Siamo a Casa Ramen a Milano, punto di riferimento per il piatto tipico giapponese là dove il ramen è diventato popolarissimo. Ecco la nostra recensione.
Se a Milano il ramen è arrivato dov’è, e se il capoluogo lombardo è entrato nella geografia mondiale della zuppa più trendy del mondo, buona parte del merito spetta a Luca Catalfamo.
La sua è una storia formativa perfetta: a 30 anni decide di mollare tutto e dedicarsi alla cucina, girando il mondo e cercando di apprendere il più possibile. Ritornato in Italia scopre che non sa dove andare a mangiare uno dei suoi nuovi piatti preferiti, del quale aveva molto studiato ma a cui non aveva affatto pensato di dedicarsi professionalmente.
È il 2013, anno della svolta per il ramen meneghino: dopo essersi timidamente affacciato sui menù di qualche locale etnico, arrivano Casa Ramen e Zazà Ramen (di cui inesorabilmente arriverò a parlarvi), primi locali esclusivamente dedicati alla più famosa minestra giapponese, aperti da un italiano e un Neerlandese. Il successo è travolgente e lo porterà ad essere l’unico straniero al museo del ramen di Shin-Yokohama con un suo pop-up restaurant, a cucinare al Ramen Lab di Mahattan e inaugurare Casa Ramen Super, succursale più ampia a 200 metri dalla sede originale.
Casa Ramen: il locale
Ci voleva proprio una seconda insegna, perché gli sgabelli di Casa Ramen sono forse i più ambiti di Milano. Non più di una ventina, assolutamente non prenotabili: andateci a ridosso dell’apertura o la fila è garantita. D’altronde il colpo di fulmine è nato così, dalla curiosità di vedere cosa ci facesse tutta quella gente in fila fuori da Ippudo New York (storica catena di ristoranti giapponesi), e ora la fila la vede perennemente fuori dal suo locale.
Una ventina di coperti, tutti social, tra i quali non è raro imbattersi in un’appassionata clientela giapponese, vista la fama internazionale del locale. Bacchette, cucchiai da zuppa, tovaglioli e acqua li trovate già al tavolo.
Il menu e i prezzi di Casa Ramen
Cinque opzioni di ramen, di cui uno asciutto, uno vegetariano e tutti gli altri a base tonkotsu (brodo di maiale, per farla breve), ognuno col suo specifico tipo di noodle selezionato dalla cucina. Sono favorevole a questo tipo di approccio.
Se nella scena ramen mondiale gli appassionati si scannano su quale brodo vada con quale pasta o viceversa, in Italia ancora non ci siamo arrivati: giusto quindi che le decisioni importanti vengano prese da chi se ne intende. I topping extra vanno da uno a due euro, qualche “piccolo piatto” e tre bao completano l’offerta.
Il Ramen di Casa Ramen
Quando il ramen di Luca ci si presenta davanti bisogna fermarsi un attimo ad apprezzare la composizione perfetta della ciotola. Nella sua essenzialità, non è certo un ammucchiarsi di topping come ogni tanto capita di vedere, tutti gli elementi sono bene in evidenza sul filo della superficie del brodo, a partire dal sempre festoso narutomaki. Ma non contempliamolo troppo a lungo, o i noodles, perfettamente consistenti, diventano gommosi. Il brodo è veramente una droga: non esplosivo all’inizio, ma concentrato il giusto, perfettamente sgrassato (forse troppo per gli standard nipponici ma è evidentemente questo il taglio che gli si vuole dare), se ne attaccasse dei fusti alla spina sarebbe un dramma.
Bello velato, ricco di collagene come deve essere, il brodo tonkotsu è quasi sempre “paitan” (白湯 zuppa bianca), opaco, lattiginoso, è l’effetto della lunghissima bollitura a fiamma viva che crea fisicamente un’emulsione.
È uno sfondo ideale per percepire la profondità dell’umami del chashu e del kakuni, dall’arrendevole consistenza fondente, e per esaltare la nota lipidica aggiunta, l’olio all’aglio nero. Perfettamente eseguito anche l’uovo, cremoso e dalla marinatura ben percepibile.
Niente da dire, il ramen di Luca Catalfamo è un piccolo capolavoro che ha giustamente trovato posto tra le migliori espressioni internazionali. Non una copia pedissequa di quello che si mangerebbe in Giappone ma un’interpretazione personale, eppure autentica, frutto di grande cultura, sensibilità e rispetto.
Informazioni
Casa Ramen
Indirizzo: Via Luigi Porro Lambertenghi 25, Milano
Sito: www.casa-ramen.it
Orari di apertura: aperto dal martedì al sabato dalle 12,30 alle 15 e dalle 19.30 alle 23.30; chiuso la domenica e il lunedì
Tipo di cucina: ramen
Ambiente: informale e social
Servizio: minimalista