Uno dei miei mantra è questo: “perdono tutto, tranne la malafede”.
Al ristorante il termine “imperdonabile” è spesso abusato –-la pasta troppo cotta è “imperdonabile”, il servizio lento è “imperdonabile”-–, ma c’è un caso in cui è proprio pertinente: quando provano a fregarti.
Una di queste occasioni, è quando un locale ti fa pagare o ti fa pagare troppo cose che non ti aspetti, non comunicate in modo trasparente.
Volete degli esempi?
— Quando c’è un menu fisso ma non comprende il coperto (che peraltro manco dovrebbe esistere più). Il menu è fisso, 28 euro, e poi te ne ne trovi 31 perché se ne aggiungono 3 di coperto.
— Quando i prezzi dei singoli piatti sono tenuti artatamente bassi –-per dare quella bella sensazione di economicità-– ma poi arriva la castagnata su tutto il resto: primi a 7 euro; ma l’acqua costa 5, la bottiglia del vino più economico 30, il caffè 3. Un po’ come fanno alcune compagnie aeree low cost, che t’imbarcano a pochissimo ma se poi vuoi il sedile lo devi pagare a parte.
— Quando ci sono degli extra inimmaginabili non comunicati con sufficiente evidenza (tipo il celebre “supplemento musica” di tanti bar turistici). Prendi un caffè che già costa 5 euro, poi in tutto fa 17 perché non avevi contato –-ingenuo!-– che c’era il concertino.
Se la pasta è scotta, può capitare. Se ti dimentichi la mia comanda, può capitare. Se tenti di fregarmi, è imperdonabile.