Quali sono i ristoranti stellati di Torino e provincia, nel 2022? La guida Michelin, non manca l’appuntamento con la città sabauda e, dopo la stella Michelin dell’anno scorso a Piano 35, ne aggiunge un’altra al firmamento torinese: quella dell’interessante progetto di Christian Mandura, Unforgettable.
Considerante che in Piemonte, in totale, si contano quarantacinque ristoranti stellati (e perde un grandino sul podio delle regioni più stellate d’Italia, sorpassata dalla Campania): un tre stelle***, quattro due stelle** e quaranta mono-stellati*.
A Torino e provincia se ne trovano tredici, tutti con una sola stella. Nove si trovano in città, mentre quattro sono fuori, sparsi tra Caluso, Pinerolo, San Maurizio Canavese e Venaria Reale. Ecco quali sono, in un elenco completo di prezzi (relativi ai menu degustazione), indirizzi, caratteristiche di ciascun ristorante e informazioni utili a chiunque di voi voglia decidere se andarci:
Cannavacciuolo Bistrot
Cambio della guardia al Cannavacciuolo Bistrot di Torino, ma stesso successo, a conferma di una formula che pare essere vincente grazie alla guida del super chef televisivo. L’anno scorso, infatti, il buon Nicola Somma è rimasto nello staff del magico mondo di Cannavacciuolo, ma è andato al Laqua Countrysid (dove ha già vinto una nuova stella). A Torino gli è subentrato lo chef di origini kossovare Emin Haziri, che ha portato la sua personalità e il suo tocco un po’ più internazionale.
Prezzi: Menu degustazione a 110 e 120 euro
Info: via Umberto Cosmo 6, Torino | 011 839 9893 | www.cannavacciuolobistrot.it | chiuso lunedì e martedì a pranzo
Casa Vicina – Eataly Lingotto
Casa Vicina ha trovato una casa più bella e luminosa di quella di prima, quando era un po’ nascosto al piano -1 di Eataly Lingotto. Lì, di contro, è stato inaugurato un format convincentissimo (e spassoso), Giù da Guido, dove si mangiano i piatti della tradizione della famiglia Alciati e si sceglie tra l’immensa cantina di bottiglie di vino dello store. Nel frattempo, il locale stellato di Eataly si è sistemato Inn una location più consona a un locale blasonato: il rooftop del nuovissimo e modernissimo Green Pea di Oscar Farinetti. Casa Vicina si fa così ancor più spazio nel cuore dei Torinesi, che lo amano per il modo in cui, da tempi lontani, celebra il meglio della cucina piemontese, senza snaturarla ma portandola a vette molto alte, come per l’adorabile bagna caoda servita nel bicchiere da Martini.
Prezzi: Menu degustazione 100 e 140 euro
Info: Via Nizza 224, Torino | 011 1950 6840 | www.casavicina.com | chiuso domenica sera e lunedì
Condividere
via Bologna 20, Torino
Non smetteremmo mai di andare da Condividere, uno dei ristoranti stellati dall’animo più pop dell’universo. Sarà probabilmente anche la formula Lavazza, un’azienda che ha saputo fare della popolarità la chiave per entrare nelle caffettiere di tutti gli Italiani. Ma sarà sicuramente per la mano di Federico Zanasi, che ha da qualche tempo messo la sua riconoscibile e personalissima impronta sul format culinario ideato dai fratelli Adrià. Un format che prevede piatti golosi, pensati per essere “convidisi” (da cui il nome del locale) e soprattutto immaginati come un circo che si esibisce davanti all’ospite, divertendolo e stupendolo con effetti speciali.
Quel che ne esce è una proposta dall’animo spagnolo ma dal gusto profondamente italiano (come il gelato al parmigiano “Bob Noto”, omaggio al celebre gastronomo e fotografo), torinese (come il tramezzino Mulassano con granchio, capricciosa e maionese piccante), emiliana (come la tigella). Tutto pazzescamente buono.
Prezzi: Menu degustazione 70, 85 e 100 euro.
Info: 011 0897651 | www.condividere.com | chiuso la domenica
Dolce Stil Novo alla Reggia
Il Dolce Stil Novo alla Reggia rimane lì, contro tutto e tutti, granitico come solo le certezze sanno essere. Merito in parte della location davvero d’eccezione: questo è infatti“l’unico ristorante all’interno di una reggia”, la meravigliosa Venaria Reale, bellissima residenza sabauda restaurata totalmente nel 2007. E ovviamente merito del carisma di Alfredo Russo, che qui propone una cucina tradizionale, classica, in una location indubbiamente suggestiva.
Prezzi: Menu Lunch Basic “carta bianca” in tre portate (solo a pranzo, giorni feriali) 38 euro; Menu Gourmet “carta bianca” in sette portate 70 euro; Menu Grand Gourmet “carta bianca” in nove portate 90 euro.
Info: Piazza della Repubblica 4, Venaria Reale | 011 4992343 | www.dolcestilnovo.com | chiuso domenica a cena, lunedì, martedì a pranzo
Del Cambio
Matteo Baronetto, chef del Ristorante Del Cambio, si è ormai ritagliato un posto come portavoce dell’alta ristorazione torinese. Il luogo in cui cucina, in effetti, è talmente simbolico in città che non poteva essere altrimenti: ma lui ha saputo cogliere ogni occasione che gli si è presentata davanti ed è diventato un volto della città. Questo indipendentemente dalla seconda stella, chiesta a gran voce anno dopo anno ma per ora ancora non pervenuta. Del Cambio è un ristorante come pochi altri, aperto nel 1757, e da allora meta aristocratica degli amanti della cucina gourmet, Cavour in testa. Da allora, però, di acqua sotto i ponti ne è passata: agli stucchi barocchi si sono aggiunte le installazioni contemporanee della Sala Pistoletto, la proposta è stata rinnovata (arricchendosi con il Bar Cavour al primo piano e con la Farmacia del Cambio, bistrot-pasticceria lì accanto) e l’offerta gastronomica non è mai stata così adatta a questo luogo come dopo l’arrivo di Baronetto.
La mano di Baronetto, riconoscibilissima, firma piatti audaci, che si alternano felicemente a proposte della tradizione (che proprio non riesce a togliere dalla carta, perché chi viene qui vuole respirare l’aria dell’antico Piemonte).
Prezzi: menu degustazione a 210 euro.
Info: piazza Carignano 2, Torino | 011 1921 1250 | www.delcambio.it
La Credenza
La Credenza è forse il ristorante che meglio sa coniugare un certo allure glamour (i calciatori lo adorano) con il rispetto dell’understatement sabaudo. Un indirizzo ormai storico, che è nel nel cuore dei Torinesi, prima ancora che sulle pagine della Guida Rossa. Tanto lavoro, una proposta convincente e grande solidità: il tutto è frutto della grande esperienza di Giovanni Grasso da un lato, mescolata all’entusiasmo e alla creatività di Igor Macchia. Un indirizzo sicuro, con piatti mai troppo complicati da comprendere, dove il gusto prevale su ogni cosa e la tecnica non diventa una chiave di lettura ingombrante. In definitiva, un posto da cui uscire pienamente soddisfatti.
Prezzi: menu degustazione a 110 e 120 euro.
Info: via Cavour 22, San Maurizio Canavese | 011 927 8014 | ristorantelacredenza.it | chiuso martedì e mercoledì
Magorabin
C’è stato un tempo in cui Marcello Trentini, in arte Magorabin (appellativo che in piemontese indica l’uomo nero che spaventa i bambini) era un po’ l’enfant terrible della gastronomia cittadina. Poi è cresciuto, si è fatto anche imprenditore, e va avanti con un’idea dietro l’altra, portando avanti contemporaneamente anche il suo locale stellato, da cui tutto è nato. La cucina è cresciuta di pari passo, con una proposta sempre più convincente ed equilibrata.
Prezzi: menu degustazione 120 e 160 euro.
Info: corso San Maurizio 61, Torino | 011 812 6808 | www.magorabin.com
Piano 35
Corso Inghilterra 3, Torino
Ci voleva Marco Sacco per tracciare una strada sicura per il ristorante più alto e scenografico della città, posizionato al 35esimo piano del Grattacielo San Paolo. Quella di Piano35 è una proposta creativa con un occhio ai sapori del territorio, quelli che il Torinese ricerca sempre e dovunque, con piatti come il Raviolo Torino con ripieno ai tre arrosti e succo di vitello, l’Uovo64 con carpaccio di gamberi rossi e bagna cauda alla banana e l’Anatra servita in due cotture e guarnita con aceto di datteri fermentati. C’è anche un’attenzione alla storia dello chef, con il Menu “Piccolo Lago a Torino”.
Prezzi: Menu degustazione a 90 e 120 euro
Info: 0114387800 | www.grattacielointesasanpaolo.com/ristorante/ | chiuso lunedì e martedì
Ristorante Carignano
Fabrizio Tesse guida il Ristorante Carignano, storico ristorante d’hotel della Torino “bene” (al Grand Hotel Sitea dormiva la Juventus durante i ritiri, per dire), con una risolutezza creativa e un menu dal profilo sabaudo. Sa anche condurre l’anima più pop della sua cucina, che trova spazio nel bistrot “Carlo e Camillo”, che prende il nome da Carlo Alberto e Camillo Benso di Cavour.
Prezzi: menu degustazione a 95 euro.
Info: via Carlo Alberto 35 | 011 517 0171 | www.ristorantecarignano.it | chiuso il lunedì
Ristorante Gardenia
Lunga vita al Ristorante Gardenia di Caluso, un angolo di quiete e grande cucina tutto femminile, perfetto per una piccola gita fuori porta, anche in settimana (con un rapporto qualità prezzo davvero notevole).
Tutto merito di Mariangela Susigan (stella verde tra le prime), che ha ideato una cucina dai toni gentili, ma dai sapori decisi e sicuri. Una cucina che sa di territorio nel senso più stretto della parola: un omaggio alla terra e ai suoi frutti, vegetali o animali che siano. Tanto chilometro zero, tanta campagna, tanto orto, tantissima tradizione. Il tutto in una bella casa dell’Ottocento con giardino nel borgo medievale di Caluso, nel Canavese.
Prezzi: menu degustazione a 68 e 100 euro.
Info: corso Torino 9, Caluso | 011 983 2249 | www.gardeniacaluso.com | chiuso martedì e mercoledì
Trattoria Zappatori
Christian Milone ha fatto tutto quello che voleva fare in cucina: si è tolto lo sfizio dei suoi progett imprenditoriali, ha aperto anche in città (a Torino, l’ottimo e convincente come pochi Madama Piola) e contemporaneamente ha continuato a far crescere il suo gioiellino, un po’ nascosto fuori porta. Vale la pena di macinare qualche chilometro per assaggiare la sua cucina, sperimentale ma misurata, tradizionale ma all’avanguardia.
Prezzi: Menu degustazione a 65 e 85 euro, colazione di lavoro (a pranzo nei giorni feriali) 25 euro.
Info: corso Torino 34, Pinerolo | 0121374158 | www.trattoriazappatori.it | chiuso domenica sera e lunedì
Spazio 7
Spazio 7 è forse il ristorante più internazionale che c’è a Torino, non fosse altro che per il fatto che la cucina stellata di Alessandro Mecca si trova all’interno di un bellissimo spazio artistico, quello della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Tutto molto cool, sebbene molto torinese. Circondati dalle opere contemporanee, si mangia una proposta divertente (si pensi agli immancabili pomodorini di amuse bouche che pomodorini non sono), capace di spingersi sempre un po’ più in là, creativa, che prende ispirazione dall’arte che invade le stanze del museo e le pareti del ristorante.
Prezzi: Menu degustazione a 90, 97, 105 e 110 euro.
Info: via Modane 20, Torino | 011 3797626 | www.ristorantespazio7.it | chiuso il lunedì, aperto a pranzo solo la domenica
Unforgettable
Ci ha creduto davvero, Christian Mandura, nel suo progetto poco torinese per quanto interessante. Lui che – dopo anni di lodi ricevute nella trattoria fuori porta di famiglia – aspettava di arrivare in città, quando poi è arrivato è stato accolto un po’ freddamente (anche da noi). Il problema, allora, era che il suo progetto, un’idea complessa, non era forse del tutto a fuoco. Poi, nonostante il lockdown e grazie alla sua caparbietà, Unforgettable ha trovato una quadra, ed è arrivato alla tanto ambita stella per cui fin dall’origine era stato concepito. La location è tra le più belle in città, con quell’aria un po’ da American Bar, e l’idea è certamente curiosa: si mangia seduti al bancone, in pochissimi posti, assistendo a quello che in effetti è la deriva della cucina 2.0, lo chef che si fa attore, la gastronomia che si fa spettacolo. Senza far mancare il gusto e lo stupore nei piatti.
Prezzi: Menu degustazione a 70 euro.
Info: Via Lorenzo Valerio, 5b, Torino | 011 1892 3994 | www.unforgettablexperience.info | chiuso la domenica
Vintage 1997
Il segreto del Vintage sta nel suo nome, ovvero l’aver fatto un punto di forza di quell’aria un filo fané da Torino d’una volta. La cucina rispecchia l’ambiente, quello elegante della città sabauda, ma con un tocco di divertimento e creatività che puntano a svecchiare una proposta gastronomica altrimenti improntata alla tradizione. Ma la verità è che qua si viene tanto per la tradizione, al punto che c’è un intero menu che propone tutti i grandi classici (dai tajarin all’uovo alle acciughe al verde).
Prezzi: Colazione di lavoro su prenotazione a 24 euro, menu degustazione a 60, 90 e 120 euro.
Info: piazza Solferino 16/H | 011 535948 | www.vintage1997.com | chiuso sabato a pranzo e domenica