Quanti ristoranti stellati esistono a Milano, nel 2020? Quest’anno, la capitale italiana degli affari, della haute couture e delle mode (gastronomiche e non) si è preso la sua bella vittoria, con il ritorno di un tre stelle Michelin in città, grazie a un’altra incredibile performance di Enrico Bartolini, l’uomo delle stelle italiano.
Pensate che la Lombardia è la regione più premiata dalla “Rossa”, la Guida Michelin si intende, con sessantadue ristoranti associati al fiore a sei petali: tre tre stelle ***, 5 due stelle **, 54 una stella * (sì, stilizziamo le stelle Michelin con l’asterisco, come si fa con i piatti di pesce surgelato del ristorante*).
Solo a Milano ci sono 20 ristoranti stellati: un tristellato, tre bistellati e sedici monostellati. Ecco l’elenco, completo di prezzi, menu e tutto ciò che vi serve sapere per decidere se andarci.
RISTORANTI 3 STELLE MICHELIN *** – MILANO
Enrico Bartolini al Mudec***
via Tortona 56, Milano
Con le sue 8 stelle su 6 locali all’attivo, Enrico Bartolini è “lo chef più stellato d’Italia”. Grazie a quest’ultima edizione della Guida Rossa, Bartolini può contare anche su un tre stelle Michelin, l’unico di Milano, il suo ristorante al terzo piano del Museo delle Culture, nel cuore del design district milanese. Questo dunque, esattamente come l’anno scorso, si conferma il posto migliore dove approcciare la sua cucina fatta di metodo, creatività e contemporaneità.
Tutto è ridotto all’essenziale, con la netta sensazione che la volontà sia quella di esaltare al massimo le materie prime, combinandole fra loro. Se volete saperne di più, vi rimandiamo al nostro ultimo articolo su Enrico Bartolini al Mudec.
Prezzi: Menu degustazione Be contemporary in sette portate 225 euro, degustazione “Pesci e crostacei” in sei portate 200 euro, degustazione “Ritorno alle mie origini” in sette portate 180 euro
Info: 02 8429 3701 | www.enricobartolini.net | chiuso il lunedì a pranzo e la domenica
RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN ** – MILANO
Il Luogo di Aimo e Nadia**
via Privata Raimondo Montecuccoli 6, Milano
C’è un pezzo di storia italiana di cucina, ne il Luogo di Aimo e Nadia, un posto che rimane solido e tradizionale come un tempo anche oggi che gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani hanno ormai preso il posto degli storici proprietari che hanno dato il nome al ristorante. Qui la creatività viene sempre misurata nel tentativo di omaggiare la tradizione, con piatti che da soli valgono il viaggio come i tortelli farciti di ossobuco di Fassone e midollo nel suo ristretto allo zafferano sardo e parmigiano Bonati. Il tutto, con la precisa volontà di proseguire in maniera salda il percorso iniziato sessant’anni fa che ha reso questo ristorante un indirizzo storico di Milano.
Prezzi: Menu degustazione “Le delizie del luogo” in 11 portate a 190 euro, menu “degustazione dei territori” in dieci portate a 220 euro
Info: 02 416886 | aimoenadia.com | chiuso domenica
Seta**
Via Monte di Pietà 18, Milano
Resta uno dei luoghi più milanesi dove mangiare, qualsiasi cosa significhi l’aggettivo “milanese”. Il Seta di Antonio Guida, non a caso, si autodefinisce “ristorante raffinato”, e non potrebbe essere altrimenti per il luogo stesso in cui si trova, nella corte interna del Mandarin Oriental di Milano. L’ambiente è vagamente british e decisamente formale (è richiesto l’abbigliamento elegante, con pantaloni lunghi e scarpe chiuse per gli uomini), e c’è la possibilità di cenare nello chef’s table per due all’interno della cucina. Inaspettatamente (ma non troppo, visto che parliamo di ristorazione gourmet d’albergo), la proposta è quella di una carta dai sapori mediterranei che non disdegna le divagazioni esotiche e orientali. Menzione speciale per i dolci del pastry chef del ristorante, Nicola Di Lena, e per una carta vini con quasi 500 etichette.
Prezzi: degustazione di cinque portate a 160 euro (con abbinamento vini a 100 euro), degustazione di sette portate a 190 euro (con abbinamento vini a 120 euro).
Info: 02 8731 8897 | www.mandarinoriental.it| chiuso domenica
Vun**
via Silvio Pellico 3, Milano
Due stelle Michelin dal 2018, il Vun è il ristorante del lussuoso Park Hyatt Hotel, centralissimo cinque stelle in città. A dirigerlo c’è lo chef di origini partenopee Andrea Aprea, che lascia un’impronta marcata della cucina del Sud Italia nel suo menu, sia nelle materie prime scelte (scarola, triglie, limone, capperi) che nelle preparazioni. D’altronde, il suo intento dichiarato è quello di guardare al futuro senza mai dimenticare le origini. Nel nome (“vun” in milanese significa “uno”) c’è una dichiarazione di intenti: la volontà di proporre un’esperienza culinaria unica.
Prezzi: Menu degustazione “Percorsi Partenopei” in sette portate a 160 euro (con abbinamento vini campani 250 euro / con abbinamento vini a cura del sommelier 265 euro), degustazione “Percorsi Signature” di nove portate 185 euro (con abbinamento vini italiani 295 euro / con abbinamento vini a cura del sommelier 315 euro)
Info: 02 8821 1234 | ristorante-vun.it | chiuso domenica e lunedì
RISTORANTI 1 STELLA MICHELIN – MILANO
VIVA Viviana Varese*
piazza XXV Aprile 10, Milano
Dopo la pausa estiva il ristorante stellato conosciuto come Alice si presenta con un nuovo nome – VIVA Viviana Varese. All’interno di Eataly Smeraldo, questo ristorante è un luogo elegante e nello stesso tempo semplice, come lo è la chef Viviana Varese, unica quota rosa fra gli stellati milanesi. In cucina da quando era bambina, Viviana Varese è di origine salernitana e qua e là lo si intuisce in una carta che, comunque, parla dell’Italia intera e dei prodotti di stagione. Tavoli in legno, posate di design e ambiente easy chic, per una cucina creativa ma con i piedi saldamente per terra.
Prezzi: Menu degustazione “La storia è viva” 130 euro, menu degustazione “Viva il futuro” 160 euro, menu degustazione “la terra è viva” 105 euro. Menu business a pranzo con sette variazioni di antipasto, uno o due piatti a scelta e un dolce (45 euro / 58 euro).
Info: 02 49497340 | www.aliceristorante.it | chiuso domenica
Contraste Milano*
via Giuseppe Meda 2, Milano
La creatività, l’inventiva e la capacità di incuriosire di certo non mancano a Matias Perdomo che ce la mette davvero tutta per innovare la sua cucina, senza tema di usare ingredienti e preparazioni anche non facilissime per i clienti. Il manifesto di Contraste ruota intorno al creare un’esperienza-show inattesa e da wow-factor, dove nulla è ciò che sembra, dove forme e materie sono in costante, giocosa tensione, e stupore e meraviglia si rinnovano ad ogni passo incipiente del cameriere.
Le sue proposte, spesso nate per stupire, lasciano anche intravedere anche la volontà di educare, in qualche modo, chi sceglie di cenare da lui, accompagnandolo per mano in una cucina molto personale, che si fa performance ogni volta. Va in tale direzione, ad esempio, la scelta di eliminare totalmente il menu è la carte, lasciando allo chef il totale controllo sulla proposta. Se volete saperne di più, vi rimandiamo alla nostra ultima recensione di Contraste.
Prezzi: Menu degustazione in sette portate, 120 euro, Menu “Riflesso” in più di dieci portate, 150 euro.
Info: 02 4953 6597 | www.contrastemilano.it | chiuso la domenica a cena
Cracco*
Galleria Vittorio Emanuele II, Milano
Non torna neanche quest’anno la seconda stella per Carlo Cracco, che ha scelto di ritirarsi un po’ dalla scena televisiva nazionale per tornare a cucinare come un tempo. Scelta forse non vincente economicamente, ma che di sicuro rende onore alla sua storia, visto che parliamo di uno che è stato ed è uno dei migliori chef italiani, innovatore della cucina milanese, grande mano conoscitrice dei classici e curiosa delle innovazioni del futuro. Il locale (che è anche bistrot e bar) è bello ed elegante, come richiede la posizione, anche se lo spostamento, a suo tempo, fu forse tra le cause che gli costarono la seconda stella Michelin. Nel 2018 fu decisamente l’apertura italiana dell’anno, iper chiacchierata e frequentata: anche noi, allora, ve la raccontammo.
Prezzi: Menu degustazione 190 euro
Info: 02 876774 | www.ristorantecracco.it | chiuso domenica
D’O*
via Magenta 18, Cornaredo (MI)
Davide Oldani, il ciuffo più amato della cucina italiana, è lo chef che si è inventato un brand di successo, quello della “cucina pop”. Un mantra su cui negli anni ha costruito addirittura una sua declinazione di regole in “pillole di filosofia pop” come “in cucina, il design è il contenitore che deve valorizzare il contenuto” o “ogni attività deve avere un profitto, ma i prezzi devono essere corretti”. Non solo: si è inventato strumenti nuovi per le cucine, ha collaborato con brand di livello (ma anche pop, nel completamento della sua filosofia di vita), è apparso a convegni, spot e occasioni mondane. Ma il vero successo, Oldani l’ha raggiunto con la sua cipolla caramellata e il menu pranzo a 32 euro: materie prime povere, qualità, prezzi ragionevoli. Negli anni, poi, ha voluto dire al mondo di non essere solo lo stellato “pop”, ma di essere molto di più. Uno chef di fine dining, sicuramente, ma anche un grande imprenditore, il cui successo è stato persino studiato ad Harvard.
Prezzi: da 40 a 100 euro
Info: 02 936 2209 | www.cucinapop.do | chiuso domenica e lunedì
Felix Lo Basso Restaurant*
Piazza Duomo 21, Milano
Affacciato sul simbolo per eccellenza della città di Milano, il Duomo, si trova il ristorante di Felice Lo Basso. Una terrazza con una vista così, a Milano, sarebbe già di per sé un motivo sufficiente per prenotare un tavolo. C’è poi la creatività e la carica dello chef, stella Michelin dal 2011, la cui cucina è nata al mare ed è cresciuta in montagna: ne esce fuori una carta che tenta di omaggiare Milano ma, alla fine, torna sempre in Puglia, terra natale di Lo Basso.
Prezzi: Menu degustazione “Sostanza!!!” in quattro portate 140 euro, “Un viaggio in Puglia” in sei portate 150 euro, “Terra” 150 euro, “Profumo di mare” in sette portate 170 euro.
Info: 02 49528914 | felixlobassorestaurant.it | chiuso lunedì a pranzo, sabato a pranzo e domenica a pranzo e cena.
Innocenti Evasioni*
via Privata della Bindellina, Milano
Tommaso Arrigoni è lo chef che ha dato vita al mondo di Innocenti Evasioni, che non è solo un ristorante: nel 2016, infatti, ha fondato in sieme a sua moglie “Arrilonga”, un casale nel Monferrato per la prduzione di vino biologico. Vicepresidente dei “Juenues Restaurateurs d’Europe”, Tommaso Arrigoni porta avanti una cucina fatta di una certa classicità, che in questo caso significa sicurezza, storicità, legame con la tradizione, evidenziato soprattutto nel menu omaggio alla città di Milano che presenta tutti i grandi classici della cucina meneghina, dal cotechino al risotto “giallo”, dall’ossobuco di vitello alla barbajada soffiata.
Prezzi: Menu degustazione Milano in cinque portate 50 euro, Menu 6 mezze in sei mezze porzioni 62 euro, Menu degustazione in cinque portate 80 euro (degustazione quattro vini 35 euro)
Info: 02 3300 1882 | www.innocentievasioni.com | chiuso domenica
Iyo*
via Piero della Francesca 74, Milano
La cucina giapponese a Milano, là dove è partita la moda italiana del sushi, è stata bistrattata e maltrattata in ogni modo. Per riappacificarsi con il genere, basta fare un salto là dove sorge IL ristorante giapponese di Milano, dove la mano di Haruo Hichikawa restituisce dignità alla tradizione della cucina orientale. Una cucina che va oltre il fusion tra la tradizione orientale e occidentale, e fa scuola a sé, inventandosi piatti iconici come la granita di daikon o il gelée di ostrica e kombu. Una carta sakè affianca la carta vini, per rendere l’esperienza il più possibile vicina al Sol Levante.
Prezzi: Menu degustazione a 95-110 euro
Info: 02 4547 6898 | www.iyo.it | chiuso il lunedì
It Milano*
Via Fiori Chiari 32, Milano
Aldo Ritrovato è lo chef (di origine salernitana) del trendy neostellato It Restaurant di Milano. Il format (aperto anche a Ibiza e da Londra) è frutto del lavoro dell’imprenditore Alessio Matrone e della consulenza dello chef due stelle Michelin Gennaro Esposito. Tutto qui è pensato come intrattenimento: il cibo è accompagnato da musica (e, volendo, da cocktail), i piatti sono golosi, l’atmosfera è un accogliente casual chic molto alla moda.
Info: 02 9997 9993 | itrestaurants.com
Joia*
via Panfilo Castaldi 18, Milano
Pietro Leemann, chef dall’aspetto tranquillo e pacifico, porta avanti il suo personale primato come unico vegetariano stellato in Italia. La rinuncia alle materie prime animali, nella sua cucina, non è mai una scelta punitiva, ma colorata, gioiosa, buonacon piatti come risotto con asparagi e tartufo, o gnocchi di patate colorati. Facile, direte voi, quando si tratta di primi piatti. Per niente, rispondiamo noi, e ricordiamo che anche sui secondi lo chef Leemann ha a disposizione un’infinità di prodotti dell’orto. Tutto è veg, molto senza latticini né glutine. Come le mode impongono, molto prima che le mode lo imponessero.
Prezzi: Menu degustazione “Zenith” in undici portate 130 euro, menu degustazione “L’enfasi della natura” in otto portate a 110 euro, menu degustazione “La scoperta” in cinque portate a 90 euro.
Info: 0229522124 | www.joia.it | chiuso la domenica
L’Alchimia *
Viale Premuda 34, Milano
Vera rivelazione milanese della Michelin 2020, L’Alchimia (premiato a poco più di un anno dalla sua apertura) era guidato dallo Davide Puleio, premiato quest’anno anche come Giovane Chef 2020. Questo, fino a venti giorni dopo la vittoria della sua prima stella, quando – decisamente in maniera inaspettata – lo chef ha deciso di prendere una strada diversa (ancora non sappiamo quale) e lasciare questo ristorante.
Prezzi: Menu degustazione “classico” 55 euro, menu degustazione “L’alchimia” 80 euro
Info: 02 8287 0704 | ristorantelalchimia.com
Lume by Luigi Taglienti*
via Giacomo Watt 37, Milano
Lume è una parola che, nelle intenzioni della proprietà, evoca un’atmosfera intima e un ambiente accogliente, grazie alle ampie vetrate che si affacciano sul giardino interno e sull’orto esterno, che fornisce alla cucina erbe e materie prime. Sarà anche grazie a quest’atmosfera che lo chef Luigi Taglienti è riuscito a ritagliarsi un posto nel cuore dei milanesi. Di sicuro, però, il merito più grande è di una cucina creativa ma misurata, che prende ispirazione dalla tradizione italiana ma trae insegnamento dai metodi e dal rigore francese.
Prezzi: Per il servizio di pranzo, selezione tre portate 60 euro, quattro portate 70 euro, cinque portate 75 euro. A cena, menu degustazione “Taglienti racconta il vegetale” in sette portate 130 euro, menu “Taglienti racconta Taglienti” in nove portate 150 euro, menu “Frutto di un momento” in dieci portate 170 euro
Info: 02 8088 8624 | lumemilano.com | chiuso il lunedì
Ristorante Berton*
viale della Liberazione 13, Milano
Lo chef Andrea Berton (1 stella Michelin ristorante Berton Milano e 1 stella Michelin ristorante Berton al Lago) ha una carica positiva, che trsmette anche nei suoi pitatti. Una cucina che parla di cose buone, di terra, di mare o di acqua dolce: l’importante è che siano trattate in maniera creativa, essenziale ma rassicurante, con piatti pensati per esaltare l’ingrediente di base. Apprezzabilissimo il grande ardire di proporre un percorso di degustazione interamente basato sul brodo, immaginato come sublimazione di gusto di ogni singola portata.
Prezzi: Menu degustazione in dieci portate, 145 euro. Menu “Tutto Brodo” in otto portate, 135 euro.
Info: 02 6707 5801 | www.ristoranteberton.com | chiuso lunedì e sabato a pranzo, domenica tutto il giorno
Ristorante Sadler*
via Cardinale Ascanio Sforza 77, Milano
Pannelli dipinti ovunque, una sala elegante e una cucina “moderna in evoluzione”. Claudio Sadler fa indubbiamente parte della storia contemporanea della cucina milanese, tanto che il comune di Milano l’ha insignito anche dell’Ambrogino d’oro nel 2018. Nello stesso anno, però, la Michelin lo ha inaspettatamente declassato, facendolo passare da due stelle a una. All’interno del suo progetto di ristorazione c’è anche “chic’n quick”, una trattoria moderna con proposte veloci che spaziano dalla tradizione alla modernità.
Prezzi: Menu di pesce di cinque portate 90 euro, Menu creativo “l’evoluzione della cucina italiana” di dieci portate 130 euro, Menu “#Tradizione&Innovazione” 90 euro
Info: 02 58104451 | ristorantesadler.it | chiuso la domenica
Tano Passami l’Olio*
via Petrarca 4, Milano
Si è appena spostato in una nuova location, Tano Passami l’Olio , per molti versi un unicum nel panorama stellato milanese. Un cambio di sede voluto dallo stesso chef Tano Simonato , che oggi rinnova la sua proposta con un nuovo menu e una nuova atmosfera. La filosofia, però, rimane sempre quella che si rifà a una sorta di decalogo di regole ferree da rispettare: “l’uso del burro è quasi bandito, se non per mantecare pochissimi piatti a freddo. Il soffritto (di cipolla, aglio, scalogno e affini) è superfluo e superato: per dare corpo e sapori non è necessario appesantire”. L’obiettivo infatti è “conservare il più possibile l’integrità dei prodotti scelti”, e soprattutto “giocare con il cibo, perché l’esperienza culinaria non serva esclusivamente a nutrire ma, soprattutto, a divertire ed emozionare l’ospite”.
Prezzi: Ci sono alcune proposte di degustazione, ma lo chef preferisce costruirle ad hoc con il cliente. Alla carta si viaggia tra i 120 e i 150 euro.
Info: 02 8394139 | www.tanopassamilolio.it | chiuso la domenica
Tokuyoshi*
via S. Calocero 3, Milano
Fino all’inizio del 2020, il ristorante di Yoji Tokuyoshi, allievo del numero uno al mondo Massimo Bottura, è in ristrutturazione, e ci aspettiamo quindi delle novità. Lo chef, in ogni caso, ci ha abituato alla sua creatività, capace di fondere l’estro e la pienezza della cultura italiana con il rigore e la misura di quella giapponese. Il risultato è una commistione eccezionale, oltre che incredibilmente elegante ed esotica (immaginate ad esempio dei tajarin dove al posto del tartufo si trovi il katsuobushi). L’immagine che utilizza per descriversi (e il suo piatto più iconico, probabilmente) è così soave da far intuire la delicatezza del tocco della sua cucina: si tratta del gyotaku, l’antica arte dei pescatori giapponesi che intingevano il pesce nell’inchiostro per imprimerne le sagome su delle stampe.
Prezzi: Menu Omakase (che in giapponese significa “lascio fare a te” 135 euro (abbinamento vini a 95 euro)
Info: 02 84254626 | www.ristorantetokuyoshi.com | chiuso il lunedì
Trussardi alla Scala*
piazza della Scala 5, Milano
Riesce a mantenere la sua stella Michelin il Trussardi alla Scala, nonostante le alterne fortune che lo hanno visto protagonista dopo i tempi in cui Andrea Berton conquistò per lui due stelle. Merito sicuramente del lavoro dello chef Paolo Benigni, che in questa elegante location di fronte al Teatro alla Scala propone una cucina che strizza l’occhio a una clientela internazionale, tra pesce crudo, risotto alla Milanese, spaghetti di Gragnano al pecorino e carne alla griglia.
Prezzi: Menu degustazione 160 euro
Info: 02 80688201 | www.trussardiallascala.com| chiuso sabato a pranzo e domenica