Quanti ristoranti stellati esistono a Milano, nel 2019? Pensate che la Lombardia è la regione più premiata dalla “Rossa”, la Guida Michelin si intende, con sessanta ristoranti associati al fiore a sei petali : due tre stelle ***, 6 due stelle **, 52 una stella * (sì, stilizziamo le stelle Michelin con l’asterisco, come si fa con i piatti di pesce surgelato del ristorante*).
Solo a Milano se ne trovano 18: quattro bistellati e quattordici monostellati. Ecco l’elenco, completo di prezzi, descrizioni e tutto ciò che vi serve sapere per decidere se andarci.
RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN ** – MILANO
Enrico Bartolini al Mudec**
L’uomo delle stelle italiane, Enrico Bartolini, ne ha collezionate finora sei in totale in cinque diversi ristoranti in cui è alla guida: una al Casual di Bergamo Alta, una alla Trattoria di Castiglione della Pescaia, una al Glam di Venezia, una alla Locanda del Sant’Uffizio nel Monferrato e soprattutto le due al Mudec di Milano, sicuramente il posto migliore dove approcciare la sua cucina fatta di metodo, creatività e contemporaneità. Tutto è ridotto all’essenziale, con la netta sensazione che la volontà sia quella di esaltare al massimo le materie prime, combinandole fra loro.
Prezzi: Menu degustazione Be contemporary in sette portate 200 euro, degustazione “Pesci e crostacei” in sei portate 190 euro, degustazione “Ritorno alle mie origini” in sette portate 160 euro
Info: via Tortona 56, Milano | 02 8429 3701 | www.enricobartolini.net | chiuso domenica
Il Luogo di Aimo e Nadia**
Di indirizzi solidi, sicuri, tradizionali come il Luogo di Aimo e Nadia ne conosciamo davvero pochi. Anche oggi che gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani hanno ormai preso il posto degli storici proprietari che hanno dato il nome al ristorante, la creatività viene comunque misurata nel tentativo di omaggiare la tradizione, con piatti che da soli valgono il viaggio come i tortelli farciti di ossobuco di Fassone e midollo nel suo ristretto allo zafferano sardo e parmigiano Bonati. Il tutto, con la precisa volontà di proseguire in maniera salda il percorso iniziato sessant’anni fa che ha reso questo ristorante un indirizzo storico di Milano.
Prezzi: Menu degustazione “Le delizie del luogo” in 11 portate a 170 euro, menu “degustazione dei territori” in dieci portate a 200 euro
Info: via Privata Raimondo Montecuccoli 6, Milano | 02 416886 | https://aimoenadia.com | chiuso domenica
Seta**
Il “ristorante raffinato” (così si autodefinisce) di Antonio Guida si trova nella corte interna del Mandarin Oriental di Milano. Due stelle Michelin dal 2017, il Seta propone una carta dai sapori mediterranei che non disdegna le divagazioni esotiche e orientali. L’ambiente è vagamente british e decisamente formale (è richiesto l’abbigliamento elegante, con pantaloni lunghi e scarpe chiuse per gli uomini), e c’è la possibilità di cenare nello chef’s table per due all’interno della cucina. Menzione speciale per i dolci del pastry chef del ristorante, Nicola Di Lena, e per una carta vini con quasi 500 etichette.
Prezzi: degustazione di cinque portate a 160 euro (con abbinamento vini a 100 euro), degustazione di sette portate a 190 euro (con abbinamento vini a 120 euro). Menu pranzo di tre portate a 70 euro (con l’abbinamento di un calice a 10 euro). Menu di sette portate allo chef’s table 190 euro (bevande escluse).
Info: Via Monte di Pietà 18, Milano | 02 8731 8897 | www.mandarinoriental.it/milan/la-scala/fine-dining/restaurants/italian-cuisine/seta | chiuso domenica
Vun**
Nel nome (“vun” in milanese significa “uno”) c’è una dichiarazione di intenti: la volontà di proporre un’esperienza culinaria unica, e il legame con la cucina e le materie prime locali, nonostante le origini partneopee dello chef Andrea Aprea. L’impronta della cucina del Sud Italia però è estremamente presente nel menu, sia nelle materie prime scelte (scarola, triglie, limone, capperi) che nelle preparazioni. Due stelle Michelin dal 2018, il Vun è il ristorante del lussuoso Park Hyatt Hotel, centralissimo cinque stelle in città.
Prezzi: Menu degustazione “Percorsi Partenopei” in sette portate a 160 euro (con abbinamento vini campani 250 euro / con abbinamento vini a cura del sommelier 265 euro), degustazione “Percorsi Signature” di nove portate 185 euro (con abbinamento vini italiani 295 euro / con abbinamento vini a cura del sommelier 315 euro)
Info: via Silvio Pellico 3, Milano | 02 8821 1234 | www.ristorante-vun.it | chiuso domenica e lunedì
RISTORANTI 1 STELLA MICHELIN – MILANO
Alice – Eataly Milano Smeraldo*
L’unica quota rosa fra gli stellati milanesi è rappresentata da Viviana Varese, chef salernitana a capo del ristorante Alice, all’interno di Eataly Smeraldo. Tavoli in legno, posate di design e ambiente easy chic, per una cucina che parla tantissimo di pesce e di Sud Italia.
Prezzi: Menu degustazione “Innovazione” in nove portate 150 euro, menu degustazione “Tradizione” in sei portate 125 euro. Menu business a pranzo con sette variazioni di antipasto, uno o due piatti a scelta e un dolce (45 euro / 58 euro).
Info: piazza XXV Aprile 10, Milano | 02 49497340 | www.aliceristorante.it | chiuso domenica
Contraste Milano*
Bisogna ammettere che Matias Perdomo ce la mette davvero tutta per innovare la sua cucina, senza tema di usare ingredienti e preparazioni anche non facilissime per i clienti. La sua non è solo una grande creatività, ma si intravede anche la volontà di educare, in qualche modo, chi sceglie di cenare da lui, accompagnandolo per mano in una cucina molto personale, che si fa performance ogni volta. Va in tale direzione, ad esempio, la scelta di eliminare totalmente il menu è la carte, lasciando allo chef il totale controllo sulla proposta.
Prezzi: Menu degustazione in sette portate, 120 euro, Menu “Riflesso” in più di dieci portate, 150 euro.
Info: via Giuseppe Meda 2, Milano | 02 4953 6597 | www.contrastemilano.it | chiuso la domenica a cena
Cracco*
Di Carlo Cracco si parla per mille motivi: le sue apparizioni televisive, le sue comparsate pubblicitarie, la sua pizza non convenzionale, i suoi tira e molla imprenditoriali con Lapo Elkann. Se ne parla così tanto che a volte ci si dimentica che è stato ed è uno dei migliori chef italiani, innovatore della cucina milanese, grande mano conoscitrice dei classici e curiosa delle innovazioni del futuro. Il locale (che è anche bistrot e bar) è bello ed elegante, come richiede la posizione, anche se lo spostamento, a suo tempo, fu forse tra le cause che gli costarono la seconda stella Michelin. Nel 2018 fu decisamente l’apertura italiana dell’anno, iper chiacchierata e frequentata: anche noi, allora, ve la raccontammo.
Prezzi: Menu degustazione 190 euro
Info: Galleria Vittorio Emanuele II, Milano | 02 876774 | www.ristorantecracco.it | chiuso domenica
D’O*
La “cucina pop” battezzata da quel gran genio del marketing di Davide Oldani è diventato un brand di successo, che ha addirittura una sua declinazione di regole in “pillole di filosofia pop” come “in cucina, il design è il contenitore che deve valorizzare il contenuto” o “ogni attività deve avere un profitto, ma i prezzi devono essere corretti”. Per questo, Oldani ha raggiunto il successo con la sua cipolla caramellata e il menu pranzo a 32 euro: materie prime povere, tanta qualità, prezzi ragionevoli. Negli anni, poi, ha voluto dire al mondo di non essere solo lo stellato “pop”, ma di essere molto di più. Uno chef di fine dining, sicuramente, ma anche un grande imprenditore, il cui successo è stato persino studiato ad Harvard.
Prezzi: da 40 a 100 euro
Info: via Magenta 18, Cornaredo (MI) | 02 936 2209 | www.cucinapop.do | chiuso domenica e lunedì
Felix Lo Basso Restaurant*
La terrazza con vista sul Duomo all’ultimo piano della Galleria Vittorio Emanuele II, dove si trova il ristorante di Felice Lo Basso, sarebbe già di per sé un motivo sufficiente per prenotare un tavolo. C’è poi la creatività e la carica dello chef, stella Michelin dal 2011, e una carta che tenta di omaggiare Milano ma, alla fine, torna sempre in Puglia, terra natale di Lo Basso.
Prezzi: Menu degustazione “Sostanza!!!” in quattro portate 130 euro, “Un viaggio in Puglia” in sei portate 150 euro, “Profumo di mare” in sette portate 170 euro.
Info: Galleria Vittorio Emanuele II, Piazza Duomo, 21 | 02 49528914 | http://felixlobassorestaurant.it | chiuso lunedì a pranzo, sabato a pranzo e domenica a pranzo e cena.
Innocenti Evasioni*
Cè molta classicità, nella cucina di Tommaso Arrigoni, ma in alcuni casi questo significa sicurezza, storicità, legame con la tradizione, evidenziato soprattutto nel menu omaggio alla città di Milano che presenta tutti i grandi classici della cucina meneghina, dal cotechino al risotto “giallo”, dall’ossobuco di vitello alla barbajada soffiata.
Prezzi: Menu degustazione Milano in cinque portate 50 euro, Menu 6 mezze in sei mezze porzioni 62 euro, Menu degustazione in cinque portate 80 euro (degustazione quattro vini 35 euro)
Info: via Privata della Bindellina | 02 3300 1882 | https://www.innocentievasioni.com | chiuso domenica
Iyo*
IL ristorante giapponese di Milano, dove la mano di Haruo Hichikawa restituisce dignità alla tradizione della cucina orientale, bistrattata da centinaia di sushi all you can eat. Una cucina che va oltre il fusion tra la tradizione orientale e occidentale, e fa scuola a sé, inventandosi piatti iconici come la granita di daikon o il gelée di ostrica e kombu. Una carta sakè affianca la carta vini, per rendere l’esperienza il più possibile vicina al Sol Levante.
Prezzi: Menu degustazione a 95-110 euro
Info: via Piero della Francesca 74 | 02 4547 6898 | https://www.iyo.it | chiuso il lunedì
Joia*
Se Pietro Leemann, unico vegetariano stellato in Italia, è in grado di assicurarci che la sua calma zen è diretta conseguenza della sua dieta e scelta di vita, allora forse siamo pronti a seguirlo. Soprattutto se rinunciare alle proteine animali significa, comunque, mangiare cose come risotto con asparagi e tartufo, o gnocchi di patate colorati. Facile, direte voi, quando si tratta di primi piatti. Per niente, rispondiamo noi, e ricordiamo che anche sui secondi lo chef Leemann ha a disposizione un’infinità di prodotti dell’orto. Tutto è veg, molto senza latticini né glutine. Come le mode impongono, molto prima che le mode lo imponessero.
Prezzi: Menu degustazione “Zenith” in undici portate 130 euro, menu degustazione “L’enfasi della natura” in otto portate a 110 euro, menu degustazione “La scoperta” in cinque portate a 90 euro.
Info: via Panfilo Castaldi 18, Milano | 0229522124 | www.joia.it | chiuso la domenica
Lume by Luigi Taglienti*
Si è decisamente ritagliato un posto nel cuore dei milanesi, Luigi Taglienti, ed il merito è di una cucina creativa ma misurata, che prende ispirazione dalla tradizione italiana ma trae insegnamento dai metodi e dal rigore francese. Il ristorante si trova all’interno dell’ex fabbrica Richard Ginori e ha anche un orto esterno da cui Taglienti si rifornisce per erbe e materie prime.
Prezzi: Per il servizio di pranzo, selezione tre portate 60 euro, quattro portate 70 euro, cinque portate 75 euro. A cena, menu degustazione “Taglienti racconta il vegetale” in sette portate 130 euro, menu “Taglienti racconta Taglienti” in nove portate 150 euro, menu “Frutto di un momento” in dieci portate 170 euro
Info: via Giacomo Watt 37 | 02 8088 8624 | https://www.lumemilano.com | chiuso il lunedì
Ristorante Berton*
Andrea Berton va fortissimo: alla prima stella Michelin del suo ristorante milanese, ottenuta nel 2014, ha aggiunto nel 2018 una stella per il suo ristorante sul Lago di Como Berton al Lago, e ha vinto il premio “piatto dell’Anno 2019” per le guide de L’Espresso. La sua è una cucina essenziale ma rassicurante, con piatti pensati per esaltare l’ingrediente di base e il grande ardire di proporre un percorso di degustazione interamente basato sul brodo, immaginato come sublimazione di gusto di ogni singola portata.
Prezzi: Menu degustazione in dieci portate, 135 euro. Menu “Tutto Brodo” in otto portate, 130 euro.
Info: viale della Liberazione 13, Milano | 02 6707 5801 | www.ristoranteberton.com | chiuso lunedì e sabato a pranzo, domenica tutto il giorno
Ristorante Sadler*
Qui si mangia in mezzo all’arte, con opere di artisti contemporanei che a rotazione vengono appese alle pareti e in mezzo alla storia, quella della cucina milanese, di cui Claudio Sadler fa indubbiamente parte, tanto che il comune di Milano l’ha insignito anche dell’Ambrogino d’oro nel 2018. Nello stesso anno, però, la Michelin lo ha inaspettatamente declassato, facendolo passare da due stelle a una. Di sicuro, nonostante questo, Sadler resta uno dei punti di riferimento della Milano gourmet.
Prezzi: Menu di pesce di cinque portate 90 euro, Menu creativo “l’evoluzione della cucina italiana” di dieci portate 230 euro, Menu young (dal lunedì al giovedì) due piatti a scelta + dessert 80 euro
Info: via Cardinale Ascanio Sforza 77 | 02 58104451 | http://ristorantesadler.it | chiuso la domenica
Tano Passami l’Olio*
Per certi versi, Tano Passami l’Olio è un unicum nel panorama stellato milanese. A tratti fané, a tratti incredibilmente creativo, il ristorante dello chef Tano Simonato si rifà a una sorta di decalogo di regole ferree da rispettare: “l’uso del burro è quasi bandito, se non per mantecare pochissimi piatti a freddo. Il soffritto (di cipolla, aglio, scalogno e affini) è superfluo e superato: per dare corpo e sapori non è necessario appesantire”. L’obiettivo infatti è “conservare il più possibile l’integrità dei prodotti scelti”, e soprattutto “giocare con il cibo, perché l’esperienza culinaria non serva esclusivamente a nutrire ma, soprattutto, a divertire ed emozionare l’ospite”.
Prezzi: Ci sono alcune proposte di degustazione, ma lo chef preferisce costruirle ad hoc con il cliente. Alla carta si viaggia tra i 120 e i 150 euro.
Info: via Eugenio Villoresi 16 | 02 8394139 | www.tanopassamilolio.it | chiuso la domenica
Tokuyoshi*
Yoji Tokuyoshi, allievo del numero uno al mondo Massimo Bottura, fonde l’estro e la pienezza della cultura italiana con il rigore e la misura di quella giapponese. Il risultato è una commistione eccezionale, oltre che incredibilmente elegante ed esotica (immaginate ad esempio dei tajarin dove al posto del tartufo si trovi il katsuobushi). L’immagine che utilizza per descriversi (e il suo piatto più iconico, probabilmente) è così soave da far intuire la delicatezza del tocco della sua cucina: si tratta del gyotaku, l’antica arte dei pescatori giapponesi che intingevano il pesce nell’inchiostro per imprimerne le sagome su delle stampe.
Prezzi: Menu Omakase (che in giapponese significa “lascio fare a te” 135 euro (abbinamento vini a 95 euro)
Info: via S. Calocero 3 | 02 84254626 | www.ristorantetokuyoshi.com | chiuso il lunedì
Trussardi alla Scala*
Vive di fortune alterne il Trussardi alla Scala, memore dei tempi in cui Andrea Berton conquistò per lui due stelle, e vittima forse anche del carattere fumantino del suo patron Tomaso Trussardi e di una certa invasione di campo della di lui consorte, l’elvetica più amata dagli italiani Michelle Hunziker. Ma qui di cucina si parla, e non di gossip, e lo chef Paolo Benigni si tiene stretto la sua stella Michelin, in un’elegante location di fronte al Teatro alla Scala.
Prezzi: Menu degustazione in cinque portate 140 euro
Info: piazza della Scala 5 | 02 80688201 | www.trussardiallascala.com| chiuso sabato a pranzo e domenica