per la città di Roma un punto di riferimento quando si parla di pesce; che viene qui elaborato, partendo esclusivamente da materia prima “di mare” e non allevata, in menu eclettici e ricchi di ispirazioni internazionali. Crostacei, molluschi e pesci da spina si fanno protagonisti di un viaggio – che sarà possibile percorrere alla carta, o scegliendo uno dei tre percorsi degustazione – che li vede dominare l’offerta, dagli antipasti di crudo e cotto fino… Al dessert! Menu degustazione classico a 90 euro, “Com’è profondo il mare” da 8 portate a 110 euro, “Un viaggio nel sole e nel sale”, 9 portate a discrezione dello chef a 120 euro.
Indirizzo: Viale Traiano 85, Fiumicino
Osteria dell’Orologio
Cucina dinamica e istintiva per questo ristorante gourmand nel centro di Fiumicino, a metà tra le tentazioni piscatorie della costa e la solida tradizione agricola della vicina Maccarese. Lo chef Marco Claroni propone soluzioni bistronomiche solide e creative, parimenti godibili sia ordinando alla carta che attraverso i percorsi suggeriti dai menu degustazione (52 euro per il sei portate, 75 per il “Libera-mente” da 10).
Indirizzo: via di Torre Clementina 114, Fiumicino
Ristoranti di campagna
L’Angoletto – Vino e cucina
Di questo adorabile ristorantino con cucina, erede di una tradizione slow dei Castelli Romani intesa nel suo senso più arcaico e puro, vi avevamo parlato ampiamente in una delle nostre recensioni.
È sempre una buona idea tornare a trovare Mauro Pistelli e famiglia in questo buen retiro tra i Castelli Romani, vuoi per la cucina di territorio e gli ingredienti selezionati da produttori romani, vuoi per l’accoglienza dell’ambiente, vuoi per l’eccezionale rapporto qualità/prezzo.
Indirizzo: Piazza Vittorio Buttaroni 6, Genzano Romano
Sora Maria e Arcangelo
Quando si parla di Osterie Romane, non si può non pensare alla storica “trattoria” di Olevano, e al suo straordinario lavoro di recupero e valorizzazione del territorio della campagna romana e dei suoi prodotti. Lo chef Giovanni Milana scopre e ri-scopre vegetali, carni, formaggi eccezionali e spesso dimenticati, fa ampio sfoggio della sua conoscenza della sfera del selvatico, delle erbe e del foraging, ed arrangia gli elementi con una grazia speciale che sa al contempo di storia antica e di futuro. Menu degustazione a 35 euro, scontrino medio alla carta sui 40.
Indirizzo: via Roma 42, Olevano Romano
L’Oste della Bon’ora
Massimo Pulicati, oste, Maria Luisa Zaia, chef: sono indiscutibilmente una delle coppie più conosciute da chi frequenta i giri della gastronomia romana, titolari della mitica Bon’ora di Grottaferrata. Cucina slow, ingredienti ricercati, preparazioni tradizionali ma con un twist, atmosfera al contempo chic e sanguigna e una grande scelta di vini: un posto ideale per una fuga della città, nella frescura dei Castelli. Menu degustazione a 30, 35 e 40 euro; spesa media mangiando alla carta sui 45.
Indirizzo: Viale Dei Cavalieri di Vittorio Veneto 133, Grottaferrata
Pizzerie
Gusto19
Vi abbiamo parlato di questa pizzeria di Pomezia, o meglio di Torvaianica: nonostante soffra alcune evidenti scopiazzature delle creazioni di celebri pizza chef romani sul fronte topping, ci è parso che il giovane pizzaiolo di questo locale affacciato sulla spiaggia sia in grado di proporre un buon prodotto. Abbiamo deciso così di scoprire se mettendolo sotto pressione tirerà fuori qualcosa di ugualmente ben fatto ma più spiccatamente “personale”. Mettetelo alla prova!
Indirizzo: Piazza Ungheria 10, Torvaianica (Pomezia)
Maccare’
Il “Castello di San Giorgio”, palazzina nobiliare Settecentesca passata di mano, nei secoli, da una all’altra delle più celebri famiglie dell’aristocrazia capitolina; diventa “casa” di questa pizzeria di proprietà di Valerio Piccirilli, Fabio Benucci, Stefano Callegari. Non mancano pizze e fritti “signature” della scuola-Callegari – dai supplì creativi alla Greenwich con Stilton e giro di riduzione di Porto – col benefit non indifferente dello stare freschi, in un bel posto in mezzo al verde. Pizze in media sugli 8-9 euro.
Indirizzo: Via dei Pastori 24, Maccarese
Pizzeria Sancho
A Fiumicino, una Mecca della pizza al taglio romana: la “pizzetteria” dei Di Lelio, ristoratori da tre generazioni, è indiscutibilmente tra gli esercizi che hanno cambiato il volto dello street food più amato della Capitale ridisegnandolo come prodotto di altissima qualità. Ricerca delle farine, studio della lievitazione e topping d’eccellenza rendono l’indirizzo una meta imperdibile per gli amanti del genere… Cioè, tutti.
Indirizzo: Via della Torre Clementina 142°, Fiumicino
Gelato
Greed – Avidi di gelato
Torniamo ai Castelli per un gelato “naturale” d’autore, quello di Diego Rossi, già incluso nella nostra selezione 2020 delle migliori gelaterie di Roma. A Frascati l’appassionato gelatiere propone una visione “contadina” e fortemente individuale del prodotto, con accostamenti inusuali, materie prime a km0 quando non addirittura di propria produzione e una grande competenza nella realizzazione.
Indirizzo: Via Cernaia 28, Frascati
Le Chat – Il gelato giusto
In mezzo al marasma generalmente massificato che è la gastronomia di Lido di Ostia, questa gelateria è un’autentica sorpresa: quello di Le Chat è un gelato molto buono, specializzato in frutte e rendizioni in gelato di preparazioni di pasticceria (imperdibili i gusti Sacher e Madeleine!).
Indirizzo: Piazza Cesario Console 6, Ostia
Gelato “Ingredienti Nobili”
È la gelateria inaugurata dal Maestro Gelatiere Ermanno di Pomponio a Civitavecchia, dopo il suo “divorzio” da Neve di Latte (che rimane, comunque, saldissima nel gruppo delle migliori di Roma secondo noi). Materie prime di altissima gastronomia, biologiche e biodinamiche, assemblate senza additivi, zuccheri raffinati, semilavorati industriali.
Indirizzo: Via Bramante 48, Civitavecchia