Sono quattro i ristoranti stellati di Bologna e provincia: il cambio di format del Ristorante Marconi a Sasso Marconi nel più pop Casa Mazzuchelli è di fatto costata la stella ad Aurora e Massimo Mazzucchelli, almeno per il momento. Invece la Guida Michelin nel 2022 conferma le storiche due stelle del San Domenico di Imola e conta altri tre mono-stellati, di cui però uno solo nel Capoluogo.
Ecco l’elenco, completo di tutte le informazioni che vi possono essere utili per decidere se andare in uno dei posti premiati dalla “Rossa”, nel territorio bolognese. Per ciascun ristorante vi diciamo chi è lo chef, i prezzi dei menu degustazione e che tipo di cucina si fa.
RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN ** – BOLOGNA E PROVINCIA
San Domenico
Via Sacchi 1, Imola (BO)
Ha compiuto cinquant’anni nel 2020 il San Domenico di Imola, un luogo la cui solidità è simbolo di un’imprenditoria della ristorazione che fu. Un luogo storico, e per questo piuttosto classico, dove vale la pena di venire per molti motivi: uno su tutti è l’Uovo in raviolo “San Domenico”, con burro di malga, parmigiano dolce e tartufo bianco, uno dei piatti italiani più imitati in assoluto (spesso senza citazione della paternità). Quella di questo due stelle Michelin è una storia che parte da lontano, sotto la guida (allora come ora) di Natale Marcatilii, maitre e direttore di sala, e Valentino Marcattilii, chef che qui ha iniziato a spadellare quando aveva 16 anni, al fianco di Nino Bergese. Un maestro della cucina italiana, oggi affiancato anche da suo nipote, Massimiliano Mascia, che scrive un’altra pagina di questa bella storia di ristorazione familiare. Il tutto, corredato da una delle cantine più spettacolari d’Italia.
Prezzi: menu degustazione 160 e 190 euro, menu pranzo “colazione di lavoro” 60 euro.
Info: 0542 29000 | sandomenico.it | chiuso il lunedì
RISTORANTI 1 STELLA MICHELIN * – BOLOGNA E PROVINCIA
I Portici
Via dell’Indipendenza 69, Bologna
Due anni fa alla guida del ristorante I Portici, unico stellato all’interno delle mura della città, è arrivato il giovane chef romano Gianluca Renzi, allievo di Heinz Beck. La sua è una cucina fatta di rigore sapientemente dosato con la creatività, con piatti che utilizzano i prodotti del territorio in maniera interessante come il Riso con zucca, anice verde di Castignano e Tartufo nero o il Piccione con scorzonera, scalogno e neve al Lambrusco. Il tutto all’interno di una bella location: il Teatro Eden, antico café-chantant del 1899 e riportato agli antichi splendori grazie al recupero degli affreschi in stile Liberty.
Prezzi: Menu degustazione 85 e 115 euro.
Informazioni: 051 421 8562 | iporticihotel.com | chiuso domenica e lunedì
Ristorante Agostino Iacobucci
Via Ronco 1, Castel Maggiore (BO)
Agostino Iacobucci è l’Antonino Cannavacciuolo della provincia di Bologna, con il suo voler contaminare in maniera creativa la cucina locale con i sapori partenopei, quelli della sua terra d’origine. Lo fa nel suo bel ristorante da nove tavoli e trenta coperti a Villa Zarri (un edificio del Cinquecento recentemente ristrutturato), alle porte di Bologna. Il binomio su cui si basa la cucina dello chef è talmente evidente che esistono addirittura due menu degustazione, che concentrano l’attenzione l’uno su una regione, l’altro sull’altra.
Prezzi: menu degustazione Emilia 79 e 105 euro.
Informazioni: 051 459 9887 | agostinoiacobucci.it | chiuso domenica sera e lunedì
Amerigo 1934
Via Guglielmo Marconi 14/16, Savigno (BO)
Di posti come Amerigo, nella Guida MICHELIN, non ce ne sono molti. Un luogo che rappresenta un pezzo di quella ristorazione italiana, di quella tradizione romagnola capace di scaldare il cuore. Fondato nel 1834 da Amerigo e Agnese, è oggi guidato dalla terza generazione della stessa famiglia, rappresentata da Alberto Bettini. È lui che ha conquistato la stella Michelin nel 1998, riuscendo sempre a conservare lo spirito e lo stile di una trattoria di campagna, e portando avanti l’essenza della tradizione culturale e gastronomica di queste terre. La cucina è semplice, tradizionale, fatta di qualità, territorio, stagionalità, e proprio per questo straordinaria. Ci sono cose come i tortellini in brodo di gallina vecchia, le tagliatelle al ragù, i tortelli ripieni di Parmigiano Reggiano o le tigelle con gelato di Parmigiano all’aceto balsamico.
Prezzi: menu degustazione a 40, 45 e 50 euro.
Informazioni: 051 670 8326 | amerigo1934.it | chiuso lunedì e martedì