Quanti ristoranti stellati esistono a Milano, nel 2021? Dopo il colpo grosso di Enrico Bartolini nel 2020, che ha riportato le tre Stelle in città, la nuova edizione della Guida Rossa premia comunque l’hinterland milanese, con la sorpresa della seconda stella a Davide Oldani e al suo D’O.
La Lombardia continua a essere la regione più premiata dalla Guida Michelin, con cinquantanove ristoranti associati al fiore a sei petali: tre tre stelle ***, 6 due stelle **, 51 una stella *.
Solo a Milano e nella sua provincia ci sono 17 ristoranti stellati: un tristellato, quattro bistellati e dodici monostellati (con un nuovo ingresso in questa edizione). Ecco l’elenco, completo di prezzi, menu e tutto ciò che vi serve sapere per decidere se andarci.
RISTORANTI 3 STELLE MICHELIN *** – MILANO
Enrico Bartolini al Mudec***
via Tortona 56, Milano
Il primato di Enrico Bartolini è al sicuro: con le sue 8 stelle su 6 locali all’attivo, continua a essere “lo chef più stellato d’Italia”. L’uomo della ristorazione italiana del 2020, colui che ha riportato le tre stelle Michelin a Milano, coniuga la sicurezza della formula con un profilo che si mantiene basso, nonostante tutto, e questo gli fa onore. Il suo ristorante al terzo piano del Museo delle Culture, nel cuore del design district milanese, esattamente come l’anno scorso, si conferma il posto migliore dove approcciare la sua cucina fatta di metodo, creatività e contemporaneità.
Tutto è ridotto all’essenziale, con la netta sensazione che la volontà sia quella di esaltare al massimo le materie prime, combinandole fra loro. Se volete saperne di più, vi rimandiamo al nostro ultimo articolo su Enrico Bartolini al Mudec.
Prezzi: Menu degustazione a 180 e 250 euro
Info: 02 8429 3701 | www.enricobartolini.net | chiuso il lunedì a pranzo e la domenica
RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN ** – MILANO
D’O*
via Magenta 18, Cornaredo (MI)
Colpaccio notevole quello di Davide Oldani, che in questa edizione 2021 della Guida Michelin guadagna la sua seconda stella. Oldani è una delle espressioni meglio riuscite di chef imprenditori che portano in giro un’idea di cucina ma anche un’immagine riuscita e vincente. Protagonista di pubblicità mainstream, molto presente nella vita mondana enogastronomica, Oldani è prima di tutto lo chef che si è inventato un brand di successo, quello della “cucina pop”. Un mantra su cui negli anni ha costruito addirittura una sua declinazione di regole in “pillole di filosofia pop” come “in cucina, il design è il contenitore che deve valorizzare il contenuto” o “ogni attività deve avere un profitto, ma i prezzi devono essere corretti”. La dimostrazione della riuscita del suo progetto, prima ancora che questa seconda stella Michelin, è la sua celeberrima cipolla caramellata e il suo menu pranzo a 32 euro: materie prime povere, qualità, prezzi ragionevoli, e un successo che è stato persino studiato ad Harvard.
Prezzi: da 40 a 100 euro
Info: 02 936 2209 | www.cucinapop.do | chiuso domenica e lunedì
Il Luogo di Aimo e Nadia**
via Privata Raimondo Montecuccoli 6, Milano
Chiunque voglia ripercorrere la storia contemporanea dell’alta cucina lombarda dovrebbe fare un salto da il Luogo di Aimo e Nadia, un posto che rimane solido e tradizionale come un tempo anche oggi che gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani hanno ormai preso il posto degli storici proprietari che hanno dato il nome al ristorante. Con la loro guida, il ristorante si proietta nella modernità, a partire da un restyling del locale e dallacreazione di nuove formule, come gli show cooking privati che si possono prenotare nella saletta “Theatrum dei sapori”. In cucina la creatività viene sempre misurata nel tentativo di omaggiare la tradizione, con piatti che da soli valgono il viaggio come i tortelli farciti di ossobuco di Fassone e midollo nel suo ristretto allo zafferano sardo e parmigiano Bonati. Il tutto, con la precisa volontà di proseguire in maniera salda il percorso iniziato sessant’anni fa che ha reso questo ristorante un indirizzo storico di Milano.
Prezzi: Menu degustazione 200 e 260 euro
Info: 02 416886 | aimoenadia.com | chiuso domenica a cena
Seta**
Via Monte di Pietà 18, Milano
Bellissimo, elegante, di design e con una cucina in grado di conquistare sia i Milanesi che i turisti. Il Seta di Antonio Guida, è un indirizzo sempre di grande tendenza, ma è anche luogo di classe: non a caso, si autodefinisce “ristorante raffinato”, e eichiede un “abbigliamento elegante”. Non potrebbe essere altrimenti per il luogo stesso in cui si trova, nella corte interna del Mandarin Oriental di Milano. L’ambiente è vagamente british e decisamente formale e c’è la possibilità di cenare nello chef’s table per due all’interno della cucina. Inaspettatamente (ma non troppo, visto che parliamo di ristorazione gourmet d’albergo), la proposta è quella di una carta dai sapori mediterranei (lo chef porta con sé le influenze culinarie dell’Italia meridionale, da dove arriva) che non disdegna le divagazioni esotiche e orientali. Menzione speciale per i dolci del pastry chef del ristorante, Nicola Di Lena, e per una carta vini con più di 1100 etichette.
Prezzi: menu degustazione a 180 e 190 euro; menu di tre portate a pranzo 70 euro.
Info: 02 8731 8897 | www.mandarinoriental.it| chiuso domenica a cena
Vun**
via Silvio Pellico 3, Milano
Luogo perfetto per una cena di lavoro di livello, e amatissimo dai turisti, il Vun è il ristorante del lussuoso Park Hyatt Hotel, centralissimo cinque stelle in città. “Vun” in milanese significa “uno”: un nome che vuole rappresentare un legame con la città, ma anche esprimere un’idea di unicità. A dirigere questo ristorante, due stelle Michelin dal 2018, c’è lo chef di origini napoletane Andrea Aprea, che lascia un’impronta marcata della cucina del Sud Italia nel suo menu, sia nelle materie prime scelte (ricotta di bufala, limone, genovese di manzo) che nelle preparazioni. D’altronde, il suo intento dichiarato è quello di guardare al futuro senza mai dimenticare le origini.
Prezzi: Menu degustazione a 160 e 185 euro. Menu “pausa gourmet” (disponibile il giovedì e il venerdì a pranzo) 75 euro.
Info: 02 8821 1234 | ristorante-vun.it | chiuso lunedì e martedì
RISTORANTI 1 STELLA MICHELIN – MILANO
AALTO
Piazza Alvar Aalto / Viale della Liberazione 15, Milano
La Guida Michelin Italia 2021 inserisce tra le novità stellate AALTO – part of IYO, ristorante di Claudio Liu, già a capo del ristorante stellato IYO (primo ristorante giapponese ad aver ottenuto la stella in Italia). Un imprenditore giovane (classe 1982) con “un’ammirazione quasi religiosa per la cucina giapponese e il suo culto per la materia prima”. La filosofia è tradotta in piatti dallo chef Takeshi Iwai, che interpreta in maniera brillante una fusione tra materie prime e preparazioni italiane e asiatiche. In cara piatti sfiziosi come gli Spaghetti ai ricci di mare alla tsukemen con crema di porcini e dall’identità forte, come le Animelle con nocciole o l’anguilla con tataki di manzo e liquirizia.
Prezzi: Menu degustazione 110 e 135 euro
Info: 02 250 62 888 | www.aalto-restaurant.com
VIVA Viviana Varese*
piazza XXV Aprile 10, Milano
All’interno di Eataly Smeraldo, il ristorante della chef Viviana Varese è un luogo elegante e allo stesso tempo semplice. La chef, unica quota rosa fra gli stellati milanesi, ha origini salernitane e qua e là lo si intuisce in una carta che, comunque, parla dell’Italia intera e punta a stuzzicare l’ospite con creazioni curiose e preparazioni sapide. C’è ad esempio la cozza al burro nocciola acidulo con mandorle di Noto e dragoncello o il superspaghettino con brodo affumicato, calamari, vongole e polvere di tarallo. Tavoli in legno, posate di design e ambiente easy chic, per una cucina creativa ma con i piedi saldamente per terra.
Prezzi: Menu degustazione 108 e 145 euro. Menu business a pranzo con sette variazioni di antipasto, uno, due o tre piatti a scelta e un dolce (45 euro / 75 / 100 euro).
Info: 02 49497340 | www.aliceristorante.it | chiuso il lunedì
Contraste Milano*
via Giuseppe Meda 2, Milano
Il giovane team capitanato dallo chef Matias Perdomo è creativo non solo in cucina ma anche imprenditorialmente. Insieme agli amici e colleghi di sempre Simon Press e Thomas Piras, Perdomo ha ad esempio appena aperto (in un momento sicuramente complicato come pochi) un locale di street food a Milano, l’Empanadas del Flaco. La voglia di fare e lo slancio di entusiasmo dunque non mancano, come già si vedeva da una cucina fatta per innovarsi continuamente, senza tema di usare ingredienti e preparazioni anche non facilissime per i clienti. Il manifesto di Contraste ruota intorno al creare un’esperienza-show inattesa e da wow-factor, dove nulla è ciò che sembra, dove forme e materie sono in costante, giocosa tensione, e stupore e meraviglia si rinnovano ad ogni passo incipiente del cameriere.
Le sue proposte, spesso nate per stupire, lasciano anche intravedere la volontà di educare, in qualche modo, chi sceglie di cenare da lui, accompagnandolo per mano in una cucina molto personale, che si fa performance ogni volta. Va in tale direzione, ad esempio, la scelta di eliminare totalmente il menu è la carte, lasciando allo chef il totale controllo sulla proposta. Se volete saperne di più, vi rimandiamo alla nostra ultima recensione di Contraste.
Prezzi: Menu degustazione a 120 euro, e 150 euro.
Info: 02 4953 6597 | www.contrastemilano.it | chiuso la domenica a cena
Cracco*
Galleria Vittorio Emanuele II, Milano
Seconda stella o non seconda stella (ancora, non seconda stella), Carlo Cracco rimane Carlo Cracco, colui che forse prima e più di ogni altro ha fatto per rendere pop il fine dining, entrando nelle case della casalinga di Voghera attraverso la tv. Tv che ha per lo più abbandonato, tornando nelle cucine del suo bel locale, che è anche bistrot e bar. Un ristorante dall’eleganza old style, con una carta che propone tutti i piatti che hanno reso celebre lo chef, come il tuorlo d’uovo fritto, e quelli della tradizione milanese, come il riso allo zafferano.
Prezzi: Menu degustazione 195 euro
Info: 02 876774 | www.ristorantecracco.it | chiuso domenica a cena
Innocenti Evasioni*
via Privata della Bindellina, Milano
La cucina dello chef Tommaso Arrigoni propone da Innocenti Evasioni un menu “ alla costante ricerca di delicatezza ed equilibrio”. L’omaggio alla città e alla tradizione culinaria lombarda è esplicito, al punto che il capoluogo ha perfino un menu dedicato, con tutti i piatti più celebri, dall’ossobuco di vitello all’omaggio al gorgonzola. Per il resto, nel menu si riscontra una certa classicità, simbolo in questo caso di sicurezza nella mano e nelle intenzioni, con piatti che non si spingono mai oltre il comprensibile e fanno sempre degli ingredienti pregiati il centro del piatto.
Prezzi: Menu degustazione 55, 65 e 85 euro.
Info: 02 3300 1882 | www.innocentievasioni.com | chiuso domenica
Iyo*
via Piero della Francesca 74, Milano
Il primo ristorante di cucina giapponese con una stella Michelin in Italia, nella città che prima tra tutte ha portato alla ribalta la moda del sushi nel nostro paese. Ecco, dimenticatevi tutte le esperienze negli all you can eat, lasciatevi alle spalle tutto quello che pensate di sapere della tradizione della gastronomia nipponica e affidatevi alle sapienti mani di Haruo Hichikawa, lo chef che più di ogni altro in Italia restituisce dignità alla cucina orientale. Una cucina che va oltre il fusion tra la tradizione orientale e occidentale, e fa scuola a sé, inventandosi piatti iconici come la granita di daikon o il gelée di ostrica e kombu. Una carta sakè affianca la carta vini, per rendere l’esperienza il più possibile vicina al Sol Levante.
Prezzi: Menu degustazione a 110 e 135 euro.
Info: 02 4547 6898 | www.iyo.it | chiusola domenica a cena
It Milano*
Via Fiori Chiari 32, Milano
Entrato l’anno scorso nel magico mondo degli stellati Michelin, It Milano è parte di un format molto trendy, che comprende anche locali a Ibiza e Londra. A dare forma alla cucina è il giovane chef di origine salernitana Aldo Ritrovato , guidato a distanza dallo chef due stelle Michelin Gennaro Esposito, executive del locale. Tutto qui è pensato come intrattenimento: il cibo è accompagnato da musica (e, volendo, da cocktail), i piatti sono golosi, l’atmosfera è un accogliente casual chic molto alla moda.
Info: 02 9997 9993 | itrestaurants.com
Joia*
via Panfilo Castaldi 18, Milano
Continua a essere un unicum, quantomeno in Italia, Pietro Leemann, unico chef di un ristorante vegetariano stellato in Italia. La filosofia del suo Joia però è molto di più che la rinuncia alle materie prime animali. I suoi piatti incarnano uno spirito zen, una visione olistica che punta a mettere in relazione corpo, mente e spirito e a lanciare un messaggio sempre positivo. Leeman, con il suo fare gentile e tranquillo, è l’incarnazione pefetta di questa idea di “alta cucina vegetariana”, colorata, creativa, rispettosa delle materie prime.
Prezzi: Menu degustazione a 115 euro.
Info: 0229522124 | www.joia.it | chiuso la domenica e il lunedì
L’Alchimia *
Viale Premuda 34, Milano
Premiato dalla Guida Michelin 2020, a poco più di un anno dalla sua apertura, L’Alchimia prosegue la sua strada con una squadra composta da Alberto Tasinato, Giuseppe Postorino, Valerio Trentani e Ilario Perrot, rispettivamente patron, chef, direttore e sommelier del ristorante. Il locale – che è anche longue bar e ha un aspetto caldo e accogliente, con le sue volte di mattoni a vista – propone una cucina all’apparenza semplice, fatta di ingredienti di mare e di terra, lavorati con idee originali (come nel caso della ricciola cruda con culatello, crema di arachidi e zenzero).
Prezzi: Menu degustazione a 60 e 95 euro
Info: 02 8287 0704 | ristorantelalchimia.com | chiuso il sabato a pranzo
Ristorante Berton*
viale della Liberazione 13, Milano
È una grande sicurezza milanese lo chef Andrea Berton, che propone una cucina che parla di cose buone, di terra, di mare o di acqua dolce: l’importante è che siano trattate in maniera creativa, essenziale ma rassicurante, con piatti pensati per esaltare l’ingrediente di base. Una proposta con i piedi per terra, facile da comprendere e immediata, nonostante guizzi creativi interessanti. Apprezzabilissimo il grande ardire di proporre un percorso di degustazione interamente basato sul brodo, immaginato come sublimazione di gusto di ogni singola portata.
Prezzi: Menu degustazione a 135 e 145 euro; due portate a scelta dal menu 95 euro; tre portate 130 euro.
Info: 02 6707 5801 | www.ristoranteberton.com | chiuso lunedì
Ristorante Sadler*
via Cardinale Ascanio Sforza 77, Milano
Lo chef Claudio Sadler definisce la sua cucina “moderna in evoluzione” e dice che è un “tributo al rinnovamento”. In carta ci sono ingredienti e preparazioni tradizionali (come la costoletta di agnello farcita di foie gras o i Cappelletti tradizionali° di tre carni in brodo di cappone nostrano), ma il tutto è volutamente contemporaneo, come si evince anche dall’arredamento del ristorante, con opere di artisti moderni appese a tutte le pareti. All’interno del suo progetto di ristorazione c’è anche “chic’n quick”, una trattoria moderna con proposte veloci che spaziano dalla tradizione alla modernità.
Prezzi: alla carta intorno ai 100 euro
Info: 02 58104451 | ristorantesadler.it | chiuso la domenica
Tano Passami l’Olio*
via Petrarca 4, Milano
Nonostante le discutibili proteste dello chef Tano Simonato, che aveva proposto una manifestazione “senza distanziamento né mascherina” in difesa della ristorazione, il suo locale non ha subito ripercussioni da parte della Guida Rossa, che generalmente non ama colpi di testa o dichiarazioni troppo urlate. Le due sale del ristorante sono frutta di un recente cambio di location, con un bell’affaccio su un cortile interno. Qui lo chef contina a portare avanti la sua filosofia di cucina, fatta in primis della sostituzione del burro con l’olio extra vergine d’oliva (come si evince anche dal nome del ristorante). L’obiettivo infatti è “conservare il più possibile l’integrità dei prodotti scelti”, e soprattutto “giocare con il cibo, perché l’esperienza culinaria non serva esclusivamente a nutrire ma, soprattutto, a divertire ed emozionare l’ospite”.
Prezzi: Alla carta si viaggia tra i 120 e i 150 euro.
Info: 02 8394139 | www.tanopassamilolio.it | chiuso la domenica