Sono 45 nel 2022 i ristoranti stellati del Piemonte, che perde alcuni nomi illustri (i Costardi su tutti) ma guadagna tre nuovi monostellati interessanti. Con questi risultati la regione si piazza al terzo posto tra le più stellate d’Italia, preceduta dalla Lombardia e dalla Campania. La Guida Rossa segnala in Piemonte un tre stelle Michelin, quattro due stelle e, di conseguenza, quaranta (mono) stellati.
Se a Torino e provincia se ne trovano tredici, tutti mono-stellati, con una new entry relativa all’ultima edizione della Guida Michelin, la regione continua a dare soddisfazioni, anche grazie al gastronomicamente felice territorio di Langhe e Roero.
Ecco l’elenco completo dei ristoranti stellati piemontesi, dunque: per ciascun posto vi diciamo che tipo di cucina si realizza, i prezzi del menu degustazione, chi è lo chef e tutto ciò che vi serve sapere per decidere se andarci.
RISTORANTI 3 STELLE MICHELIN*** – PIEMONTE
Piazza Duomo
Piazza Risorgimento 4, Alba
Dopo aver appena annunciato l’apertura di un ristorante in Qatar, Enrico Crippa si conferma – se mai ce ne fosse stato bisogno – ambasciatore dell’altissima cucina piemontese nel mondo. Metodico, creativo, misurato, sperimentatore: Crippa è un cuoco come pochi altri, e la famiglia Ceretto – che lo ha voluto al suo Piazza Duomo – lo ha intuito prima di tutti. Qui ha saputo elevare ai massimi livelli le materie prime locali e su tutte quelle vegetali, su cui lo chef continua ad avere una predilezione, come d’altronde è lì a testimoniare uno dei suoi piatti più iconici di sempre, l’insalata 21…31…41…51.
Tutto il sapere di Enrico Crippa è custodito in questo ristorante dalle volte rosa, gioiello dell’alta cucina langarola che si nasconde dietro la porta rossa d’ingresso, giusto un po’ defilata rispetto alla piazza dove invece fa bella mostra di sé La Piola di Piazza Duomo, bistrot di cucina piemontese sempre guidato dalla stessa proprietà e dall’impronta dello chef.
Prezzi: Menu degustazione 290 euro
Informazioni: 0173 366167 | piazzaduomoalba.it | chiuso domenica e lunedì
RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN** – PIEMONTE
Antica Corona Reale
Via Fossano 13, Cervere (CN)
Sono ormai duecento e più anni che l’Antica Corona Reale di Renzo e Giampiero Vivalda è uno dei templi dell’alta cucina piemontese: un luogo dove si raccontano prodotti, storie e persone del territorio. In questo porto sicuro si può contare sulla stagionalità e si può imparare come i classici, combinati con un pizzico di modernità e gusto estetico, possano davvero non passare mai di moda. Piatti come il bollito, il raviolo di bagna cauda (se non è innovazione osare con la bagna cauda in uno stellato, allora non sappiamo cosa lo sia) o gli agnolotti gobbi della tradizione ai tre arrosti serviti come una volta: al tovagliolo, sono la migliore espressione della tradizione locale.
Prezzi: Menu degustazione 110 e 200 euro.
Informazioni: 0172 474132 | anticacoronareale.it | chiuso martedì sera e mercoledì
La Madernassa
Località Lora 2, 12050 Castelrotto, Guarene (CN)
Dopo l’addio di Michelangelo Mammoliti, che se ne è andato a tentare il colpo della terza stella al Boscareto Resort, non è facile l’impresa di Giuseppe D’Errico, che a La Madernassa deve difendere le due stelle Michelin guadagnate dal collega. Pare che però D’Errico sia la persona giusta per tentare l’impossibile: la sua cucina creativa, fresca, contaminata da sapori mediterranei (che si porta dietro con le sue origini campane) è fatta di scelte che vanno in continuità con quelle di Mammoliti, con una personalità che è pronta a svelarsi man mano.
Prezzi: Menu degustazione 180 euro, 240 euro, 300 euro.
Informazioni: 0173 611716 | www.lamadernassa.it | chiuso il lunedì
Piccolo Lago
Via Filippo Turati 87, Verbania
Rendere grande la cucina di lago: non poteva che essere altrimenti vista la meravigliosa location dove opera lo chef Marco Sacco, autore anche di un successo torinese in cima al Grattacielo San Paolo. L’atmosfera del Piccolo Lago a Verbania, è quella romantica (e a tratti malinconica) dei luoghi lacustri: qui si può cenare su una bellissima veranda affacciata sull’acqua, e si può anche scegliere di vivere un’esperienza direttamente in cucina, una sorpresa che promette molto più di un semplice “chef’s table”, in cui l’ospite diventa protagonista di uno spettacolo culinario diretto dalla brigata, senza programmi né limiti di portate (240 euro).
Prezzi: Menu degustazione 180 euro.
Informazioni: 0323 586792 | www.piccololago.it | chiuso lunedì e martedì
Villa Crespi
Via Giuseppe Fava 18, Orta San Giulio (NO)
È da questo luogo incantato, all’interno di un bellissimo palazzo ottocentesco in stile moresco affacciato sul lago, che nasce l’impero della ristorazione dello chef più popolare in Italia, sir Antonino Cannavacciuolo. Lo chef, che si divide tra una carriera televisiva di indubbio successo e la conduzione del suo brand (insieme alla sempre presente moglie e socia d’affari), si è imposto nel panorama della cucina nazionale con percorsi che uniscono il Sud delle sue origini a quel Nord dove ormai è di casa. In più, nelle sue cucine, ha fatto da scouting per nuovi talenti (vedi alla voce Pasquale Laera). I suoi piatti, come dicevamo, sono diventati iconici, e non solo tra il pubblico dei gourmet: la triglia con melanzana e provola affumicata o le linguine con calamaretti e salsa di pane, sono entrate nelle case di tutti gli Italiani attraverso uno schermo e, prima o poi, tutti hanno provato a replicarle.
Prezzi: Menu degustazione 190, 210 e 240 euro.
Informazioni: 0322 911902 | villacrespi.it | chiuso il lunedì e il martedì a pranzo
RISTORANTI 1 STELLA MICHELIN* – PIEMONTE
21.9
Località Carretta 4, Piobesi d’Alba (CN)
Il ristorante dello chef Flavio Costa è un buen retiro sulle colline del Roero, circondato dai vigneti di Piobesi d’Alba e situato in un bell’albergo di charme. Qui lo chef propone una cucina che viaggia tra Piemonte e Liguria (sua terra natale, e naturale punto di congiunzione tra queste terre e il mare), con piatti a base di pesce e cacciagione, che compongono due diversi degustazione. Ne sono dimostrazione piatti come i Plin di mare, ortaggi primaverili ed emulsione di taggiasca o le Lumache alla ligure con spuma di erbe selvatiche croccante. Il curioso nome del ristorante è un omaggio alla data di nascita delle figlie dello chef.
Prezzi: Menu degustazione di mare 80, 85 e 90 euro.
Informazioni: 0173 387200 | ristorante21punto9.it | chiuso il martedì
All’Enoteca
Via Roma 57, Canale (CN)
La cucina del ristorante di Davide Palluda, al primo piano dell’Enoteca Regionale del Roero di Canale, è sempre una garanzia. Questo perché lo chef è probabilmente il miglior interprete di questo territorio e delle sue colline al di qua del Tanaro, là dove la Langa si divide con il Roero. La sua è una storia di grande rigore e professionalità, di equilibrio nel gusto e nella proposta e di fantasia nell’interpretare i migliori prodotti della zona. Pesche, asparagi, fragole, lumache e naturalmente, in stagione, il tartufo. Con i suoi piatti Palluda racconta il territorio, ma si apre a contaminazioni frutto di viaggi, ricerca e creatività. Al piano terreno c’è anche un’ottima osteria con una proposta più pop e piemontesissima.
Prezzi: Menu degustazione 110 euro
Info: 0173 95857 | davidepalluda.it | chiuso la domenica e il lunedì a pranzo
Al Sorriso
Via Roma 18, Soriso (NO)
Angelo e Luisa Valazza conducono da sempre questo ristorante, stella Michelin nel 2020. Qui è dove la cucina piemontese si fa ancora più locale, dando un’interpretazione classica e fedele del territorio novarese e delle sue materie prime. Si passa dalla terra (funghi porcini, erbe e carne di Fassone) a un po’ di mare, mantenendo tra gli ingredienti principe il riso. Cose buone, forse un po’ retrò, ma il gusto, in fondo, può non avere età.
Prezzi: Menu degustazione 130 o 150 euro
Informazioni: 0322 983228 | alsorriso.com | chiuso lunedì e martedì
Atelier Restaurant
Piazza G. Matteotti 36, Domodossola
Giorgio Bartolucci è a capo di questa cucina, stella Michelin dal 2020, grazie a una proposta interessante, curiosa, che nasce da un profondo rispetto delle tradizioni di cucina italiana, ma soprattutto dei suoi prodotti, mai abbinati e trattati in modo banale. Ci sono piatti all’apparenza semplici come il coniglio grigio di Carmagnola, e creazioni più elaborate come il Gazpacho al cuore di bue e anguria con cozze ripiene alla menta. Il nome del ristorante rimanda all’idea di laboratorio, perché lo chef vuole che la sua cucina sia continua ricerca, nel rispetto della tradizione.
Prezzi: Menu degustazione 70 o 80 euro.
Informazioni: 0324 481326 | www.eurossola.com | chiuso il lunedì e la domenica a cena
Borgo Sant’Anna
Località S. Anna, 84, Monforte d’Alba (CN)
Pasquale Laera è cresciuto da quando era “il giovane chef allievo di Antonino Cannavacciuolo”. Si è smarcato da quella nobilissima etichetta e ha intrapreso la sua strada personale: è approdato nelle Langhe con il suo ristorante, premiato in tempo zero con la stella Michelin. La sua è una cucina di cuore, in cui l’impronta mediterranea è sempre ben presente, nonostante l’utilizzo di materie prime prevalentemente del territorio. Lo spazio – un borgo in cima alle colline, con una bella sala con vetrate che permette la vista sul panorama circostante – è molto bello, e presto apriranno anche le camere.
Prezzi: Menu degustazione 65 e 75 euro
Info: 0173 195 0332 | https://www.borgosantanna.it | chiuso il lunedì
Cannavacciuolo Bistrot
via Umberto Cosmo 6, Torino
Dopo l’era di Nicola Somma, nel bistrot torinese stellato guidato da Antonino Cannavacciuolo è arrivato lo chef Emin Haziri, che ha proseguito la strada intrapresa fino a ora. Una strada che omaggia in tutto il super chef di Villa Crespi, ma che permette ai suoi ragazzi di mostrare la loro personalità e di crescere in maniera individuale. Come per il resto dell’impero Cannavacciuolo, anche a Torino si mangia una cucina che ama coniugare sapori del Nord e ingredienti del Sud. La proposta è sufficientemente pop da piacere a tutti e abbastanza elegante da convincere i Torinesi, soprattutto quelli che abitano il quartiere della pre collina dove si trova il bistrot.
Prezzi: Menu degustazione in sei portate a 110 e 120 euro
Info: 011 839 9893 | www.cannavacciuolobistrot.it | chiuso lunedì e martedì a pranzo
Cannavacciuolo Cafè & Bistrot
Piazza Martiri della Libertà 1, Novara
Ancora uno stellato piemontese che porta la firma di Mr Antonino Cannavacciuolo, oltre al locale gemello di Torino. Luogo di grande eleganza, questo ristorante novarese è situato al primo piano di uno storico edificio arredato con modernità e attenzione al design, mentre al piano terra c’è la caffetteria- pasticceria. In cucina, al ristorante, c’è lo chef Vincenzo Manicone, che è arrivato qui dopo quattro anni a Villa Crespi e propone una carta dai sapori mediterranei (con qualche tocco di Piemonte, ca va sans dire).
Prezzi: Menu degustazione 95 e 115 euro.
Informazioni: 0321 612109 | cannavacciuolobistrot.it | chiuso il lunedì e la domenica a cena
Casa Vicina – Green Pea
Via Nizza 230, Torino
Casa Vicina è un luogo storico per i Torinesi, e in generale un piccolo tempio della cucina piemontese (la loro bagna caoda al bicchiere, per esempio, ha fatto la storia contemporanea della gastronomia locale). Da qualche tempo il ristorante ha trovato una nuova casa, molto più bella della precedente, in cima a Green Pea, il centro commerciale verde targato Farinetti. La cucina è rimasta sempre la stessa, con tutti i classici della tradizione piemontese, dalla carne cruda al tonno di coniglio grigio di Carmagnola, dall’insalata russa agli agnolotti pizzicati a mano al sugo d’arrosto. Un compendio di tradizione unico in città.
Prezzi: Menu degustazione a 100 e 140 euro
Info: Via Nizza 224, Torino | 011 1950 6840 | www.casavicina.com | chiuso domenica sera e lunedì
Ca’ Vittoria
via Roma, 14, Tigliole (AT)
In un bell’hotel con camere (una diversa dall’altra, con i nomi dei fiori a distinguerle), all’interno di una casa settecentesca, si trova questo ristorante a conduzione familiare, dove lo chef Massimiliano Musso segue le orme di nonna Gemma e mamma Sandra, lavorando sulla piemontesità e alternandola con preparazioni più innovative e una passione per la cucina francese che fa capolino qua e là tra le proposte. Siamo in un angolo di Piemonte indubbiamente meno fortunato gastronomicamente delle Langhe o del Roero, quantomeno in termini di stelle. Ma il valore è indubbio: qui si viene accolti, intanto, in una bellissima atmosfera, e si mangiano materie prime locali e ricette della grande tradizione piemontese, su tutti gli Agnolotti della tradizione piemontese al sugo d’arrosto.
Prezzi: Menu degustazione a 85 e 110 e 140 euro
Informazioni: 0141 667713 | ristorantevittoria.it | chiuso domenica sera e lunedì
Condividere
via Bologna 20, Torino
Non smetteremmo mai di andare da Condividere, uno dei ristoranti stellati dall’animo più pop dell’universo. Sarà probabilmente anche la formula Lavazza, un’azienda che ha saputo fare della popolarità la chiave per entrare nelle caffettiere di tutti gli Italiani. Ma sarà sicuramente per la mano di Federico Zanasi, che ha da qualche tempo messo la sua riconoscibile e personalissima impronta sul format culinario ideato dai fratelli Adrià. Un format che prevede piatti golosi, pensati per essere “convidisi” (da cui il nome del locale) e soprattutto immaginati come un circo che si esibisce davanti all’ospite, divertendolo e stupendolo con effetti speciali.
Quel che ne esce è una proposta dall’animo spagnolo ma dal gusto profondamente italiano (come il gelato al parmigiano “Bob Noto”, omaggio al celebre gastronomo e fotografo), torinese (come il tramezzino Mulassano con granchio, capricciosa e maionese piccante), emiliana (come la tigella). Tutto pazzescamente buono.
Prezzi: Menu degustazione 70, 85 e 100 euro.
Info: 011 0897651 | www.condividere.com | chiuso la domenica
Damiano Nigro
Borgata Cerequio, La Morra (CN)
Novità tra le stelle Michelin piemontesi di quest’anno, il ristorante di Palás Cerequio è un tempio per gli amanti del Barolo: qui, nel cuore di uno tra i più prestigiosi cru del Barolo, si viene per assaggiare il migliore dei vini piemontesi, e per mangiare la cucina dello chef Damiano Nigro. Lui ha origini pugliesi, un passato contadino nella masseria di famiglia e una lunga gavetta a contatto con i grandi maestri della cucina moderna – Marchesi, Ducasse, Crippa – da cui – dice – ha imparato la curiosità della sperimentazione nel rispetto assoluto della materia prima. In carta piatti classici della tradizione (vitello tonnato, agnolotti del plin) e qualche creazione di mare.
Prezzi: menu degustazione a 70 e 120 euro.
Info: 0173.50657 | https://palascerequio.com/ristorante.html
Del Cambio
Matteo Baronetto, chef del Ristorante Del Cambio, si è ormai ritagliato un posto come portavoce dell’alta ristorazione torinese. Il luogo in cui cucina, in effetti, è talmente simbolico in città che non poteva essere altrimenti: ma lui ha saputo cogliere ogni occasione che gli si è presentata davanti ed è diventato un volto della città. Questo indipendentemente dalla seconda stella, chiesta a gran voce anno dopo anno ma per ora ancora non pervenuta. Del Cambio è un ristorante come pochi altri, aperto nel 1757, e da allora meta aristocratica degli amanti della cucina gourmet, Cavour in testa. Da allora, però, di acqua sotto i ponti ne è passata: agli stucchi barocchi si sono aggiunte le installazioni contemporanee della Sala Pistoletto, la proposta è stata rinnovata (arricchendosi con il Bar Cavour al primo piano e con la Farmacia del Cambio, bistrot-pasticceria lì accanto) e l’offerta gastronomica non è mai stata così adatta a questo luogo come dopo l’arrivo di Baronetto.
La mano di Baronetto, riconoscibilissima, firma piatti audaci, che si alternano felicemente a proposte della tradizione (che proprio non riesce a togliere dalla carta, perché chi viene qui vuole respirare l’aria dell’antico Piemonte).
Prezzi: menu degustazione a 210 euro.
Info: piazza Carignano 2, Torino | 011 1921 1250 | www.delcambio.it
Dolce Stil Novo alla Reggia
Il Dolce Stil Novo alla Reggia rimane lì, contro tutto e tutti, granitico come solo le certezze sanno essere. Merito in parte della location davvero d’eccezione: questo è infatti“l’unico ristorante all’interno di una reggia”, la meravigliosa Venaria Reale, bellissima residenza sabauda restaurata totalmente nel 2007. E ovviamente merito del carisma di Alfredo Russo, che qui propone una cucina tradizionale, classica, in una location indubbiamente suggestiva.
Prezzi: Menu Lunch Basic “carta bianca” in tre portate (solo a pranzo, giorni feriali) 38 euro; Menu Gourmet “carta bianca” in sette portate 70 euro; Menu Grand Gourmet “carta bianca” in nove portate 90 euro.
Info: Piazza della Repubblica 4, Venaria Reale | 011 4992343 | www.dolcestilnovo.com | chiuso domenica a cena, lunedì, martedì a pranzo
Guido
Via Alba, 15, Serralunga D’alba (CN)
Tra le operazioni più riuscite della famiglia Farinetti c’è quella di rendere la storica tenuta di Fontanafredda una destinazione gastroturistica. Merito anche della proposta di Ugo Alciati, che nel suo Guido ristorante porta avanti l’eredità di famiglia, valorizzando le materie prime del territorio e proponendo da sempre i veri, originali e inimitabili agnolotti del plin, serviti al sugo d’arrosto o al tovagliolo e brodo di gallina, motivo sufficiente per venire a cena qui. Grande attenzione ai particolari per una cucina precisa ma golosa, che affonda le sue origini nel cuore della tradizione piemontese, tramandata da Guido Alciati e soprattutto da Lidia Vanzino. Furono loro, nel 1960, a fondare un ristorante che fece la storia della gastronomia del territorio a Costigliole d’Asti, e di cui oggi Guido è l’erede.
Prezzi: Menu degustazione 80, 100, 110 e 120 euro.
Informazioni: 0173 626162 | guidoristorante.it | aperti a cena dal martedì al venerdì e il sabato a pranzo e cena
I Caffi
Via Scatilazzi 15, Acqui Terme (AL)
Nel cuore del Basso Piemonte, terra tutta da scoprire di grande tradizione gastronomica e vinicola, si trova questo ristorante a conduzione familiare, messo su dalla chef autodidatta Bruna Cane. Siamo nel centro storico di Acqui Terme, a Borgo Pisterna, in un antico palazzo Comunale del 1500. La cucina della chef predilige le materie prime del territorio, seppur con l’inserimento di qualche proposta di pesce. Le ricette, seppur con un pizzico di estro qua e là, sono quelle della tradizione: carne cruda battuta al coltello, tagliatelle al ragù d’anatra, carrè di agnello in costa di fiori, stracotto di vitello al Nizza. La carne, in generale, è trattata con grande cura, e c’è anche una particolare specializzazione sulla brace. Non in ultimo, si mangia in una bellissima sala affrescata che un tempo era l’antica Stanza del Sindaco del Vecchio Palazzo Comunale del 1500.
Prezzi: Menu degustazione 70 e 85 euro
Informazioni: 0144 325206 | icaffi.it| Aperto dal Mercoledì al Sabato per la cena (ottobre e novembre aperto anche il sabato e la domenica a pranzo)
Il Cascinale Nuovo
SS231, Isola D’asti (AT)
Lo chef Water Ferretto è un grande professionista, con alle spalle una lunga carriera nell’alta cucina piemontese. Lo dimostra nel suo ristorante, portato avanti di generazione in generazione, in cui oggi propone con sicurezza la sua cucina, fatta di proposte solidamente classiche e tradizionali, come la Battuta di coscia di vitella con cruderie e bagna caoda light o gli Agnolotti tradizionali “dal plin” al burro aromatico. Lo spazio dove si trova il ristorante è un bell’hotel hotel con giardino e piscina, che spunta all’improvviso lungo la strada. Un posto dove fermarsi per un momento di relax e mangiare una cucina solida, fortemente di impronta piemontese.
Prezzi: Menu degustazione 90 euro.
Informazioni: 0141 958166 | www.walterferretto.com | chiuso il lunedì
Il Centro
Via Umberto I, 5, Priocca D’alba (CN)
Che bella realtà, Il Centro di Priocca, universalmente riconosciuto come IL posto dove mangiare il fritto misto alla piemontese vecchia maniera.
La verità, però, è che la cucina della chef Elide Mollo – che è il volto e il cuore di quella che è un’autentica istituzione piemontese – è molto più di questo. Da lei si viene, oltre che per il fritto misto alla piemontese (solo nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, prenotando per tempo) per una cucina precisa, curata, spiccatamente piemontese. Con grande attenzione ai dettagli e la sapiente manualità di una volta, la chef porta avanti la cucina di questo piccolo gioiello di famiglia, insieme a suo marito Enrico e a suo figlio Giampiero. Un indirizzo storico e immancabile del Roero, guidato da una grandissima (quanto timida) donna. Bellissima anche la cantina, che merita una visita.
Prezzi: Menu degustazione 78 euro.
Informazioni: 0173 616112 | ristoranteilcentro.com | chiuso il martedì
Il Patio
Via Oremo, 14, Pollone (BI)
Sergio Vineis conduce questo storico ristorante del Biellese, messo su e portato avanti dal lavoro di una famiglia dove “nessuno è indispensabile ma tutti sono utili, proprio come in una vera squadra”. La volontà del patron è quella di mettere in scena ogni giorno uno spettacolo diverso, incentrato sempre sui prodotti del territorio (anche se nel menu trovano spazio anche diverse proposte di mare e qualche intenzione di contaminazione). Il tutto costruito in un bello spazio che unisce un’aria un po’ rustica a un’estetica di design, nato dalla ristrutturazione degli spazi che anticamente custodivano delle stalle.
Prezzi: Menu degustazione 70 e 90 euro.
Informazioni: 015 61568 | ristoranteilpatio.it | chiuso lunedì e martedì
La Ciau del Tornavento
Piazza Leopoldo Baracco 7, Treiso CN
Nel cuore delle Langhe, in una costruzione del 1931, sorge La Ciau del Tornavento, regno di Maurilio Garola, e uno dei templi dell’alta cucina piemontese. Lo è per la sua grande cucina, prevalentemente basata sui prodotti del territorio, e lo è anche per la sua incredibile cantina, ricca di oltre 65mila bottiglie di quasi 350 produttori di tutto il mondo, ricavata nel tufo della collina. Per gli amanti degli animali, esiste anche un servizio pensato per i cagnolini: quando arrivano, trovano pronta una ciotola con acqua e un menu pensato ad hoc per loro.
E – cosa non sempre usuale nei ristoranti di livello – anche i bambini sono più che benvenuti: per loro c’è un menu di portate formato “baby” servito su piatti, sottopiatti e bicchieri dipinti con animaletti e una tovaglietta da colorare con i pastelli.
Prezzi: Menu degustazione a 100, 110 e 120 euro.
Informazioni: 0173 638333 | laciaudeltornavento.it
La Credenza
La Credenza è forse il ristorante che meglio sa coniugare un certo allure glamour (i calciatori lo adorano) con il rispetto dell’understatement sabaudo. Un indirizzo ormai storico, che è nel nel cuore dei Torinesi, prima ancora che sulle pagine della Guida Rossa. Tanto lavoro, una proposta convincente e grande solidità: il tutto è frutto della grande esperienza di Giovanni Grasso da un lato, mescolata all’entusiasmo e alla creatività di Igor Macchia. Un indirizzo sicuro, con piatti mai troppo complicati da comprendere, dove il gusto prevale su ogni cosa e la tecnica non diventa una chiave di lettura ingombrante. In definitiva, un posto da cui uscire pienamente soddisfatti.
Prezzi: menu degustazione a 110 e 120 euro.
Info: via Cavour 22, San Maurizio Canavese | 011 927 8014 | ristorantelacredenza.it | chiuso martedì e mercoledì
La Fermata
Str. Bolla 2, Spinetta Marengo (AL)
La cascina di Spinetta Mareng che ospita il Ristorante La Fermata era già conosciuta nell’anno 1602. Questo fa di questo ristorante, dove si interpreta in maniera molto interessante la tradizione del territorio alessandrino, una delle realtà storiche più rinomate della zona. Lo chef Riccardo Aiachini propone in questo cascinale settecentesco che sa di cose buone di campagna, immerso nel verde e con un’atmosfera raffinata, una cucina fatta di materie prime locali che si mescolano con il pesce fresco proveniente dalla non lontana Liguria. Ci sono piatti di una volta, come gli agnolotti alessandrini, gli gnocchi di patate della Val Grue, o le animelle di vitello al burro o la trippa in bianco, ed è un bel mangiare.
Prezzi: Menu degustazione 60 e 70 euro
Informazioni: 0131 618506 | ristorantelafermata.it
Locanda del Pilone
Strada Della Cicchetta, Località Madonna di Como 34, Alba (CN)
Un bel resort nelle campagne langarole, e un giovane chef (Federico Gallo), che probabilmente meriterebbe ancor più attenzione di quella che ha. Grande dedizione, mano capace e la giusta dose di entusiasmo e creatività. La sua è una cucina molto attenta al territorio, anche se qua e là lascia intravedere le sue origini toscane e la sua passione per l’Oriente. Si mangiano piatti di carne, alla maniera della tradizione piemontese, ma c’è anche un interessante menu dedicato al pesce d’acqua dolce.
Prezzi: Menu degustazione 120 euro.
Informazioni: 0173 366616 | www.locandadelpilone.com | chiuso martedì e mercoledì
Locanda del Sant’Uffizio
Strada Sant Uffizio 1, Penango Cioccaro (AT)
Si trova sulle colline e tra i vigneti in Monferrato, all’interno di un bellissimo relais, il ristorante piemontese dell’uomo stellato da record, Enrico Bartolini. La cucina è affidata al giovane talento Gabriele Boffa, che propone una cucina d’autore ispirata alla tradizione. Omaggi al territorio e le sue ricette, con piatti come il Crudo di Fassona e nocciole o gli agnolotti del plin, ma anche creazioni più curiose come la Razza piemontese “lunga frollatura”, intingolo ed erbe selvatiche o la Lasagnetta piegata, limone, patate e acciughe. La base, comunque, sono sempre le materie prime del territorio.
Prezzi: Menu 120 e 150 euro.
Info: 0141 916292 | relaissantuffizio.com | Aperto tutti i giorni tranne martedì dalle 19:30 alle 21:30, a pranzo il sabato e la domenica dalle 12:30 alle 14:00
Locanda di Orta
Via Olina 18, Orta San Giulio (NO)
Siamo in uno dei luoghi più romantici del Piemonte, il Lago d’Orta con vista sull’isola di San Giulio. Qui, in un bel ristorante panoramico, si trova la cucina dello chef Andrea Monesi, che fa incontrare i piatti della tradizione novarese e piemontese con quelli della cucina veneta, in un menu che guarda anche spesso al mare, guidato sai sapori e dai profumi della sua infanzia.
Così, trovano spazio nella proposta piatti golosi come il Vitello dry aged 40 giorni, barbabietola e cipolle caramellate o come gli Spaghetti, bottarga di tonno, nocciole del Piemonte e liquirizia. La locanda è veramente tale: il palazzo ha infatti nove graziose camere.
Prezzi: Menu degustazione 120, 140 e 160 euro
Informazioni: 0322 905188 | locandaorta.com
| chiuso il martedì
Magorabin
C’è stato un tempo in cui Marcello Trentini, in arte Magorabin (appellativo che in piemontese indica l’uomo nero che spaventa i bambini) era un po’ l’enfant terrible della gastronomia cittadina. Poi è cresciuto, si è fatto anche imprenditore, e va avanti con un’idea dietro l’altra, portando avanti contemporaneamente anche il suo locale stellato, da cui tutto è nato. La cucina è cresciuta di pari passo, con una proposta sempre più convincente ed equilibrata.
Prezzi: menu degustazione 120 e 160 euro.
Info: corso San Maurizio 61, Torino | 011 812 6808 | www.magorabin.com
Massimo Camia
Strada Provinciale Alba – Barolo 122, La Morra (CN)
Massimo Camia nelle Langhe ci è nato, e qui è sempre vissuto e cucinato, fino a quando ha trovato casa nel moderno ed elegante ristorante di sono proprietarie le cantine Damilano. Lo si vede dal menu, che già dal nome (“cuore di Langa) è una dichiarazione d’amore per questo territorio. Qui siamo nelle terre del vino, e in particolare del barolo, che nella carta del ristorante è consigliato in un unica sezione per dargli l’importanza che merita. La cucina di Massimo Camia è profondamente tradizionale, tra plin ai tre arrosti, carne di Fassone al barolo, quaglia con nocciole e tartufo e via così, viaggiando tra le migliori materie prime piemontesi. Eppure, c’è anche un menu di mare, nonostante qui di pesci non se ne vedano.
Prezzi: Menu degustazione 95 e 110 euro
Informazioni: 0173 56355 | www.massimocamia.it | chiuso martedì e mercoledì
Nazionale
via Cavour 60, Vernante
Per molti, la stella Michelin arrivata al Nazionale quest’anno non è una sorpresa: da anni questo ristorante all’interno di un albergo tipico di montagna è sulla bocca degli amanti dell’alta cucina, grazie a piatti sinceri, interessanti, che celebrano la montagna e le materie prime locali in un modo notevole. Ci sono le lumache, c’è il peperone arrosto con patè di tonno al burro di montagna, c’è la testina in sette strati e ci sono i tortelli di magro con ricotta di montagna. Una meraviglia che scalda il cuore.
Prezzi: Menu degustazione 65 euro
Informazioni: 0171 920181 | http://www.ilnazionale.com | chiuso il mercoledì
Osteria Arborina
Frazione Annunziata, La Morra (CN)
Siamo i uno dei più bei relais delle Langhe, il luogo perfetto per fare un’esperienza immersiva nel Barolo. Qui, alla guida del ristorante con vista su piscina e vigneti, c’è da questa primavera il giovane chef toscano Giuseppe Lo Presti. La sua mano fresca era quello che ci voleva a questa cucina, che oggi incomincia una nuova era dopo la conduzione di Andrea Ribaldone, e di strong>Enrico Marmo poi. Tante materie prime del territorio contaminate con le origini siciliane dello chef e con la sua provenienza toscana. Il risultato è una proposta essenziale, emozionante e concreta il cui esempio principale è probabilmente “Il plin a modo mio”, con coniglio in “arrosto morto” e Marsala in due servizi. Un tipico piatto piemontese, i Plin, con un classico toscano, il coniglio, e un tocco di contaminazione siciliana. Creazioni belle e interessanti per una proposta di cui certamente si parlerà molto, in Piemonte e non solo, affiancata anche da una cucina più pop servita nel bistrot contemporaneo accanto al ristorante.
Prezzi: Menu degustazione 90 e 110 euro
Informazioni: 0173 500340 | osteriarborina.it | chiuso il martedì
Piano 35
Corso Inghilterra 3, Torino
Ci voleva Marco Sacco per tracciare una strada sicura per il ristorante più alto e scenografico della città, posizionato al 35esimo piano del Grattacielo San Paolo. Quella di Piano35 è una proposta creativa con un occhio ai sapori del territorio, quelli che il Torinese ricerca sempre e dovunque, con piatti come il Raviolo Torino con ripieno ai tre arrosti e succo di vitello, l’Uovo64 con carpaccio di gamberi rossi e bagna cauda alla banana e l’Anatra servita in due cotture e guarnita con aceto di datteri fermentati. C’è anche un’attenzione alla storia dello chef, con il Menu “Piccolo Lago a Torino”.
Prezzi: Menu degustazione a 90 e 120 euro
Info: 0114387800 | www.grattacielointesasanpaolo.com/ristorante/ | chiuso lunedì e martedì
Ristorante Carignano
Fabrizio Tesse guida il Ristorante Carignano, storico ristorante d’hotel della Torino “bene” (al Grand Hotel Sitea dormiva la Juventus durante i ritiri, per dire), con una risolutezza creativa e un menu dal profilo sabaudo. Sa anche condurre l’anima più pop della sua cucina, che trova spazio nel bistrot “Carlo e Camillo”, che prende il nome da Carlo Alberto e Camillo Benso di Cavour.
Prezzi: menu degustazione a 95 euro.
Info: via Carlo Alberto 35 | 011 517 0171 | www.ristorantecarignano.it | chiuso il lunedì
Ristorante Fre
Località S. Sebastiano 68, Monforte d’Alba
La cucina dell’Executive Chef Francesco Marchese trova casa in una location d’eccezione, l’elegante Reva resort, pacifico rifugio di lusso tra le colline e le vigne. Il menu, che si avvale nientepocodimeno che della collaborazione del celebre chef francese Yannick Alléno, propone materie prime locali con chiari tocchi d’Oltralpe, come nella tartare di fassona con maionese moderna di foie gras, estrazione di champignon e fusettes croccanti o nel vitello poché con latte e pepe nero; salsa blanquette moderna, animella e burrata.
Prezzi: Menu degustazione 95, 120 e 160 euro.
Info: 0173 789269 | www.revamonforte.it | chiuso mercoledì e giovedì
Ristorante Gardenia
Lunga vita al Ristorante Gardenia di Caluso, un angolo di quiete e grande cucina tutto femminile, perfetto per una piccola gita fuori porta, anche in settimana (con un rapporto qualità prezzo davvero notevole).
Tutto merito di Mariangela Susigan (stella verde tra le prime), che ha ideato una cucina dai toni gentili, ma dai sapori decisi e sicuri. Una cucina che sa di territorio nel senso più stretto della parola: un omaggio alla terra e ai suoi frutti, vegetali o animali che siano. Tanto chilometro zero, tanta campagna, tanto orto, tantissima tradizione. Il tutto in una bella casa dell’Ottocento con giardino nel borgo medievale di Caluso, nel Canavese.
Prezzi: menu degustazione a 68 e 100 euro.
Info: corso Torino 9, Caluso | 011 983 2249 | www.gardeniacaluso.com | chiuso martedì e mercoledì
Ristorante Guido da Costigliole
Località San Maurizio 39, Santo Stefano Belbo (CN)
La cucina piemontese più storica ha sede in queste zone, e questo è chiaro. Ancora colline, ancora un ristorante di un meraviglioso relais, forse il più lussuoso nel suo genere. Qui si trova l’altra metà dell’eredità di Guido Alciati e Lidia Vanzino, che hanno cambiato per sempre la storia della cucina langarola contemporanea. A raccoglierla in questo luogo, fortemente improntato a una clientela straniera, è lo chef Luca Zecchin, che propone la grande tradizione piemontese e la affianca a qualche proposta più creativa e d’ispirazione orientale.
Prezzi: Menu degustazione 70 euro.
Informazioni: 0141 841900 | guidosanmaurizio.com | chiuso la domenica
Spazio 7
Dopo il saluto di Alessandro Mecca, Spazio 7 ha immediatamente ripreso la rotta con la cucina di Antonio Romano, cresciuto a Roma tra grandi maestri e appassionato di creazioni in 3D, che ben si sposano con l’arte contemporanea che circonda questo posto. Il ristorante si trova infatti all’interno di un bellissimo spazio artistico, quello della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Tutto molto cool, sebbene molto torinese. Circondati dalle opere contemporanee, si mangia una proposta divertente, creativa, che prende ispirazione dall’arte che invade le stanze del museo e le pareti del ristorante.
Prezzi: Menu degustazione a 120 e 160 euro.
Info: via Modane 20, Torino | 011 3797626 | www.ristorantespazio7.it | chiuso il lunedì, aperto a pranzo solo la domenica
Tantris
Corso Risorgimento 384, Novara
La chef Marta Grassi (aiutata da suo marito in sala) propone in questo ristorante dall’atmosfera classica una cucina sincera, fatta di sapori semplici e una misurata creatività. Prodotti locali e qualche divagazione che rende tutto più interessante. La piccola ed elegante sala è riscaldata da un’atmosfera mai troppo formale, che ti fa sentire un po’ in famiglia. Al piano di sopra completano l’offerta anche due stanze dove dormire.
Prezzi: Menu degustazione 95 euro
Informazioni: 0321 657343 | ristorantetantris.com | chiuso domenica sera e lunedì
Trattoria Zappatori
Christian Milone ha fatto tutto quello che voleva fare in cucina: si è tolto lo sfizio dei suoi progetti imprenditoriali, ha aperto anche in città (a Torino, l’ottimo e convincente come pochi Madama Piola) e contemporaneamente ha continuato a far crescere il suo gioiellino, un po’ nascosto fuori porta. Vale la pena di macinare qualche chilometro per assaggiare la sua cucina, sperimentale ma misurata, tradizionale ma all’avanguardia.
Prezzi: Menu degustazione a 65 e 85 euro, colazione di lavoro (a pranzo nei giorni feriali) 25 euro.
Info: corso Torino 34, Pinerolo | 0121374158 | www.trattoriazappatori.it | chiuso domenica sera e lunedì
Unforgettable
Ci ha creduto davvero, Christian Mandura, nel suo progetto poco torinese per quanto interessante. Lui che – dopo anni di lodi ricevute nella trattoria fuori porta di famiglia – aspettava di arrivare in città, quando poi è arrivato è stato accolto un po’ freddamente (anche da noi). Il problema, allora, era che il suo progetto, un’idea complessa, non era forse del tutto a fuoco. Poi, nonostante il lockdown e grazie alla sua caparbietà, Unforgettable ha trovato una quadra, ed è arrivato alla tanto ambita stella per cui fin dall’origine era stato concepito. La location è tra le più belle in città, con quell’aria un po’ da American Bar, e l’idea è certamente curiosa: si mangia seduti al bancone, in pochissimi posti, assistendo a quello che in effetti è la deriva della cucina 2.0, lo chef che si fa attore, la gastronomia che si fa spettacolo. Senza far mancare il gusto e lo stupore nei piatti.
Prezzi: Menu degustazione a 70 euro.
Info: Via Lorenzo Valerio, 5b, Torino | 011 1892 3994 | www.unforgettablexperience.info | chiuso la domenica
Vintage 1997
Il segreto del Vintage sta nel suo nome, ovvero l’aver fatto un punto di forza di quell’aria un filo fané da Torino d’una volta. La cucina rispecchia l’ambiente, quello elegante della città sabauda, ma con un tocco di divertimento e creatività che puntano a svecchiare una proposta gastronomica altrimenti improntata alla tradizione. Ma la verità è che qua si viene tanto per la tradizione, al punto che c’è un intero menu che propone tutti i grandi classici (dai tajarin all’uovo alle acciughe al verde).
Prezzi: Colazione di lavoro su prenotazione a 24 euro, menu degustazione a 60, 90 e 120 euro.
Info: piazza Solferino 16/H | 011 535948 | www.vintage1997.com | chiuso sabato a pranzo e domenica