Per chi scrive le recensioni dei ristoranti il critico gastronomico della carta stampata?
Beati i tempi in cui poteva coltivare la nicchia, ma oggi, con i portafogli che piovono sangue mentre online si trovano –GRATIS– blog attendibilissimi e social network aggiornati, chi è che compra una rivista per leggere recensioni di ristoranti?
Proprio qui interveniamo noi, radunando per i fortunati lettori di Dissapore le grandi firme della carta stampata: paludate, un po’ trombone ma ancora necessarie.
Questa settimana:
Marta Bibendum (Milano)
Marta Pulini, passata per cucine illustri a New York e Parigi e soprattutto per la collaborazione con Massimo Bottura alla Fraceschetta 58, b-side project di Massimo Bottura a Modena, da qualche tempo è approdata in zona San Vittore a Milano con Marta, ristorante a sua immagine e somiglianza negli spazi di Rossana Orlandi, con la quale condivide l’amore per l’arte contemporanea e il design.
L’indomito critico mascherato del Corriere della Sera, Valerio Visintin, descrive il ristorante sulla pagine di Vivimilano come “un curioso impasto, riuscito a metà: arredo creativo e cucina tradizionale” annotando la discrasia tra l’ambiente informale, fatto di pareti scrostate e niente tovaglie, con i prezzi da ristorante stellato.
Solida la cucina che “interpreta con sicurezza” diversi piatti della tradizione (tortellini in brodo, pappardelle al ragù di salame, coniglio con mele, bacon e prugne, gallinella all’acquapazza).
Il servizio “sorridente” è un altro punto di forza del locale.
Marta Bibendum – Via Matteo Bandello 14 (Milano) – Tel:0248198622 – Cucina aperta sino alle 23
Prezzo medio: conto sui 50/60 euro, bere a parte.
Hostaria Po (Roma)
Fernanda D’Arienza, giornalista del Corriere della Sera edizione Roma nonché autrice dell’e-book “Roma per il goloso”, si sposta in una zona (Salario) gastronomicamente poco vocata per recensire Hostaria Po.
Rilassante l’arredo “sui toni del bianco e del marrone scuro, con mobili dalla linea classica“, mentre la cucina si muove tra alti e bassi “mostrando qualche incertezza”. Va meglio con la carne, garantisce un fornitore d’eccezione come l’arcinota macelleria romana di Angelo Feroci.
Apprezzati i piatti d’apertura: “un gustoso fagottino di pasta sfoglia ripieno di verdure su fonduta di parmigiano”. Dimenticabili le paste: un super classico capitolino come i tonnarelli cacio e pepe sono deboli nel carattere mentre le mezze maniche con guanciale e cavolfiore sembrano ” privi di amalgama”.
Come anticipato, va meglio con il filetto alla griglia e il roast beef tagliato sottile.
Promosso il tiramisù finale servito con un bricchetto a parte di caffè espresso – “in realtà leggermente sottoestratto”.
Hostaria Po – Via Po, 118 (Roma) – Tel: 06/8552016 – Chiuso: mai
Prezzo medio: 39 euro
Drogheria di langa (Bassolasco, Cuneo)
Trasferiamoci nel cuore delle Langhe, vista la stagione, dove la chef Stefania Garelli ha aperto in società con Andrea Codebò, una drogheria con cucina e una ventina di coperti.
Bene eseguita l’idea ha funzionato e ora, nota Gianni Mura sul Venerdì della Repubblica, la prenotazione è quasi obbligatoria. Nel menu non mancano mai 4/5 piatti dal “timbro nettamente langarolo” come vitello tonnato o insalata russa.
Tra le altre portate da segnalare: ravioli di fonduta o di porri e salsiccia, baccalà con patate e coniglio in umido.
Come d’abitudine, le migliori tavole piemontesi riservano molta attenzione ai dolci, “imperdibili” il bonet e la torta di castagne. La vicinanza della pasticceria di Eugenio Truffa “vale la sosta”.
Drogheria di Langa – Via Umbero I 66, Bassolasco, Cuneo – Tel 0173/793264 – Chiuso lunedì.
Prezzi: antipasti 7,50/10 euro, primi 8,50/10, secondi 10/16, dolci 4/5
Krèsios (Telese Terme, Benevento)
L’erede di Enzo Vizzari, direttore delle guide L’Espresso, il figlio Paolo (si diventa critici gastronomici anche per asse ereditaria), indaga sul settimanale romano le virtù culinarie di Giuseppe Iannotti, che 30enne proprietario del risrorante Krèsios, nel Sannio.
Esperienza “divertente e quasi teatrale” con la possibilità di scegliere tra 4 menu degustazione che costano dai 65 ai 110 euro, o di ordinare alla carta a iniziare da prologo di 8 assaggi “buoni e creativi”.
Altre portate meritevoli di citazione: anguilla in salsa teiyaki e barbecue con cavolo viola e risotto con fiori, germogli, robiola e speck d’oca, tutto “faceto ma mai fine a se stesso”.
Cantina e sala gestite saldamente da Alfredo Buonanno per un’esperienza pioneristica, visto che il ristorante stellato si trova a Telese Terme in provincia di Benevento, che non è esattamente Milano. “Il coraggio che si tinge di incoscienza è spesso il più efficace motore per disegnare il progresso”, sentenzia un po’ tronfio il giovane Vizzari (o era il padre Enzo, boh?).
Krèsios – Via San Giovanni 59, Telese Terme (Benevento) – Tel 0824940723 – Chiuso domenica sera.
Prezzi: menu degustazione da 65 a 110 euro
[Crediti | Corriere della Sera, Repubblica, L’Espresso|Link immagini: around80plates.com, clubmilano.net, ilariaperlaria.blogspot.com]