Tu vuo’ fa ‘o francese, avrà sicuramente detto qualcuno a Pasquale Marigliano, Maestro Pasticciere di San Gennarello di Ottaviano, alle falde del Vesuvio, con il pallino della pasticceria francese. Così tanto che Pasquale per qualche anno va a perfezionarsi fino in Francia, diventando un Pascal. Noi, nella sua pasticceria di Nola – sua seconda sede, aperta nel 2016, siamo appena stati, in incognito come amiamo fare noi, e dedichiamo questa recensione a voi che amate i dolci così come i piatti dei ristoranti.
Tu vuo’ fa ‘o francese, dicevamo. Leggiamo, direttamente dal sito internet di Marigliano: “l’idea corrente di pasticceria, soprattutto quella napoletana, può e deve cambiare, e insieme ad essa idee, gusti e abitudini.”
Tre torte per il Gambero Rosso, pasticciere dell’anno 2016 per AMPI e l’ingresso tra i Maestri del Panettone: Le jeune Pascal, sempre nel 2016, apre la sua Pasticceria a metà tra il gioiello e la caffetteria classica; lo fa nella città di Nola, provincia di Napoli. Nola è una sorta di pied-à-terre della Napoli bene, con un notevole background culturale: qui nacque il filosofo Giordano Bruno e morì l’imperatore Augusto. Inoltre, la chiassosa Festa dei Gigli che qui si svolge ogni anno, è un inestimabile patrimonio UNESCO.
Abbiamo visitato questa piccola perla di provincia dal respiro francese con una domanda fissa in testa: come si mangiano i classici dolci della tradizione napoletana nel tempio di un Maestro che è stato alla corte della Pâtisserie Fauchon e Gaston Lenôtre ?
Pasticceria Pasquale Marigliano: il format, il mood
Dopo aver trascorso anni gloriosi, sebbene un po’ sacrificati negli spazi, nella sua pasticceria di San Gennarello di Ottaviano, il locale che fa angolo tra Via Fonseca e Via Merliani è decisamente il grande balzo in avanti del Maestro: passo ben premiato dagli affezionati clienti nolani e non.
Il format vuole essere quello delle pasticcerie di fascia alta: c’è un direttore di sala ad accogliere i clienti ed accompagnarli alla seduta libera al momento. Personale cordiale e ben preparato sull’argomento pasticceria.
Fa bella mostra di sé un pianoforte, dove vengono suonati arrangiamenti di classici della musica jazz o napoletana.
La cassa ci ricorda l’altro volto del locale – quello di Ottaviano – decisamente più dinamico: la caffetteria, l’asporto della classica guantiera di dolci e con essi la velocità, la necessità di fare più cose nello stesso punto. Quindi, via libera alle sigarette in esposizione, chewing gum, il Sisal.
Il banco dei dolci è su una delle estremità; al centro la vetrinetta a temperatura controllata con la selezione di cioccolato, del quale Pasquale Marigliano è fine conoscitore. Bellissimi i packaging per l’asporto dei dolci: quando un vassoio di paste è di classe.
In fondo alla sala ci si accomoda praticamente sotto un quadro-foto del pasticciere Pasquale. Vi sentite protetti dalla glicemia alta a mangiare il vostro babà sotto la sua egida? Dite la verità. Col ciuffo impomatato, sorriso sicuro e sguardo un po’ malandrino: ecco Pasquale-Pascal.
Più Pasquale che Pascal.
Il punto offre anche una scelta di rosticceria che, a dire il vero, non abbiamo assaggiato in questa occasione. Presente anche una lista di cocktail.
Menu e prezzi
Il menu è presente per la parte caffetteria, cocktail e distillati vari. I dolci sono tutti presenti nelle vetrine con il proprio prezzo da asporto; a questo, va aggiunto il servizio e la guarnizione qualora decidiate di consumarli al tavolo. In questo caso, vi consigliamo di chiedere al personale di sala, molto cortese e ben istruito sulle varie proposte.
In linea di massima, le monoporzioni si aggirano intorno ai 3,50 euro, prezzo da asporto. I lievitati da colazione partono da 1 euro, come i croissant da varie farciture.
I cocktail hanno un prezzo di 5 euro, gli amari di 4 euro.
Il caffè al tavolo viene servito a 1,30 euro.
L’assaggio: il babà, la frolla
Il babà classico
Il babà classico è molto grazioso, più di altri “monumentali” fratelli proposti altrove. Cupola e corpo hanno pressappoco lo stesso colore (non bruciacchiato), servito con sapienza in compagnia di un ciuffo di gelato alla vaniglia, crema pasticciera e decorazione di frutta.
Punzecchiato a dovere con la forchetta, risponde bene: la pasta sembra elastica, al gusto non delude.
Peccato per la bagna al rhum che risulta un po’ eccessiva nella quantità, ma tutto sommato assolutamente godibile. La manifattura è da Maestro.
Il babà classico ha un costo di 1,70 euro (da asporto); servito al tavolo, con le guarnizioni, il prezzo sale a 3,50 euro.
Menzione d’onore per un dolce diventato un nuovo classico, copiato ovunque: il babà alla mela annurca. Pasta babà di dimensioni ridotte, imbevuto di punch alla mela annurca, varietà di mela campana.
La sfogliatella (frolla)
Manca la riccia, me tapina, e ripiego sulla sfogliatella frolla, stesso ripieno di semolino, ricotta e canditi di frutta ma con guscio di pastafrolla, chiesta da me con leggero zucchero a velo. Un bel biscotto gonfio, dal diametro grande, forse leggermente superiore a certe napoletane.
Non mi fa pentire della mancanza della sorella riccia: la sfogliatella frolla è da applausi a scena aperta. E’ tutto un amalgamarsi di pastafrolla – meno secca di altre consorelle napoletane – e ripieno dolce corposo, con una scorzetta d’arancia deliziosa all’interno.
Temperatura di servizio, tiepida. Insomma, perfetta nella sua semplicità eseguita con maestria, dalla scuola di Pasquale-Pascal.
La sfogliatella frolla ha un costo al pubblico di 1,40 euro da asporto; al tavolo, è rincarato a 1,50 euro.
I cioccolatini
La mia visita è stata infrasettimanale, quindi non ho goduto dei dolci stagionali e di alcuni freschissimi di alta produzione nel weekend. Vista la fama da cioccolatiere di Pascal, ne approfitto per un assaggio dei suoi famosi cioccolatini, gelosamente custoditi nella vetrina centrale a temperatura ed umidità controllata. Viro direttamente su un classico contemporaneo del cioccolato di pasticceria italiano: il Vesuvio buono, cioccolatino a forma di cabosside, ripieno.
Al contatto con il calore del palato, questo cioccolato inizia a “scoppiettare” letteralmente, modalità caramelle frizzanti Haribo. Il cioccolato è di ottima fattura, gusto rotondo, simpatico l’effetto pop pop. Tra l’altro, le uova di cioccolato decorate della pasticceria di Pasquale Marigliano sono molto quotate.
Il prezzo di ogni cioccolatino Vesuvio Buono è di 1 euro.
E il caffè?
Qui si propone il classico caffè napoletano da bar. L’espresso risulta buono, aspetto superficiale biondo, non particolarmente cremoso. Godibile.
Informazioni
Pasticceria Pasquale Marigliano
Indirizzo: via G. Fonseca 148, Nola (Napoli)
Numero di telefono: 081 51 24 639
Orari di apertura: Tutti i giorni orario continuato 6.30 – 1.00; chiusura il martedì
Sito Web: https://www.pasqualemarigliano.it
Tipo di cucina: Pasticceria e cioccolateria
Ambiente: Formale
Servizio: Preparato e cordiale
Voto: 4.0/5